Si pensa erroneamente che i boschi, le foreste o semplicemente i giardini diano il meglio di sé in primavera, quando si sprigionano colori incantevoli e profumi inebrianti. Per molti arbusti però non è sempre così: è l’autunno la loro primavera, quando sbocciano gemme splendide o quando le loro fronde regalano il suggestivo fall foliage.
Questo fenomeno colora gli alberi di giallo, arancio e rosso: si pensi alle distese boscose del Canada, allo stato statunitense del Maine, all’inglese Sussex oppure alle zone attorno a Kyoto che fanno da cornice ad antichissimi templi.
Conosciamo meglio i più colorati alberi autunnali, di piccole dimensioni e come garantire a questi piccoli arbusti le condizioni migliori per essere rigogliosi e produrre una maggiore quantità di quei pigmenti quali xantofille, carotenoide e antocianine, che permettono alla clorofilla di assorbire raggi solari in maggiore quantità.
Rossi
Acero del Giappone
È tra gli arbusti più belli ed eleganti, quando d’inverno il suo fogliame si colora di un rosso-aranciato intenso. Il suo aspetto infonde quiete e rilassatezza, tanto che è uno degli alberi più presenti nei giardini zen. Si tratta di un arbusto che ama la luce del sole, senza soffrire comunque la mezzombra o le temperature più fresche. L’Acero del Giappone è un arbusto di agevole coltivazione, che necessita di un terreno molto ricco di elementi nutritivi ma soprattutto ben drenato: tenendo conto che le radici della pianta tendono ad espandersi nel corso della crescita, il terreno deve essere molto profondo.
L’Acero del Giappone (Acer japonicum)deve essere innaffiato molto nel corso dei mesi più caldi, mentre al contrario nei periodi più freddi ha bisogno di poca acqua: unico accorgimento è quello di evitare i ristagni d’acqua. L’albero infine non richiede potature in quanto impiegherebbe molto tempo a riprendersi.
Acer Palmatum
Trattasi della più comune specie di acero giapponese ed il suo fogliame, d’autunno, diventa di un colore rosso splendente. È originario del Giappone e della Cina, paesi dove, come il suo “progenitore”, decora eleganti e sobri giardini zen. Trattasi di un albero tendenzialmente piccolo che non supera i 4-5 mt e che solitamente in natura cresce all’ombra di arbusti più imponenti. Le sue foglie palmate possono avere dai 5 ai 7 lobi e, se d’estate hanno un colore verde smeraldo, d’autunno si ammantano di una calda tonalità rossastra. In realtà l’Acer Palmatum può avere anche foglie viola, porpora, arancioni o striate: da tali colori dipendono infatti le varietà dell’albero.
Ama luoghi umidi in penombra con solamente poche ore di sole al giorno. Richiede un terreno ricco di sali da concimare a fine inverno con fertilizzante granulare a rilascio graduale. Se nel corso dell’inverno alla Acer Palmatum basta l’acqua piovana, mentre le innaffiature/irrigazioni frequenti sono necessarie in periodi siccitosi quando il terreno appare asciutto: è importante avere l’accortezza di non bagnare le foglie, altrimenti il sole le distruggerebbe causando un accartocciamento ed uno scurimento ai bordi delle stesse.
Crataegus Macrosperma
Il Crataegus Macrosperma è un albero di piccole dimensioni spinoso e deciduo, che può sfiorare massimo i 3 metri di altezza. È sostanzialmente una specie di biancospino, originario del Canada e degli U.S.A. orientali. Il nome deriva dalla radice greca kratos, cioè forza, in riferimento alla robustezza del suo legno. Si tratta di un piccolo arbusto utilizzato per creare siepi o recinti vegetali, in molti casi davvero impenetrabili.
Tra aprile e maggio il Crataegus Macrosperma si caratterizza per la presenza di fiorellini bianchi, mentre in autunno compaiono pittoreschi frutti color rosso-carminio, peraltro commestibili.
L’albero può resistere anche ai freddi più intensi ed ama i luoghi soleggiati per dare più frutti, anche se la mezzombra non li danneggia e renderà l’albero più ricco soprattutto di foglie.
Richiede un terreno argilloso o calcareo, umido ma sempre ben drenato ed argilloso, alternativamente a quello più calcareo.
Il Crataegus deve essere innaffiato/irrigato regolarmente, intensificando tali attività in caso di temperature molto alte per molto tempo.
In Inghilterra era chiamato Mayblossom ed era il protagonista di ancestrali rituali nel corso del medioevo. Oggi l’albero Crataegus Macrosperma è importante per ricavarne l’estratto di biancospino che è un potente sedativo, rilassante e antispastico naturale.
Sorbus Vilmorinii
Originario dell’Europa occidentale, questo arbusto, che può raggiungere nel corso della sua lunga crescita i 6 metri di altezza circa, ha rivestito una grande importanza nel più lontano passato. I leggendari druisi irlandesi solevano accendere fuochi col legno di Sorbus, per propiziarsi il favore degli dei nelle prossime battaglie; i celti inoltre consideravano questo albero come simbolo di rinascita, quando rifioriva in primavera ed i suoi frutti rossi e lucidi erano considerati veri amuleti.
Il Sorbus Vilmorinii appartiene alla famiglia delle Rosaceae: resiste piuttosto bene al freddo fino a -19° ed ama essere posizionato in pieno sole, anche se cresce bene anche in mezzombra. È consigliato predisporre un terreno leggero sabbioso e argilloso, piuttosto areato e ben drenato da innaffiare spesso in caso di lunghi periodi siccitosi.
