Lo chiamiamo rock garden, ma lo facevano già i Romani quando ricreavano con pietre e le giuste piante la magia dei monti italiani

Quando si parla di giardino roccioso, occorre essere molto cauti, gli argomenti da trattare sono molti e spesso si leggono inesattezze. Grazie a questa approfonditissima guida andremo a trattare tutti i punti fondamentali per organizzare giardini rocciosi fai da te di ottima fattura che, è da sottolineare, non devono essere confusi con delle più semplici aiuole rocciose (che sono elementi dei giardini rocciosi nel loro complesso)

Il ruolo dell’Italia nello sviluppo dei giardini rocciosi

L’Italia è nota in tutto il mondo non solo per la pizza e la Ferrari, ma anche per le sue meravigliose pietre: i graniti delle Alpi, i marmi di Carrara, le lavagne liguri, i serizzi, le luserne… La loro bellezza può portare una nota nuova nel nostro giardino, con la riproduzione di angoli “montani” in cui far crescere le piante delle nostre valli e ricostruire splendide ambientazioni naturali.

Gli inglesi lo chiamano “rock garden” (giardino roccioso). Si tratta di un giardino molto versatile e adattabile che consente di coltivare piante diverse anche in uno spazio contenuto. In altri termini si tratta di effettuare una riproduzione, in scala ridottissima, dell’ambiente montano in cui sono simulati i declivi, le radure, le praterie, le montagne e anche piccoli ruscelli.

Per capire al meglio la “filosofia” di un giardino roccioso è consigliabile iniziare con la visita a un “giardino alpino” (ad esempio quello di Chanousia), in cui si sviluppano fiori di varie specie, in particolare della flora montana, in ambientazioni suggestive predisposte da mani esperte.

Nel giardino roccioso si coltivano bene arbusti e sempreverdi di bosco e di brughiera, tappezzanti e fiori: cioè tutte quelle specie che nascono spontanee nelle vallate montane.  Per questi motivi la realizzazione del giardino roccioso è l’unione di due attività diverse, ma complementari, , tenendo conto, ovviamente, che l’adattamento e la realizzazione finale dipenderanno anche dal gusto personale, dalle specifiche condizioni locali e dalla disponibilità di spazio:

  • quella dell’architettura paesaggistica
  • quella del giardinaggio

Corretto orientamento

orientamento giardino roccioso

Il giardino roccioso deve essere preferibilmente rivolto verso sud o sud-ovest per ricevere molto sole. Una siepe o una barriera che lo difenda dal vento facilita lo sviluppo delle piante. Nei limiti del possibile evitiamo che nel giardino vi siano piante che facciano troppa ombra o che rilascino foglie secche sul giardino stesso durante l’autunno.

Concepire un progetto adeguato

Si può avviare la costruzione del giardino in qualsiasi periodo dell’anno, ma è più adeguata la primavera per la facile reperibilità di piante adatte. Durante la fase preparatoria si procede anche per tentativi, ma è bene avere un’idea generale dell’insieme. Vanno quindi progettati i dislivelli in modo da ricreare, il più possibile, l’ambiente montano. Se la zona destinata al roccioso si trova contro un muro è possibile realizzare piccole terrazzature degradanti.

In caso contrario si possono prevedere montagnole o argini di varia lunghezza che degradino sempre con terrazzi e piccoli declivi. Il posto scelto non deve essere in pieno sole per l’intera giornata. Le piante, infatti, si sviluppano meglio se ricevono i raggi del sole solo al mattino o solo al pomeriggio, pur rimanendo sempre in piena luce.

Una siepe o una barriera che riparino dal vento facilitano lo sviluppo delle piante.  Inoltre è opportuno evitare che nel giardino vi siano piante che facciano troppa ombra o che rilascino foglie secche sul giardino stesso durante l’autunno.

Pietre per giardini rocciosi: varietà, scelta e corretto collocamento

La scelta delle rocce è fondamentale per il giardino roccioso in quanto hanno un duplice scopo: strutturale e ornamentale. Come elemento strutturale la roccia funge da contenimento per le terrazzature.

