La skimmia è una pianta ornamentale particolarmente adatta alla fredda stagione invernale. Scopriamo le varietà più diffuse e come coltivarla
L’inverno, nonostante sia una stagione complicata e meno “produttiva” di quella primaverile o estiva, è capace di sorprenderci con piante e arbusti in grado di essere decorativi a fronte anche di climi ostili e rigidi. La skimmia, conosciuta principalmente per le sue inconfondibili bacche rosse, se concimata e cresciuta bene lungo l’arco completo dell’anno, ci consente di apprezzare profumi e colori intensi anche quando la maggior parte della vegetazione presente e si trova nella fase di “riposo”.
Skimmia pianta
La skimmia è una pianta arbustiva ornamentale appartenente alla famiglia delle Rutacee, genere originario del Giappone. Presente in diverse varietà, la più coltivata è la skimmia japonica, arbusto in grado di svilupparsi bene sia all’esterno, sia all’interno.
È una pianta dioica, quindi capace di avere fiori o esclusivamente maschili o esclusivamente femminili. La varietà maschile, la skimmia rubella, produce in inverno boccioli di una colorazione rosso scuro, con fiori bianchi o rosa-bianchi; quella femminile, la skimmia nymans, anch’essa in grado di sviluppare infiorescenze bianche, è invece un’ottima pianta ornamentale con bacche rosse: queste, oltre ad essere velenose e poco ricercate dagli uccelli, perdurano infatti a lungo sulla pianta.
Può raggiungere fino ai 2 m di altezza, il fogliame è sempreverde e il portamento è tondeggiante,
Non necessita di particolari interventi di potatura. Visto lo sviluppo piuttosto lento, consigliamo di coltivarla prevalentemente in vaso.
Skimmia coltivazione
Esposizione
La skimmia è una pianta particolarmente resistente al freddo (capace di sopportare temperature anche al di sotto dei 10 °C), che va esposta in zone ombreggiate del nostro giardino. Accetta molto bene anche l’ombra offerta da altre piante.
Tipo di terreno
Il terreno più adatto per coltivare la skimmia dev’essere soffice e possibilmente ben drenato. Consigliamo di applicare della torba, perlite o terra di brughiera. È una pianta acidofila: ricordiamoci di controllare che il pH del terreno sia costantemente basso.
Messa a dimora
Scaviamo una buca larga e profonda, successivamente spargiamo del letame maturo sia sul fondo, sia sulla terra di scavo. Compattiamo il terreno e infine annaffiamo con cura.
Irrigazione
Annaffiamo regolarmente per tutto l’anno, ma attenzione all’acqua che utilizziamo! Questa non dev’essere calcarea, in quanto può agire da contrasto al terreno acido utilizzato. Una soluzione? Acqua demineralizzata (o distillata) oppure piovana.
Concimazione
La skimmia non ha particolari esigenze nutritive, ma è bene applicare del concime liquido unito all’acqua di irrigazione almeno una volta al mese. In primavera ed estate utilizziamo fertilizzanti acidi, come urea e fosfati.
Propagazione
La skimmia propaga ottimamente per talea fogliare. Preleviamo talee di circa 10 cm nel periodo estivo, tagliandole in senso obliquo: questo ci consente di ottenere una superficie più adatta per la radicazione. Per tagliarle ricorriamo a una lama ben affilata, possibilmente pulita e disinfettata alla fiamma.
Una buona composta per l’impianto delle talee è costituita da sabbia e torba in parti uguali.
Skimmia malattie e cura
L’ingiallimento delle foglie, uno dei problemi più diffusi, è dovuto a un’errata esposizione in fase di coltivazione, generalmente troppo soleggiata. Annaffiamo e ripariamola in posizioni prevalentemente ombreggiate.
Un altro problema spesso ricorrente è quello della comparsa di macchie bianche lungo le foglie (mal bianco), quasi come se queste fossero muffa. Il mal bianco è una malattia fungina molto infestante e “grave” se non la si cura con attenzione. Il più importante consiglio in caso di infestazione completa, consiste nel ricorrere a prodotti a base di zolfo, acquistabili nei negozi specializzati.
È una pianta molto resistente all‘inquinamento atmosferico, per questo cresce bene anche nei giardini in piena città.
Scrivi