Photinia Davidiana
Anch’esso appartenente alla famiglia delle Rosaceae, la Photinia Davidiana (nota anche come Stranvaesia) è un piccolo arbusto perenne altamente utilizzato per creare siepi, siano esse informali e rustiche, sia che siano decorative. È una pianta originaria del Giappone e della Cina che, con la sua chioma rotondeggiante, può raggiungere anche i 4 mt di altezza. Ha foglie persistenti lanceolate che in primavera sono rosse e si alternano a profumatissimi fiori bianchi molto amati dalle api; nei mesi seguenti compaiono bacchi rosse ed il fogliame diventa verde, per poi colorarsi d’arancio d’autunno. La Photinia Davidiana predilige il sole: in alternativa l’arbusto non soffre la mezzombra a patto che gli siano garantite ore di sole. È comunque facile da coltivare: richiede un terreno soffice, areato, molto organico e soprattutto ben drenato. Si ricordi che nel corso dei più freddi inverni, è bene sistemare una pacciamatura alla base della siepe, con cortecce, terriccio e foglie secche.
Se l’albero è giovane, necessita di innaffiature ogni dieci giorni, altrimenti generalmente basta l’acqua piovana: nei periodi siccitosi si possono aumentare con l’accortezza di non lasciar ristagnare l’acqua per non far marcire le radice.
Malus Prunefolia
È conosciuto come melo cinese e costituisce una delle innumerevoli specie di Malus ed è ritenuto il più diffuso e grazioso albero da frutto. Può raggiungere i 4 metri di altezza ed è originario del Nord-America, ma anche dell’Europa e dell’Asia. I suoi fiori a stella a grappolo sbocciano in primavera ed assumono tonalità giallo-bianchi oppure rosati. Alle infiorescenze seguono frutti rossi e tondi, gialli o arancio, simili a piccole mele, che rendono questi arbusti davvero pittoreschi d’autunno.
Il Malus Prunefolia ama la luce diretta del sole e resiste bene anche ai freddi più intensi in quanto d’inverno va in riposo vegetativo. È importante però proteggere la pianta dai venti, garantirle sempre un terreno ben drenato ed innaffiarla costantemente solo nei periodi siccitosi.
Arancio/Giallo
Frangipani Rosso
Si tratta di piante arbustive appartenenti alla famiglia delle Apocynaceae, nota anche come Plumeria rubra: è molto amata per i suoi caleidoscopici fiori a forma di stelle, i cui colori sfumano dal bianco al giallo al rosa. Essendo sostanzialmente di origine caraibica, è poco resistente al freddo e predilige la luce solare almeno per 2 ore al giorno. Richiede un terreno leggero con presenza di pietra pomice o sabbia, per evitare dannosi ristagni d’acqua: si può aiutare la pianta a crescere rigogliosa e ad emettere fiori sempre più belli, concimandola con fertilizzanti ricchi di fosforo specifico per piante fiorite.
È consigliato innaffiare la Frangipani Rosso costantemente d’estate, ma solo quando il terreno risulta asciutto, mentre d’inverno l’apporto di acqua deve essere ridotto drasticamente.
Rosa
Bauhinia Variegata
La Bauhinia Variegata è un arbusto di piccole dimensioni originario dell’Africa e dell’Asia ed appartiene alla famiglia delle Leguminose. Prende il nome da due fratelli scienziati di nome Bauhin e si caratterizza per un tronco piuttosto corto sovrastato da una folta chioma tondeggiante.
In primavera mostra una delle più belle e lunghe infiorescenze: dai rami spinosi spuntano graziose foglioline a due lobi e fiori a grappolo molto simili ad orchidee che vanno dall’indaco al rosa magenta e che si schiudono all’alba per poi ritirarsi a mezzogiorno. In autunno invece spuntano simil capsule legnose molto ricche di semini.
La Bauhinia Variegata predilige gli ambienti ariosi e soleggiati, deve essere innaffiata ogni qual volta il terreno risulti asciutto. Senza però creare ristagni d’acqua. Il terreno organico deve essere infatti ben drenato e può essere coadiuvato con un fertilizzante liquido ricco di zinco, fosforo, manganese, rame, azoto e potassio. È consigliata la potatura a fine inverno, per garantire alla pianta una prossima fioritura più rigogliosa.
Giallo
Picrasma Quassioides
Trattasi di un arbusto della famiglia delle Simarubacee, di piccole dimensioni che solitamente non supera i 3 mt e mezzo di altezza: è molto amato durante la stagione autunnale quando sprigiona il suo colore giallo-aranciato. È un arbusto originario del Sud-Est Asiatico e si caratterizza per le sue lunghe foglie dentellate e i fiori color cedro a cui seguono tondi frutti rossi.
Il Picrasma Quassioides richiede un terreno sabbioso, gessoso ed argilloso; ama il sole, ma si adatta perfettamente anche nei luoghi più ombrati. La sua corteccia è molto utilizzata in fitoterapia essendo considerata un valido antibatterico naturale.
Tecoma Stans
Il Tecoma Stans (Bignonia gialla) è un arbusto dal fusto legnoso, parte della famiglia delle Bignoniaceae e originario del Centro e Sud America, compresi i Caraibi. Trattasi di un rampicante dove, tra foglie lanceolate fioriscono, fino ad autunno inoltrato, profumati fiori a forma di trombetta color giallo dorato. Ama i climi temperati e dunque il sole, anche se può resistere anche fino a -6°. Necessita innaffiature costanti solo nei periodi più caldi ed è importante predisporre un terreno organico e ben drenato.
Molto interessante.