Coltivato già nell’antica Grecia per la bellezza dei suoi fiori e per il delicato profumo. Ha conquistato i giardini di tutto il mondo. Alcune specie si possono coltivare anche in vaso
Il garofano si colloca, per il suo profumo e la sua bellezza, tra i fiori più nobili. Il suo nome botanico è Dianthus, deriva dal greco e significa “fiore degli dei”. Di garofani ne esistono circa 300 specie diverse con caratteristiche e colori molto variabili.
Il più noto è il Dianthus caryophyllus conosciuto come garofano dei fioristi e coltivato per la produzione di fiori recisi; vi è poi il Dianthus barbatus ovvero il garofano dei poeti e il Dianthus chinensis, il garofano della Cina o “miniatura”.
Come si coltiva il garofano?
Alcuni si coltivano come piante da fiore di stagione da rinnovare al termine della fioritura (garofani da bordura), altri si possono coltivare in vaso da un anno all’altro.
Se desideriamo fioriture successive optiamo per i garofani miniatura (Dianthus chinensis) particolarmente vigorosi. Il garofano classico, quello dei fioristi, ha una fioritura più duratura, ma spesso non rifiorisce e non sopporta il clima rigido e le gelate.
Quale terreno scegliere?
Tutte le specie di garofani prediligono terreno neutro o leggermente alcalino, ma tollerano anche terreni leggermente acidi. L’aiuola in cui coltivarli dev’essere vangata profondamente e ben concimata.
Quelli coltivati in vaso necessitano di una miscela in parti uguali di torba e terra e con l’aggiunta di sabbia per favorire il drenaggio.
Esposizione
La posizione dev’essere aperta e non ombreggiata, mentre le specie da giardino roccioso sopportano piuttosto bene anche la semi-ombreggiatura.
Come si piantano i garofani
La piantagione dei garofani da bordura può essere fatta sia in autunno sia in primavera scavando buchette distanti 40 cm una dall’altra in modo che le piante possano espandersi.
Interriamo solo le radici e non lo stelo in modo che le foglie rimangano al di sopra della superficie del terreno. Le piante vanno poi sostenute fissandole a tutori corti.
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La fioritura
Nel periodo della vegetazione sosteniamo gli steli fioriferi, che si sviluppano molto in altezza, legandoli con legacci o rafia a tutori più alti degli steli stessi.
Quando i boccioli raggiungono la grandezza di un pisello eliminiamo completamente tutti quelli che si trovano a meno di 8-10 cm di distanza dal bocciolo principale. I fiori si raccolgono quando sono semiaperti recidendo gli steli con le cesoie.
I fiori durano più a lungo se, appena raccolti, li immergiamo nell’acqua sino al calice per dodici ore in un ambiente fresco e buio, in modo che si stabilizzino, quindi li mettiamo in vaso con acqua a cui aggiungiamo il conservante per fiori recisi (una miscela di zuccheri, acidificanti e agenti fungicidi) in grado di nutrire, bloccare lo sviluppo dei batteri, favorire l’apertura dei boccioli.
Come migliorare la fioritura
I garofani tendono a sviluppare steli piuttosto lunghi e sottili. Per migliorarne la fioritura è sufficiente ricorrere a pochi classici interventi diversi: si tratta di cimare, tagliare ed eliminare i boccioli. Per far durare più a lungo i garofani recisi immergiamoli in un vaso alto aggiungendo all’acqua il conservante per fiori recisi.
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