Si chiama Cacyreus marshalli ed è una particolare farfallina che distrugge i gerani “da dentro”: cosa c’è da sapere e come eliminarla
Licenide dei gerani o Cacyreus marshalli poco importa: qualsiasi nome scelto, sia più “comune” sia tecnico, rappresenta l’avversità numero uno del genere pelargonium. È una piccola farfalla, diffusissima in Sudafrica e nell’Europa occidentale, da rimuovere non appena si “aggira” sulle infiorescenze o sui fiori dei nostri gerani. Le sue larve, infatti, cibandosi delle foglie e dei germogli, condannano il genere colpito a una triste morte prematura.
Cacyreus marshalli gerani
La Cacyrus marshalli è una farfallina anche potenzialmente bella da vedere, dal colore grigio-bronzo, decisamente letale per tutti i gerani. Acclimitatasi in Europa occidentale, quindi mostrando una certa adattabilità a vivere su gran parte del Nord Italia, la sua azione parassitaria è molto semplice: depone le uova generalmente sulle infiorescenze e boccioli fiorali. Le larve che si sviluppano, di colore grosso modo dal giallo al verde, si nutrono letteralmente della pagina superiore delle foglie fino a compimento del processo di maturazione, quando non possono più giacere sui fusti.
Purtroppo, quando si osservano le prime larve all’esterno, è già troppo tardi cercare di intervenire. Anche l’applicazione di insetticidi risulterebbe poco efficace, così come eventuali rinvasi. Queste larve crescono svuotando completamente il fusto: ogni rimedio sarebbe quindi pressoché inutile.
Come intervenire?
Con la semplice e pura prevenzione. Rinvasiamo e piante nei vasi a primavera o quando le riportiamo all’esterno dopo l’inverno, oppure, sempre in primavera, possiamo applicare alcuni insetticidi “barriera”, in modo da impedire eventuali attacchi da parte di questa piccola e allo stesso tempo letale farfallina. Questi insetticidi vanno applicati per circa ogni dieci giorni per tre volte, in modo da rendere inappetibile la pianta al parassita.
Anche se…
Contro le uova e larve neonate si può ricorrere, come ultimissimo intervento, all’applicazione di clorpirifos metil o con insetticidi citotropici quali dimetoato e malatione. Tuttavia, i buoni risultati non sono per niente semplici da ottenere.
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