Il cavolfiore, chiamato anche “cimone”, è uno dei cavoli più noti e diffusi
La parte edibile del cavolfiore è costituita dall’ingrossamento dei peduncoli floreali che si raggruppano al momento della maturazione. Devono essere sodi e compatti, senza presentare macchie marroni o grigiastre.
Coltivare cavolfiore
Gradisce i terreni provvisti di sostanza organica e lavorati in profondità (la terra, né troppo asciutta né troppo umida, deve essere vangata poco prima di iniziare la coltivazione per circa 30 cm) che non siano stati usati l’anno precedente per qualsiasi altra pianta della stessa famiglia.
Per la cavolfiore coltivazione se il terreno è stato precedentemente arricchito con letame o compost ha medie esigenze in fatto di concimazione: al momento della vangatura, al momento del trapianto e non in fase di maturazione. Prima della messa a dimora in file distanti 60-80 cm con una distanza di circa 50 cm tra una piantina e l’altra, i semi vengono fatti germinare in contenitori singoli o in semenzaio per usare solo le piantine più forti (dopo un mese dalla semina, con almeno 4 foglie) con relativo pane di terra.
Cavolfiori varietà
Poiché esistono varietà precoci, medie e tardive occorre valutare il risultato che si vuole ottenere e la zona geografica in cui ci si trova (tipi di cavoli a varietà tardiva non vanno bene al Nord Italia). Richiede frequenti irrigazioni senza bagnare le foglie, ma non tollera i ristagni d’acqua.
Anche colorati
Tra le varietà più diffuse ricordiamo:
- cavolfiore bianco
- cavolfiore viola
- cavolfiore nero
- cavolfiore giallo
- cavolfiore rosa
- cavolfiore rosso
Pacciamatura
Se non è stata predisposta la pacciamatura occorre tenere ben pulito il terreno dalle erbe infestanti soprattutto nelle prime fasi di trapianto e crescita. Si raccoglie da fine settembre a metà novembre: non teme il freddo, ma nelle zone in cui si possono avere brinate è bene proteggere la palla bianca che sta maturando chiudendo con un legaccio le foglie oppure stendendo un telo di tessuto non tessuto.
Cavolaia
La cavolaia è il principale avversario dei cavolfiori come di tutte le brassicacee, questa larva si combatte usando nelle ore serali con un insetticida biologico completamente naturale e atossico per l’uomo. Ci sono poi i soliti afidi e la mosca bianca tra i parassiti più probabili per questa coltura. La consociazione con i pomodori oppure con alcune aromatiche (salvia, rosmarino, sedano) è molto utile per tener lontana la cavolaia.
Cavolfiore ricette
In cucina il si può mangiare in molte ricette, solitamente è una verdura che si consuma cotta ma è ottimo anche crudo, si può anche mettere sottolio o sottaceto. L’odore un po’ sgradevole che rilascia durante la cottura è dovuto allo zolfo che poi va evaporando. Ha delle interessanti proprietà benefiche con effetti antitumorali e positivi sull’intestino.
Scrivi