Gli esperti di giardinaggio discutono da molto tempo circa il problema dei fertilizzanti: organici o chimici?
Premettiamo subito che entrambi i fertilizzanti (o concimi) forniscono alla pianta il nutrimento che le è necessario. Quello che cambia nella scelta è il modo con cui la pianta “incorpora” l’alimento. Nel caso dei fertilizzanti chimici la sostanza somministrata è infatti allo stato puro, concentrata, pronta per essere assorbita immediatamente dalle radici. Questo assorbimento piuttosto rapido fa sì chela pianta cresca rapidamente, producendo fiori più grandi e frutti generalmente più grossi.
Discorso diverso invece per i fertilizzanti organici: letame, foglie morte, sostanze animali come sangue, ossa e altro, consentono alla pianta di assorbire il nutrimento in maniera più naturale, migliorando la natura del terreno e la vita dei microrganismi in esso contenuto.
Quali scegliere?
La selezione è, ovviamente, a discrezione del giardiniere o della persona dal cossidetto “pollice verde“. Importante scegliere quelli che più favoriscono l’attività metabolica dei generi e delle varietà da coltivare: un presupposto forse troppo banale, ma essenziale da ricordare. Ed è importante allo stesso modo osservare su quali terreni si sta operando: è altresì fondamentale non somministrare a certi substrati materiale chimico o organico a forte contrasto con la natura di quest’ultimi.
Concimi chimici
Solfato ammonico
Contiene il 20% di azoto (N); si presenta in forma di cristalli biancastri e si ottiene come sottoprodotto dalla fabbricazione del gas illuminante o per via sintetica. Ha azione più rapida sui terreni caldi e più efficace su quelli calcarei. È utile anche per accelerare la decomposizione di sostanze vegetali che vengono preparate come concimi organici.
Nitrato di calcio
Contiene circa il 15% di azoto; è un prodotto sintetico a base di nitrato ammonico e di calcio, presentandosi in forma di granuli color grigio. Utile per terreni acidi, ha azione rapida e non va mescolato con altri fertilizzanti.
Nitrato di sodio
Contiene il 16 % di azoto; è una forma impura di nitrato di sodio e si ottiene sia da giacimenti naturali sia per via sintetica. Di colore biancastro, si trova in granuli o in cristalli. Ha azione molto rapida, spesso agisce non più tardi di 7-10 giorni dopo l’applicazione. Difficile da conservare, poiché assorbe rapidamente umidità nell’aria.
Urea
È un particolare concime organico sintetico che contiene il 46% di azoto. Si presenta sotto forma di cristalli bianchi, deve essere diluito nella proporzione di 1 a 1000: ha un’azione estremamente rapida.
Concimi naturali
Sangue in polvere
Contiene dal 7 al 14% di azoto, è il più attivo di tutti i concimi organici, rapido e la sua azione sul terreno è una delle più durature. Comincia a “farsi sentire” dopo 4 o 5 giorni dopo la sua applicazione: consigliamo il suo utilizzo per piante in vaso.
Cornughia
Preparato con corna e unghie di animali, contiene dal 7 al 15% di azoto, acido fosforico e fosfato di calcio. È uno dei migliori concimi organici ad azione lenta.
Farina di ossa
Il concime organico più antico, si presenta sotto forma di una polvere a grossi grani, di colore bianco sporco. Ha un’azione piuttosto lenta, ma può durare sul terreno fino a 2 anni!
Farina di pesce
Contiene dal 5 al 10 % di azoto e dal 4 al 6% di fosfato. Preparato con resti essiccati di pesce, si presenta sotto forma di polvere bruna, di odore nauseante. Eccellente concime ad azione rapida.
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