Per la forma dei suoi fiori, il portamento elegante e i colori straordinariamente vivaci, la fuchsia è molto apprezzata in giardini e terrazzi

La fuchsia fu scoperta in America meridionale nel 1696 dal botanico Charles Plumier che le diede il nome in onore del grande botanico tedesco Leonard Fuchs. La presenza di questo fiore nel nostro continente si deve ai marinai inglesi che per primi, nel 1700, ne introdussero alcuni esemplari, ma solo nel 1800 giunse in Italia.

Simbolo dell’era vittoriana, la fuchsia è un fiore particolarmente decorativo per l’esuberante fioritura dagli intensi colori che vanno dal bianco, al viola, al rosso.

I fiori sono spesso singoli o raggruppati a forma di lunghi calici penduli, da cui il nome popolare di “orecchini di dama”. Sono piuttosto delicati e prediligono climi miti con temperature stabili nel corso dell’anno, ma vi sono varietà più resistenti ai climi freddi.

Le fuchsie sopportano bene la potatura e possono essere allevate in diverse forme: ad alberello, piramide, cespuglio o arbusto. Eliminiamo sempre i fiori avvizziti per favorire lo sviluppo di altri fiori.

Come si coltiva la fuchsia

La fuchsia si può coltivare sia in piena terra sia in vaso; in questo caso scegliamo vasi pensili da appendere al terrazzo per valorizzare i rami solitamente penduli, oppure in vasi capienti per coltivarle a cespuglio o ad alberello.

Cure colturali

Il terreno dev’essere leggero, ben drenato con prevalenza di torba o terriccio di foglie, non calcareo. Utilizziamo sul fondo del vaso la sabbia per garantire alla pianta un buon drenaggio. Necessita di molta luce e sopporta l’esposizione al sole diretto (senza eccessi) anche se bisogna abituarla gradualmente. In carenza di luce la fioritura risulterebbe compromessa. Durante l’estate l’irrigazione dev’essere abbondante poiché soffre molto la siccità, ma evitiamo i ristagni d’acqua che possono essere molto dannosi.

Per mantenere elevata l’umidità ambientale nebulizziamo regolarmente il fogliame. E’ importante eliminare sempre i fiori appassiti per migliorare l’aspetto generale della pianta, ma anche per prolungare la fioritura che si protrae per molti mesi: da inizio estate fino ad autunno inoltrato. In estate, per rinvigorire la pianta è utile somministrare con le annaffiature un fertilizzante liquido. u Nel periodo invernale le fuchsie coltivate in piena terra, le varietà più resistenti, vanno protette con una pacciamatura a base di corteccia di pino.

Quelle coltivate in vaso è preferibile porle in un luogo protetto, riparato, luminoso, ma non riscaldato. Se mantenute a una temperatura minima di 8° C potranno continuare a fiorire per tutto l’inverno. u All’inizio della primavera interveniamo sui fusti con una generosa potatura accorciando tutti i rametti dell’anno precedente, tagliandoli fino ad un terzo della parte legnosa.

Forme e potatura della fuchsia

Per conferire la forma ad alberello eliminiamo i getti laterali man mano che si sviluppano. Leghiamo il fusto a un sostegno e proseguiamo a recidere le cime dei getti laterali che si formano nella parte alta della chioma.


La forma a cespuglio si ottiene cimando i getti per favorire la crescita laterale. Recidiamo gli apici nuovi che si formano e cessiamo la cimatura quando la pianta ha una forma tondeggiante.

Come riprodurre la Fuchsia

La fuchsia mette le sue radici anche d’estate ponendola in un bicchiere con un po’ d’acqua. Se desideriamo moltiplicare la fuchsia il periodo migliore è la primavera, prima che fiorisca. Servono un paio di forbici ben affilate, la polvere di ormoni radicanti e un contenitore con sabbia e torba.

Tagliamo la parte superiore di un giovane rametto nato da uno vecchio, quella con le foglie tenere.

La superficie del taglio va immersa nella polvere a base di ormoni radicanti che favorisce la crescita.

Collochiamo la talea in un contenitore in cui abbiamo messo una miscela di sabbia e torba in parti uguali.

Varietà classiche

 

 

Fuchsia per terrazzo e giardino | Come si coltiva ultima modifica: 2017-07-24T15:47:50+02:00 da Faidate Ingiardino

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