Nei garden center e nei vivai più riforniti possiamo trovare un’ampia scelta di pietre e rocce suddivisi in ciottoli, lastrame, rocce, pietre per muretti, granulati e monoliti. Peso, forma, colore e prezzo variano moltissimo a seconda della provenienza e si trovano in diverse forme d’imballo che vanno dai vasi, ai sacchi, ai bancali per le pietre più grandi.

pietre per giardino roccioso

Le pietre di maggiori dimensioni vengono accatastate in bancali e ingabbiate in reti di metallo. Si possono scegliere in diverse tonalità di colore.

Alcune pietre sono molto adatte per la costruzione di muretti a secco, in cui far vegetare diverse piante da giardino roccioso.

Le pezzature medie e piccole, più adatte per realizzare bordure di aiuole con sassi, si trovano in diverse dimensioni da armonizzare con altri tipi di sassi.

Gli elementi più grandi, i cosiddetti “esemplari” e “monoliti”, sono particolarmente indicati per essere collocati nel giardino come elementi a sé, quasi come sculture di granito o porfido.

Come collocare le pietre nel giardino roccioso

Si inizia sistemando i sassi più grossi sul fronte della pendenza per evitare scivolamenti della terra causati dal gelo e dall’acqua piovana.

Si prosegue impiegando diverse pietre poste con andamenti continui per delimitare le varie aree su livelli differenti.  Le pietre vanno interrate parzialmente in modo da stabilizzarle e impedirne un successivo movimento.  L’interramento non deve essere superiore a un quarto dello sviluppo della pietra: inoltre le pietre devono essere leggermente inclinate verso la terrazza superiore per avere maggiore stabilità e per offrire una simulazione più realistica dell’insieme.

Se il terreno su cui si lavora è morbido e friabile è utile porre, sotto le pietre più grandi, una piccola massicciata di ghiaia o di pezzi di roccia, così da impedire alla pietra di muoversi in occasione dei dilavamenti prodotti dalle acque piovane.

Il nostro giardino roccioso, in genere, presenta piccoli declivi o terrazzi. Per questo motivo può, nel tempo, avere problemi di contenimento della terra posta a livelli diversi. Il problema si pone maggiormente nei terreni cedevoli: è importante quindi sistemare sassi e rocce in modo opportuno per limitare al massimo i movimenti successivi, impedendo lo scivolamento verso il basso, sia del terreno sia dei sassi collocati su di esso.

progettare giardino roccioso

1- Per ovviare a questo inconveniente è necessario ricollocare le pietre nel terreno con una certa inclinazione verso il piano superiore (maggiormente inclinate se sono esposte a nord) in modo da contrastare il dilavamento dell’acqua.

Se il terreno è morbido c’è il rischio che, poco per volta, le pietre penetrino nella terra perdendo in poco tempo la loro funzione contenitiva nonché estetica. Per evitare tutto questo prepariamo alcune buche in corrispondenza del punto in cui andranno messe le pietre. Riempiamo le buche di sassolini, eventuale pietrisco e sabbia, formando così uno zoccolo. In questo modo le pietre più grandi, una volta posate, trovano un sottofondo rigido in cui non possono sprofondare.

È necessario, comunque, intervenire periodicamente, scalzando un po’ le pietre o estraendole dalla terra che inevitabilmente tende a coprirle. Se le pietre di maggiore dimensione vengono inserite nel terreno con un’inclinazione opposta all’andamento del terreno, mantengono a lungo la loro posizione senza movimenti di scivolamento verso il basso.

Granulati e ciottoli

Per decorare piccole aiuole rocciose (che fanno parte del giardino roccioso nel suo complesso), realizzare vialetti d’accesso ai giardini rocciosi oppure, più semplicemente, per apportare una nota di colore tra una pianta e l’altra, in commercio troviamo un’ampia scelta di granulati, disponibili in un vasto assortimento di colori che vanno dal Bianco di Verona al Rosa del Garda, al Verde Alpi, al Botticino. Anche le dimensioni sono variabili.

