L’Ibiscus comprende oltre 200 specie di piante: l’Hibiscus rosa sinensis e l’Hibiscus syriacus sono le più diffuse
La pianta dell’Ibiscus arriva in Europa dall’Asia e vi si diffonde facilmente, ma è molto diffusa ed apprezzata anche nelle Americhe, in Nuova Zelanda e in Australia.
L’Ibiscus appartiene alla famiglia delle Malvaceae, che comprende circa 240 specie, alcune delle quali a crescita spontanea nell’Italia meridionale.
Pianta di poche pretese, viene utilizzata per abbellire giardini, terrazzi, parchi ed aree comuni.
Piante ibisco
Le diverse varietà possono essere a cespuglio o ad alberello e crescono sia in piena terra, nei climi temperati, che in vaso.
Le due varietà maggiormente diffuse sono l’Hibiscus rosa sinensis e l’Hibiscus syriacus.
L’Hibiscus rosa sinensis è un arbusto perenne, con le foglie di un bel verde lucido. Può raggiungere i tre metri di altezza, ma in Cina, paese d’origine, arriva anche a dieci metri. Resiste al freddo, però in caso di forti e prolungate gelate perde le foglie e se le temperature scendono troppo, può morire. I fiori sono ad imbuto nei colori rosa e rosso, con alcune varietà che fioriscono in giallo e viola.
L’Hibiscus syriacus è originario della Siria, come il nome aiuta a ricordare. Molto rustico e resistente al freddo, viene coltivato in giardino, terrazzi e balconi, adattandosi bene anche alla permanenza in vaso. Le foglie sono decidue, verde scuro, ed i fiori da imbuto possono essere bianchi, lilla, viola e rosa.
I fiori di ibisco durano un solo giorno, poi si accartocciano e cadono, ma sono continuamente sostituiti dai nuovi. La fioritura di questa bella pianta dura tutta l’estate, fino all’autunno, soprattutto se posta in posizione soleggiata. I fiori possono essere semplici, doppi, semidoppi, sempre molto appariscenti.
Esposizione dell’Ibiscus
Coltivato in tutta Italia, soprattutto nelle varietà più rustiche, l’Ibiscus può stare all’aperto anche durante l’inverno. Per questo è facile trovarne splendidi esemplari nei parchi e nei giardini. Tutti resistono al freddo, alcune varietà anche a temperature sotto zero, ma durante l’estate preferiscono una posizione soleggiata, calda e luminosa, con un buon tasso di umidità. Tale esposizione porta ad avere piante fiorite molto a lungo e consecutivamente.
L’Ibiscus non ama le posizioni ombrose che sono però parzialmente tollerate quando il caldo è eccessivo e troppo secco.
Tipo di terreno per l’Ibiscus
L’Ibiscus non ha esigenze particolari in relazione al tipo di terreno. Si accontenta di un buon terriccio fertile, ricco e fresco. Per avere il meglio, si può utilizzare un substrato composto da terriccio, torba e sabbia, per renderlo più drenante. Un buon terriccio universale è sufficiente per le esigenze della pianta.
Le piante in vaso vanno rinvasate ogni uno o due anni poiché la loro crescita è piuttosto veloce. Un segnale che il vaso non più idoneo è dato dalla scarsa crescita della pianta. Il rinvaso va effettuato in primavera, aumentando le dimensioni di un paio di misure.
Irrigazione e concimazioni
La rapida crescita dell’Ibiscus fa sì che necessiti di regolari annaffiature, preferibilmente al mattino o dopo il tramonto. La pianta ha bisogno di una discreta umidità, che deve essere garantita pur mantenendo una buona ventilazione. In inverno l’irrigazione sarà ridotta e adeguata in relazione alle temperature e alla posizione.
Durante il periodo di fioritura e accrescimento, in estate, è importante concimare con scadenze regolari, ogni quindici giorni. Si può utilizzare fertilizzante liquido da unire all’acqua dell’annaffiatura o scegliere un concime a lenta cessione, da interrare seguendo le indicazioni del produttore.
Quando le foglie ingialliscono ed appaiono deboli e smorte indicano carenza di azoto; per rimediare bisogna somministrare un fertilizzante azotato.
Se invece l’Ibiscus produce molte foglie e niente fiori, si tratta di un eccesso di fertilizzante e quindi l’apporto di sostanze nutritive va sospeso per un paio di mesi.
Potatura Ibiscus
La pianta dell’Ibiscus non va potata finché non raggiunge i tre – quattro anni di vita. A quel punto, a marzo la si pota per modellarne la sagoma e renderla più armonica o per portarla alla forma si desidera: cespugliosa o ad alberello.
Per la varietà H. rosa sinensis bisogna fare attenzione a non potare in ritardo, eliminando i rami fioriferi. Le piante che sono cresciute molto possono essere potate anche dopo la fioritura e prima dell’inverno, eliminando i rami deboli e danneggiati, per contenerne lo sviluppo.
Gli Ibiscus possono essere cimati per far sviluppare nuove diramazioni.
Propagazione
Nuove piante di Ibiscus possono essere ottenute sia con i semi che con le talee. I semi compaiono dopo la fioritura, con la formazione di grandi capsule che li contengono. I semi non assicurano la nascita di una pianta uguale alla madre. Volendosi cimentare con la semina, si procede interrandoli nel mese di marzo e mantenendoli ad una temperatura di circa 15 gradi e con una costante umidità fino alla germinazione. Quando le piantine hanno raggiunto un buon sviluppo, si trasferiscono in vasi che saranno curati come le piante adulte.
Le talee di Ibiscus si prelevano dalla pianta madre tagliando con arnesi puliti pezzi di rami semi legnosi, nel periodo che va da aprile ad agosto. Questi vanno interrati, coperti con plastica per mantenere l’umidità e tenuti alla temperatura di 20 gradi circa, ricordandosi di scoprirli ogni giorno. Le talee possono impiegare anche tre mesi per mettere le radici; a quel punto si prosegue con la sistemazione nei vasi.
Cure in vaso
L’Hibiscus Rosa sinensis oltre a essere coltivato in piena terra può prosperare anche in vaso se “centriamo” le condizioni giuste. Questa pianta vuole molta luce, ma non gradisce il sole diretto. La terra va miscelata con metà terriccio per acidofile aggiungendo un pugno di torba. Produce fiori da maggio a settembre.
Avversità e possibili malattie
Questa pianta è piuttosto resistente, soprattutto se si trova in una posizione che predilige. Afidi, cocciniglie cotonose e cocciniglie brune possono insidiarsi sulla pianta, soprattutto in presenza di un clima secco. Possono essere eliminate con l’aiuto di un batuffolo di cotone imbevuto di alcool, soprattutto se si scoprono al primo apparire. In commercio si trovano insetticidi specifici.
L’Ibiscus può essere soggetto a oidio, o mal bianco, che si manifesta con macchie bianche sulle foglie. La soluzione è trattare con anticrittogamico.
Ibiscus significato
L’Ibiscus simboleggia la bellezza ed è il fiore simbolo di diverse nazioni, tra cui la Malesia, la Corea del Sud e le isole Hawai.
Alla pianta sono riconosciute diverse proprietà farmacologiche e dai fiori della varietà Hibiscus sabdariffa si ottiene il karkadè, la rossa bevanda dissetante.
Al di là delle sue proprietà, l’Ibiscus in tutte le sue colorazioni rimane una pianta bella, vistosa e facile da coltivare.
Scrivi