L’autunno è il periodo giusto per piantare i bulbi che fioriranno dopo l’inverno, inondando di colore giardini e balconi
È arrivato il momento propizio per programmare le prossime fioriture primaverili del nostro giardino o terrazzo. Possiamo ottenerle grazie ai bulbi che, con il minimo sforzo e poche, ma essenziali, regole, ci regalano piantine cariche di corolle profumate e dai colori sgargianti.
La scelta delle varietà, delle forme e dei colori è infinita e ci consente di sbizzarrirci nella composizione di vasi, aiuole e bordure. Tulipani, narcisi, giacinti, muscari, cornus, fritillarie sono i bulbi più utilizzati da scegliere anche in base allo spazio a disposizione e alle condizioni di luminosità. Il giardino non è però l’unico luogo adatto a ospitare questi meravigliosi fiori. In balcone o sul terrazzo, vasi e conche, secchi e mastelli diventano i contenitori perfetti per composizioni floreali da realizzare con bulbi da fiore.
I bulbi sono ideali per chi è alle prime esperienze di giardinaggio: sono facili da piantare e poco esigenti in fatto di cure. Il segreto del successo sta proprio nel bulbo: molto più grande di un seme, tanto da poter essere maneggiato con disinvoltura e facilità, produce fiori molto belli e vistosi che hanno il pregio di sbocciare proprio all’inizio della primavera, quando tutto ancora dorme.
Chi si appresta ad acquistare bulbi deve avere l’accortezza di seguire alcune regole semplicissime, ma necessarie per ottenere una fioritura ottimale. Innanzitutto bisogna scegliere bulbi sani, con un discreto peso e che risultino sodi al tatto. Se sono sfusi, ed è possibile toccarli, controllare che la superficie non presenti intaccature, ammaccature, segni di attacco fungino. La parte inferiore del bulbo deve essere perfettamente integra, dura e non molliccia. Se sono contenuti in scatole di cartone, queste dovrebbero essere forate in quanto è indispensabile la circolazione dell’aria. I bulbi a fioritura primaverile vanno piantati da settembre fino a quando iniziano i primi geli.
È buona regola formare gruppi circolari di 7-12 bulbi, distanti 4-5 cm tra loro. La buca scavata deve avere una profondità 2-3 volte superiore all’altezza del bulbo, che deve essere piantato con la punta rivolta verso l’alto. I bulbi più piccoli, come i crocus, vanno piantati a circa 15 cm di profondità, mentre quelli più grandi, come tulipani e giacinti, almeno a 25 cm.
È possibile anche scavare buche singole per ogni bulbo oppure preparare una larga buca sul cui fondo vengono poi sistemati i bulbi. Qualunque sia il metodo scelto, ci si deve assicurare che sul fondo ci sia sempre un po’ di terreno sciolto e non compatto per favorire la radicazione e il giusto drenaggio. Una volta sistemati i bulbi, sia in vaso sia in piena terra, li ricopriamo completamente con terriccio. I bulbi sono una vera e propria “dispensa” naturale di cibo: al loro interno è contenuta tutta la quantità di nutrimento di cui il fiore e la pianta hanno bisogno per la stagione di crescita. è solo necessario porre un po’ di attenzione nell’annaffiatura. In autunno è importante bagnare abbondantemente subito dopo aver interrato i bulbi. Successivamente, se il terreno resta umido, non è più necessario annaffiare. A metà febbraio, con l’aumento della temperatura, si deve dare un poco d’acqua per aiutare il risveglio del bulbo.
Nella prima metà di marzo si deve annaffiare due volte la settimana. Dal momento in cui si vedono spuntare le gemme e per tutto il periodo della fioritura, si annaffia a giorni alterni. Al termine della fioritura, nel mese di maggio, la frequenza delle annaffiature va ridotta, ma non sospesa del tutto, per permettere al bulbo di concludere il proprio ciclo biologico. I bulbi, dopo il primo anno di fioritura, se ben curati, possono rifiorire puntuali a ogni primavera. Man mano che le corolle appassiscono, vanno recise con un coltellino insieme a una porzione di stelo. Da metà aprile, ogni settimana si aggiunge un pizzico di fertilizzante all’acqua di irrigazione. Le foglie devono ingiallire in modo del tutto naturale e di tanto in tanto, passando le mani tra la vegetazione, si staccano, raccogliendo quelle più secche. Le bagnature vanno ridotte e poi sospese.
A conclusione del ciclo vitale, con le forbici si recidono le foglie appassite. I vasi devono essere trasferiti all’ombra e al fresco. A settembre si deve riprendere a idratare la terra con leggere irrigazioni.
Bulbi in cassetta
In piena terra o in vaso
Per evitare che i bulbi si deteriorino interriamoli il prima possibile dopo l’acquisto. I bulbi vanno interrati (sia in campo sia in vaso) con l’apice vegetativo rivolto verso l’alto, dal quale spunterà la giovane piantina. Piantiamoli a una profondità pari a due o tre volte la loro altezza per preservarli dal gelo e dalla siccità. Fra un bulbo e l’altro lasciamo una distanza minima pari al doppio del loro diametro.
Abbinamenti
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