Un tubo di innesto per il tutore per piante rampicanti che, grazie alle sue estensioni sul fondo del vaso, rimane bloccato dal peso della terra, assicurando grande solidità al sostegno

Chiunque possieda piante da appartamento ad alto fusto sa quanto sia difficile mantenerle stabilmente in posizione eretta: è un problema apparentemente banale, eppure richiede un minimo di impegno per essere risolto bene. Un tutore per piante rampicanti quindi viene incontro alle nostre esigenze: ma come realizzarlo?

I tutori

Infatti anche quando una pianta in casa cresce fino ai due metri e oltre, cosa affatto rara per alcune specie, difficilmente è in grado di autosostenersi. Si tratta per lo più di arbusti, o piante sarmentose, dal fusto erbaceo o scarsamente legnoso, che in natura crescono nel folto di foreste tropicali e si aggrappano ad alberi più grandi. Se configgiamo, anche in profondità, un’asta o un bastone e vi appoggiamo il fusto con lacci e legacci vari, a causa della scarsa consistenza del terriccio tenderà a piegarsi, in funzione dell’umidità nel vaso e del peso della pianta. Per non parlare degli errori troppo spesso impiegati nella realizzazione di un traliccio.

La soluzione è il classico uovo di Colombo: far partire il tutore dal fondo del vaso, grazie a un supporto autocostruito. In questo modo il terriccio stesso diventa il peso che mantiene tutto in posizione. E magari è anche una buona occasione per rinvasare rinnovando il terriccio! Sono solo tre elementi metallici quelli che servono: due spezzoni di piattina per la base e uno spezzone di tubo per infilarvi il sostegno. Le misure, come lunghezza delle piattine e diametro interno del tubo, sono in funzione delle dimensioni del vaso e del sostegno che si ha a disposizione.

Un esempio schematizzato e disegnato.

Ripuliti bene i pezzi da eventuale ruggine e corrosione, con carta vetrata, smussati gli angoli e gli spigoli vivi con lima e seghetto, per maggiore praticità e per evitare graffi, si procede a saldare a croce le due piattine, quindi il tubo all’estremità di una di queste.

Ripuliamo le saldature dalle scorie, ancora con lima e carta vetrata, si rifinisce il tutto con qualche avanzo di vernice per metalli. A questo punto sistemiamo la pianta, con le radici ben allargate e infiliamo il sostegno, legandolo alla pianta e si ricopre con terriccio, compattandolo leggermente.

Piedistallo per piante

Gli spezzoni metallici necessari sono del tipo che senz’altro abbiamo in casa, fra gli avanzi di lavori precedenti, o possiamo procurarci senza difficoltà a costo zero. La lavorazione consiste solo in due saldature.

All’interno del vaso va inserito il sostegno tubolare metalizzato.

Verniciamo preferibilmente in verde o in marrone, anche perché il tubo deve rimanere sporgente e visibile per qualche centimetro oltre il livello del terriccio. Le piattine sono lunghe quanto il diametro del fondo del vaso.

Tutore per piante rampicanti | La pianta ben “assestata” ultima modifica: 2018-01-29T08:44:14+01:00 da Faidate Ingiardino

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