La grandezza che definisce un granulato è la sua “granulometria” che indica le dimensioni medie dei granuli. I ciottoli hanno una granulometria variabile: da 15 mm per quelli più piccoli per arrivare a 150 mm per gli elementi più grandi. Disponibili in vari colori permettono accostamenti estremamente piacevoli e combinati ai colori dei fiori. Sono disponibili sassolini da 1,5 mm, finissimi e molto decorativi, adatti a essere impiegati anche nei vasi d’appartamento.

Granulati contenuti in grandi sacchi

Sassolini di frantoio tipo “Rosso Verona” di media grandezza

Sassolini “Giallo Mori” di piccola dimensione

Granulato “Santa Croce” tipo fine

I grandi monoliti

Avendone la possibilità, è certamente indicato arricchire il giardino roccioso con una o due grandi pietre, per avere una suggestiva ambientazione e un centro di interesse di sicuro impatto. A seconda della loro forma, i monoliti possono essere collocati “in piedi”, magari accostati a conifere o cipressi, oppure distesi a simulare i poderosi massi erratici che costellano le antiche pianure moreniche, lasciati dal ritiro degli enormi ghiacciai dopo l’ultima glaciazione.

La collocazione delle pietre “in piedi” presuppone uno scavo abbastanza profondo che ne assicuri la stabilità e l’intervento di personale con attrezzatura di sollevamento adeguata.

Come distribuire le pietre

La distribuzione delle pietre, la loro tipologia, le distanze tra una e l’altra devono essere oggetto di un’attenta e accurata pianificazione. All’inizio, quando non vi sono ancora le piante, si può essere portati ad esagerare con le pietre. Il risultato sarà di vederne sparire molte sotto le tappezzanti, le pianticelle a fusto alto, ecc. Una buona regola può essere la seguente: pietre grandi per piante grandi, pietre piccole per piante piccole.

Gli spazi di terreno libero da lasciare vanno sempre commisurati alla tipologia di piante che collocheremo: maggiori per tappezzanti, piccoli e ravvicinati per piante grasse, e sempervivum.

giardino roccioso piante grasse

Come preparare il terreno per il giardino con pietre

Per preparare il terreno del giardino roccioso bisogna tenere presente che le piante che vi verranno coltivate saranno di tipo montano. Tali piante crescono bene in terreni costituiti da detriti e sfasciume di roccia. Il posto in cui predisporre il giardino va scavato bene (non più di 10-15 cm), togliendo sassi, radici ed erbacce infestanti e riempiendolo di ghiaia grossolana mista a terra per assicurare un buon drenaggio.

L’acqua che ristagna, infatti, è sempre dannosissima alle radici. È sufficiente che la terra sia umida e non troppo ricca: per le piante alpine, una terra eccessivamente fertile risulterebbe dannosa, in quanto porterebbe le piante a sviluppare più le foglie che i fiori. Meglio se la terra è calcarea e ben setacciata.

Per qualche specie, che ha necessità di terreno acido, la si potrà correggere con un terzo di torba o prelevando la terra acida altrove e collocandola nella nicchia dove vivrà la pianta che non ama il calcare. Una composizione media, però, è indicata per tutte le piante più diffuse. Non guasta l’applicazione di buon stallatico mescolato a terriccio.

Il ruolo dell’acqua nei giardini rocciosi

Il giardino roccioso acquista un fascino particolare se presenta cascatelle, laghetti e piccoli rivoli d’acqua che riproducano, con grande effetto scenografico, l’ambiente montano. La versione più semplice consiste nel formare un laghetto con l’apposito telo, dotato di una pompa di ricircolo che conduca l’acqua a un livello sopraelevato da cui, lungo un percorso in discesa, torni al laghetto stesso.

Come condurre un rock garden fai da te

Il giardino roccioso va irrigato e fertilizzato con regolarità. L’operazione più importante è quella di potare le varie piante in modo da contenere la loro crescita che non deve superare i limiti definiti dalle varie terrazze. Limitare le piante prostrate nella loro estensione tagliando il tappeto con la vanghetta, spuntare le conifere che si allungano troppo e tagliare i rami più bassi delle piante a cespuglio poiché tendono ad allargarsi coprendo eccessivamente il terreno circostante.

