Nativo dell’Europa occidentale, delle regioni mediterranee e dell’Asia orientale fino all’India, il genere Tamerice (Tamerix) comprende 54 varietà di arbusti o alberelli decidui

Quando Gabriele D’Annunzio ne La pioggia nel pineto scriveva “piove sulle tamerici salmastre ed arse…“, riportava un triste e combattuto stato d’animo che si rifaceva, in qualche modo, al portamento cespuglioso, disordinato e “ricurvo” della Tamerice, un genere che cresce selvatico in luoghi dove non si penserebbe che una pianta possa vivere, tra sassi e pietre, in poca terra arida.

Appartenenti alla famiglia delle Tamaricaceae, le tamerici sono particolarmente ornamentali, con foglie eleganti e molto divise; altre sono ideali per formare frangivento, in particolare lungo le zone costiere.

Tamerice pianta

Caratterizzata da un portamento cespuglioso e disordinato, questa pianta produce in estate piccoli fiori bianchi o rosa che compaiono in spighe allungate. Adatta alle zone marittime, è un arbusto rustico, resistente al freddo. Alcune varietà sono a foglia caduca, mentre altre sono sempreverdi, secondo il clima cui si sviluppano.

Le tamerici, soprattutto le tamarix gallica, sono facilmente osservabili lungo le coste marittime italiane.

La tamerice africana, originaria delle Isole Canarie, è un alberello cespuglioso con la corteccia che varia dal nero al porpora scuro. La tamarix gallica, originaria della Francia e diffusa lungo le coste marittime italiane, è invece un arbusto che in climi miti raggiunge fino i 10 m di altezza. Ha rami eretti: i giovani fusti, a corteccia liscia, sono rosso porpora; le foglie sono minute, glauche, le infiorescenze in spighe sottili e rade, composte di fiori piccoli, a lunghi stami di colore rosa.

Coltivazione

Esposizione

Le tamerici richiedono posizioni soleggiate: sviluppiamole in zone del giardino dove possano ricevere la massima luce possibile. Tollerano temperature fredde tipiche della stagione invernale.

Tipo di terreno

Scegliamone uno comune da giardino che sia ben drenato. Cresce bene anche su terreni asciutti e aridi.

Irrigazione

Sono esigenti nella richiesta di acqua: questo perché le sostanze saline assorbite dalla pianta impediscono una grande traspirazione, mentre quando queste sostanze vengono a mancare nel terreno e cessa la protezione naturale contro un’eccessiva perdita di umidità da parte delle radici, é necessario intervenire con maggiori annaffiature.

Concimazione

Non sono richieste particolari fertilizzazioni.

Potatura

Nelle varietà che fioriscono in primavera tagliamo i vecchi fusti fioriti fino ai germogli giovani, dopo la fioritura; in quelle a fioritura estiva, a inizio primavera tagliamo i germogli dell’anno precedente mantenendo sempre una struttura legnosa.

Propagazione

Si propagano per talee di legno duro in inverno.

Malattie e cure

Possono essere attaccate da afidi e ragnetto rosso, da rimuovere con insetticidi naturali o inorganici ad ampio spettro.

Tamerice | Arbusto “marittimo” dalla forte rusticità ultima modifica: 2018-02-28T09:38:20+01:00 da Faidate Ingiardino

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