Come una vera e propria scultura moderna, l’attrezzatura ginnica ci consente di abbellire il giardino e aiutare a mantenere la forma fisica

A chi non ambisca a un fisico da sfilata, ma desideri un corpo armonico con muscoli sodi e che questo risultato voglia raggiungerlo nella comodità del suo giardino, è destinata la realizzazione di una scultura ginnica che con i suoi due accessori e quelli che ciascuno potrà escogitare per suo conto (anelli, funi ecc), permette di svolgere in modo tanto semplice quanto efficace tutti gli esercizi necessari a ottenere il suo scopo. Abbellire il giardino si può: con alcune precise regole fai da te.

Abbellire il giardino fai da te

L’elenco dei materiali è solo una guida, le misure possono essere adattate alla situazione ambientale e personale. Da non modificare, comunque, le sezioni dei vari pezzi calcolate per reggere il peso dinamico di utenti di stazza non superiore al quintale.

Bisogna che montanti e sbarre siano ben in bolla e piombo, in caso contrario le sollecitazioni prodotte dai movimenti di chi usa il castello, malamente assorbite dagli incastri, scardinerebbero rapidamente, e pericolosamente, la struttura stessa. Più complessa, la realizzazione del “passeggiatore” che richiede qualcosa di più del semplice lavoro di tagli, fori e avvitatura occorrenti per castello e panca.

Il carrello allena caviglie

Un carrello allena caviglie: un’idea pratica.

Quest’originale attrezzo può essere usato per camminare o correre da fermi, per sciogliere caviglie, ginocchia e bacino, mettendolo in squadra o parallelo alla struttura. Consiste in una base fissa sul cui piano superiore sono avvitate due strisce metalliche e da una slitta, mobile su rotelle, che un cordone elastico vincola alla base, permettendole una corsa più o meno lunga secondo la tensione data al cordone.

I materiali indispensabili per progettare il carrello allena caviglie.

Questo entra con un percorso a S dentro una testata della base, corre sotto il piano, esce dal foro centrale, gira sotto il piano della slitta su un rullino, rientra nel foro centrale, corre sotto il piano ed esce, ancora con un percorso a S, dall’altra testata. Per regolarne la tensione basta tirarlo e fermarlo con un nodo.

I materiali (misure indicative in mm)

Circa 2,5 metri di cordone elastico (tipo marina) G Ø 8; 4 rotelle fisse H alte circa 40; 8 supporti a squadra J circa 30×40; 4 bulloni a gambo liscio K M8x80 con dadi autobloccanti; 2 strisce metalliche L circa 2x25x1600 da fissare con viti con la testa affogata a filo piano o da incollare con adesivi strutturali; 1 rullino da avvitare sotto la slitta.

La panca per gli addominali

Una panca per gli addominali indispensabile per eliminare i grassi “in eccesso” cumulati.

È una tavola retta da due longheroni e coperta da un materassino fermato da una cornice di angolari. A un capo i longheroni sono intagliati per agganciarli sulle sbarre della spalliera; due ganci metallici avvitati sotto di essi permettono di appendere la panca alla spalliera quando non la si usa. Per eliminare la pancia dovuta al rilassamento delle fasce muscolari si rivela vincente: va comunque usata alternandola con la spalliera, a cui ci si appende con le braccia, si alzano le ginocchia e poi si cerca di stendere le gambe a squadra.

Alcuni dei materiali: una tavoletta retta coperta da un materassino.

Con la panca si fa il contrario: si poggiano gli scassi su una sbarra della spalliera, si infilano i piedi sotto la sbarra successiva e, tirando con gli addominali, si solleva il busto, tenendo le braccia incrociate dietro il collo. In un modo si sollecita l’attacco superiore della fascia muscolare; nell’altro quello inferiore.

Le attrezzature necessarie: tavole di legno.

Il montaggio del castello

Si costruiscono per prime le tre griglie, servono come guida per la posizione dei pilastri. Stesa una spalliera, vi si accostano due pilastri con lo scasso per i longheroni rivolto in su. Contro la sommità dei pilastri si poggia la griglia superiore; si piantano negli scassi due picchetti che segnino la posizione della prima coppia di pilastri. Per l’altra coppia vanno piantati, in linea coi pilastri stesi a terra, subito all’interno della griglia superiore.

Si costruiscono per prima le tre griglie. che servono per la guida dei pilastri.

Con una trivella Ø 120 mm si aprono, in corrispondenza dei picchetti, 4 fori profondi 90/95 cm. Interrato il primo pilastro, il secondo si interra usando come distanziale una delle spalliere. Con la coppia a piombo, si fa una gettata di calcestruzzo. Lo stesso procedimento si usa per la seconda coppia di pilastri senza però ancora cementarli (le spalliere saranno avvitate, dall’interno e affogando a filo piano la testa delle viti Ø 5×60 mm, dopo aver verniciato i pilastri).

Si procede con il montaggio: una trivella per le spalliere.

Si calza dentro gli scassi la griglia orizzontale. Si controlla la verticalità della seconda coppia di pilastri e la si blocca col calcestruzzo. Dopo 3 giorni si smontano le griglie e si verniciano i loro montanti, i pilastri e gli archi. Asciutta la vernice, si completa il lavoro con il montaggio definitivo.

Abbellire il giardino | La ginnastica fai da te ultima modifica: 2018-02-16T08:00:28+01:00 da Faidate Ingiardino

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