I giardini rocciosi temono molto la presenza delle chiocciole e delle lumachine che si nascondono facilmente tra i sassi.  Utilizziamo appositi preparati per tenerle lontane e, soprattutto, eliminiamo erbacce e marciume tra sasso e sasso. Contrariamente a quanto si può credere, le piante del giardino roccioso possono essere danneggiate dalla neve. In montagna la neve rimane gelata per mesi formando un “coperchio” protettivo e asciutto che si scioglie rapidamente a primavera.

Nel nostro giardino, invece, la neve si scioglie anche durante l’inverno provocando una forte umidità del terreno che diventa poco ospitale per questo tipo di piante. Pertanto è utile, ai primi segnali di nevicata, applicare lastre di plexiglas (opportunamente sostenute da paletti) sulle piante più delicate, mentre altre possono essere semplicemente ricoperte da qualche centimetro di paglia. (Leggi la guida di bricoportale.it dedicata se non sai come si taglia il plexiglas)

La manutenzione dei giardini rocciosi

Le piante tappezzanti vanno limitate nella loro crescita tagliando il tappeto che esse formano con la vanghetta o la paletta.

Le pianticelle a sviluppo verticale vengono valorizzate se sono collocate davanti a una grossa pietra che le rende maggiormente visibili.

Tagliare periodicamente i rami di cespugli e arbusti in modo che le piante non crescano troppo e non invadano altre zone del giardino.

Tagliare periodicamente i rami di cespugli e arbusti in modo che le piante non crescano troppo e non invadano altre zone del giardino.

Percorsi e camminamenti

Un giardino roccioso, soprattutto se ha buona dimensione, va dotato di percorsi agevoli che permettano di raggiungere le piante per la necessaria manutenzione. Anche in questo caso dobbiamo ispirarci all’ambiente.

I camminamenti d’accesso alle piante possono essere costituiti o da ghiaietto fine o da lastre di pietra irregolare e contornati da pietre. Non è necessario che siano particolarmente larghi: è sufficiente transitarvi con comodità.

Piante per giardino roccioso

Quando il terreno è preparato e completato con pietre, si procede alla collocazione delle piante scegliendo e individuando quelle più adatte. Le piante erette (come le piccole conifere) vanno piantate davanti a sassi piuttosto grossi in modo che il loro sviluppo verticale sia reso ben visibile per contrasto prospettico. Quelle “prostrate” o tappezzanti, che formano tappeti verdi o fioriti, vanno poste al di sopra di una bordura rocciosa in modo che vi ricadano sopra con un effetto piacevole.

Le piante perenni per giardino roccioso più piccole vanno piantate preferibilmente tra roccia e roccia, mentre gli esemplari più grandi possono essere collocati in punti vari. Per la messa a dimora delle piante si pratica uno scavo non troppo profondo, si toglie la piantina dal vaso e la si inserisce nello scavo ricoprendo con terriccio e sabbia.

Giardino roccioso piante grasse e piante adatte alle rocce

Quasi tutte le piante e i fiori che coltiviamo in giardino possono essere collocati in un rock garden, ma alcuni, per le loro caratteristiche, si sviluppano meglio e offrono un accoppiamento ideale con le pietre, i sassolini e i vialetti.

  1. Alisso Pianta tappezzante con foglie allungate riunite in dense rosette. Forma fitti cespugli per muretti a secco e da collocare nel rock garden tra pietre basse.
  2. Myosotis Ricca di fiorellini alti circa 40 cm, indicata per bordure e intorno a laghetti. Fiorisce ad aprile.
  3. Oxalis (Acetosella) Tappezzante, forma ampi cuscini e produce fiorellini dalla primavera all’autunno.
  4. Pervinca Pianta strisciante ideale per rock garden e bordure. Fiorisce da luglio a settembre.
  5. Digitalis Pianta dal fiore vistoso che cresce spontanea nei boschi. Il fusto fiorifero raggiunge circa il metro e mezzo di altezza. Ideale per fioriere, bordure, gruppi fitti. Fioritura: giugno.
  6. Gypsophila (Fiore della nebbia) Si presenta come una bassa rosetta di foglie con piccoli fiorellini tondeggianti. La fioritura solitamente comincia in primavera e si protrae per lungo tempo, talvolta si può ripetere in tarda estate.

