La talea garofano va condotta con grande cura e attenzione: ecco i procedimenti passo-passo per non sbagliare
I garofani, coltivati industrialmente soprattutto per la vendita del fiore reciso, profumatissimo e di notevole durata, a livello casalingo si coltivano in vaso o in cassetta e sono adatti ad abbellire finestre e terrazzi con ricadute variopinte degli innumerevoli ibridi; le tonalità più diffuse sono il rosso e il rosa; seguono il giallo, il bianco e le tinte screziate. La talea garofano è più complessa delle altre talee: va eseguita con cura per non danneggiare la struttura dell’intera pianta.
Brevi cenni di coltivazione
Non è necessario concimare, perché le piante rimangono in questi contenitori il tempo strettamente necessario a sviluppare le prime radici, subito dopo vanno trapiantate. Per favorire l’emissione delle radici poniamo i contenitori in ambiente debolmente riscaldato e umido: il giusto grado di umidità si mantiene coprendo il contenitore con un vetro o con un foglio di PVC trasparente.
Alcuni immergono lo stelo della talea in una polvere a base di ormoni, facilmente reperibile, per favorire l’emissione delle radici. Non schiacciamo l’estremità dello stelo, poiché questa pratica favorisce la formazione di marciume.
Talea garofano
Per la riproduzione per talea del garofano occorre seguire alcune semplici regole:
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