Andiamo alla scoperta dei giardini in autunno con un racconto di uno spazio verde speciale…
I giardini in autunno si trasformano in qualcosa di speciale: cosa c’è di meglio per illustrarne le caratteristiche se non descriverne uno che in questo periodo ne riassume tutte le caratteristiche?
Il giardino autunnale di Mirella e Giuliano
È un grande acero, che d’autunno s’infiamma e nasconde alla vista dei passanti l’abitazione di Mirella e Giuliano, ad indicarci il giardino, realizzato personalmente dai padroni di casa che, con il cane Charlie, ci accolgono per una piacevole visita.
Il giardino nasce nel 1975 e si sviluppa intorno alla moderna abitazione; dapprima sono stati messi a dimora alcuni alberi, tra questi il Ginkgo Biloba, aceri, faggi; successivamente, con la crescente passione, lo spazio verde è stato trasformato in un elegante giardino all’inglese, realizzando bordi misti e aiuole ricche di fioriture.
Varcato il cancello, a destra si fa notare un Amelanchier, un piccolo albero della famiglia delle Rosacee, i cui fiori bianchi primaverili che nei giardini in autunno producono piccoli frutti di colore rosso che più avanti virano al blu. Poco oltre, intorno ad un vecchio noce ingentilito dalla rosa Rosanna, rimasto a ricordo di un precedente frutteto, è stata organizzata un’aiuola con l’ortensia Mihara Kokonoe Tama, vigorosa, dalle foglie verde scuro ed i fiori bianchi.
Come è strutturato il giardino
Cattura l’attenzione una curiosa rosa dai petali crespati, come quelli dei garofani: è la rosa Pink Grootendorst, un ibrido di rugosa rifiorente. La Sarcococca spande il suo profumo nella stagione più fredda; il Poncirus si fa notare, non solo per le lunghe spine, ma anche per i fiori profumati ed i frutti autunnali.
Tra gli arbusti occhieggiano gli ellebori e ai piedi delle palme emergono le grandi foglie d’acanto. D’estate la solare fioritura dell’enotera (Oenothera) illumina l’aiuola, racchiusa da un bordo intrecciato di legno di nocciolo, realizzato dal proprietario. Ad ogni passo c’è qualcosa da scoprire: dalle generose ortensie agli amaranti, dalle strane infiorescenze tonde degli Echinops “Veitch’s blue” alle sconosciute campanelle dono di un amico, dalle cimicifuga ai Tricirtis con fiori a pois.
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In primavera la rete di confine si veste con le lunghe infiorescenze dei glicini, dai fiori molto grandi, rosa pastello e profumati, di Wisteria brachybotrys Showa Beni e di Wisteria floribunda Macrobotrys dai lunghi grappoli di fiori viola. Particolarmente interessante la collezione di arbusti, belli non solo per le fioriture primaverili, ma anche per la colorazione autunnale delle foglie e per le bacche, delle quali vanno ghiotti gli uccellini che frequentano il giardino.
Citiamo la serie di viburni (Viburnum eskimo, Viburnum nudum), l’evonimo alato, i cornioli. Colorano i giardini in autunno anche i piccoli frutti del melo Red sentinel, del Malus transitoria, del Crategus; con le fioriture degli Hamamelis il giardino acquista un fascino particolare nella stagione invernale. Sempre in primavera una grande aiuola stupisce per le ricche fioriture di azalee e rododendri.
Realizzata nei pressi della casa, “sorvegliata” da un Cornus Alba di circa quarant’anni, l’aiuola accoglie, oltre ad azalee e rododendri, essenze adatte al terreno acido, privo di calcare: vi prosperano il Pieris japonica, le eriche, l’Osmanthus delavayi e viburni.
In estate si fanno notare anche le Nandine domestiche, con fiori bianchi a grappoli che si trasformano in autunno in bacche rosse; graziosi arbusti sempreverdi di Abelia regalano fiorellini rosa tenue nella tarda primavera. Accanto alla rosa arbustiva e rifiorente Sally Holmes, con i fiori riuniti in mazzi, una piccola statua raffigurante un giovane con un cesto di frutti introduce al frutteto; tra gli alberi notiamo il banano di montagna (Asimina triloba), originario dell’America, dai frutti grandi e ovali.
Su di un melo è nato un vischio, una pianta semiparassita, portafortuna. Chiudono la zona dedicata agli alberi da frutto una recente aiuola con ortensie (Hydrangea Macrophylla e Quercifolia) ed una piccola metasequoia a portamento piramidale. Una spalliera di ribes rosso e lamponi divide il frutteto dall’orto, nel quale Mirella e Giuliano coltivano, oltre agli ortaggi, anche le fragole e le giuggiole (Ziziphus). Ed è in questo punto che notiamo la grande Magnolia tripetala, che l’autunno rende dorata.
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