I sempervivum sono piante adatte per il giardino roccioso in quanto si sviluppano molto bene anche con pochissima terra. Anche le piante grasse come l’echinocactus trovano tra rocce e sassi il loro ambiente ideale.

Arbusti sempreverdi

Nel giardino roccioso si sviluppano bene alberi e arbusti della tipica flora montana mediterranea come abeti, cipressetti, euonymus, bosso. Conviene collocare piante sempreverdi su tutta l’area: così si evita che un certo angolo diventi troppo diverso dal resto, come avverrebbe se tutte fossero concentrate insieme. Nei giardini più piccoli, gli arbusti assumono, oltre alla funzione di “ossatura”, anche quella di punti focali.

Nell’elaborare il progetto conviene riportare la planimetria su carta e numerare i gruppi di piante secondo il mese nel quale sono più decorativi.

  1. Phormium Fiorisce a seconda della specie, verso giugno. Resiste molto bene al caldo. In inverno, se coltivata in esterni, conviene che la temperatura non scenda troppo sotto lo zero. Patisce il freddo umido. Il terreno dev’essere un normale mix di terra e torba, con sabbia se la pianta è coltivata in vaso.
  2. Taxus baccata Conifera molto longeva a crescita abbastanza lenta. Predilige i luoghi soleggiati, ma cresce senza problemi anche a mezz’ombra e tollera benissimo anche l’ombra completa. Non teme la siccità, quindi non necessita di annaffiature oltre l’acqua delle piogge.
  3. Laurus Arbusto aromatico di grandi dimensioni, può assumere la forma di cespuglio. La pianta predilige le posizioni soleggiate e il clima caldo. Teme i venti freddi della stagione invernale; durante l’inverno è quindi consigliabile fornire alla pianta un riparo.
  4. Ilex opaca Preferisce un’esposizione al sole. Il terreno adatto per la sua coltivazione necessita di un buon drenaggio; deve essere argilloso, non calcareo. È sensibile al gelo e alla siccità.
  5. Choisya ternata Detta anche “Arancio del Messico”, ha uno sviluppo eretto e tende a crescere sia in altezza sia in larghezza, dando origine a un arbusto arrotondato. Preferisce il sole pieno e sopporta temperature anche di molti gradi. D’estate annaffiare quando il terreno è asciutto da alcuni giorni, evitando di lasciare il substrato inzuppato d’acqua. Concimare periodicamente con un concime ricco di azoto e potassio, per favorire lo sviluppo della nuova vegetazione e dei fiori.

L’erica è sempre un’ottima scelta per il giardino roccioso

  1. Erica arborea Arbusto sempreverde, dalla corteccia rossastra, a portamento eretto; i fiori sono piccoli, penduli, numerosi, dal colore bianco-crema e profumati.
  2. Erica carnea Si presenta come una pianta con fusto strisciante a livello del terreno, alta fino a 40 cm. I fiori riuniti in grappoli apicali sono di colore rosa.
  3. Erica cinerea Si sviluppa come un arbusto. è di taglia piccola e può raggiungere i 60 cm di altezza. Mantiene la foglia in inverno.
  4. Erica multiflora Arbusto sempreverde, a fusto legnoso, molto ramificato e con foglie aghiformi, lunghe 5-10 mm.
  5. Erica scoparia Alto arbusto sempreverde con foglie aghiformi glabre di colore verde scuro. I fiori minuscoli e non profumati sono bianco verdastri, lunghi solo 1,5-3 mm con corolla globulosa.
  6. Erica manipuliflora Simile all’erica multiflora, ma con fusto generalmente prostrato-ascendente e con i fiori normalmente sui rami laterali.
Giardino roccioso | Come progettare al meglio un rock garden spettacolare ultima modifica: 2017-05-11T15:22:31+02:00 da Faidate Ingiardino

1 risposta

  1. Franca

    Articolo molto dettagliato. Vorrei realizzare un’aiuola della tipologia descritta. Ma non so se dopo aver messo a dimora le varie piante, devo tappezzare il terreno con un telo pacciamante, per poi ricoprirlo con sassi e pietre.

    Rispondi

Scrivi

La tua email non sarà pubblicata

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.