La Matthiola, più comunemente conosciuta come Violaciocca, è nativa delle regioni mediterranee: appartiene alla stessa famiglia del cavolo e del cavolfiore
Appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, la Violaciocca è un genere di annuali, biennali e perenni. Le cultivar si dividono in due gruppi: con portamento colonnare, dai fiori più grandi su uno stelo singolo, e quelle con fiori doppi. È ideale per formare ciuffi o nelle bordure, mescolata a viole del pensiero, viole e alisso.
La pianta
Le violacciocche hanno un fogliame delicato, verde-grigio e fitti grappoli di fiori nei toni del bianco, rosa, lilla, porpora e rosso intenso. I semi contengono in genere un mix dei colori attualmente indisponibili. Le varietà nane crescono fino a circa 30 cm di altezza, quelle più alte raggiungono i 75 cm. Coltivate in gruppi come biennali, emanano un delizioso profumo deciso.
Violaciocca coltivazione
Esposizione
Dà il suo massimo nei luoghi asciutti, riparati e soleggiati; tollera la salsedine. Resiste fino a -15 °C.
Tipo di terreno
Il terreno scelto deve essere ben drenato. Qualche settimana prima della messa a dimora aggiungiamo al terreno un concime universale o terriccio. Le varietà più alte vanno accompagnate con un tutore.
Messa a dimora
A giugno-luglio seminiamo in vasi di 8 cm con terriccio universale. Quando le piantine sono abbastanza grandi, trapiantiamo ciascuna in un vaso di 8 cm con terriccio universale, annaffiamo bene e facciamole crescere. Trapiantiamole poi successivamente in vasi di 12 cm. Quando arrivano i primi geli spostiamo le piantine in un luogo riparato, mentre nelle aree con inverni miti lasciamole all’aperto. Teniamole in un posto asciutto e quando appassiscono annaffiamole. Possiamo metterle in terra dopo febbraio, utilizzando, eventualmente, canne come tutori.
Concimazione
Non nutriamole fino a due-tre settimane prima della messa a dimora, poi applichiamo un fertilizzante liquido.
Fioritura
Vivicizzerà le aiuole e bordure in aprile e maggio. Ottima per fiori recisi, cambiamo l’acqua del vaso ogni due giorni.
Malattie e cure
A fine estate le cavolaie possono deporre le loro uova sulle nuove piantine e i bruchi possono mangiare le foglie. Per eliminarli usiamo uno spray che contenga permethrina o togliamoli manualmente.
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