Piccone, pala, ciottoli e malta permettono di realizzare economicamente e (quasi) rapidamente solide strutture in muratura

Il territorio italiano è in gran parte collinare per cui sono molte le case costruite su pendii più o meno accentuati e quindi esposte al flusso di scorrimento delle acque piovane che può allagare scantinati o colare lungo le pareti. Se in fase di costruzione l’architetto o il capomastro non hanno provveduto ad isolare il lato a monte della costruzione con una trincea di raccolta e smaltimento della pioggia, ecco un sistema abbastanza rapido ed economico per risolvere il problema.

A monte della casa si fa uno scavo a gradino, gettando in su quanto scavato in basso. Nel fondo del fosso, delimitato a monte da rete elettrosaldata per edilizia ed a valle da tavole di armatura, si getta uno strato di calcestruzzo da fondazioni (meglio breccia, cioè sassi spaccati, che ciottoli) spesso circa un quarto dell’altezza dello scavo e comunque non meno di dieci centimetri, armandolo con ferri Ø 16 o 20 mm stesi per il lungo.

Se la pendenza lo richiede, il getto dovrà esser fatto a gradoni. Quando la fondazione ha fatto presa si inizia la costruzione del muretto vero e proprio, usando ciottoli di buone dimensioni, cominciando con elementi di 6-7 cm. Fra i ciottoli si inseriscono, di traverso alla fondazione, pezzi di tubo di scarico lunghi tre o quattro centimetri più dello spessore del muro, con un capo a ridosso della rete, ovviamente col primo a valle della casa.

Durante la costruzione, che richiede malta di sabbia e cemento piuttosto ricca, in quanto i ciottoli non assorbono l’umidità, il muretto va sostenuto per tutta la sua lunghezza da un’armatura di tavole rette da picchetti che impedisca ai ciottoli di rotolare via prima che la malta abbia fatto presa. Via via che si sale, si aumenta la dimensione dei ciottoli fino ad usare, per lo strato finale, elementi grossi all’incirca come noci di cocco o meloni.

Prima di collocare l’ultimo strato di ciottoli si taglia via la rete elettrosaldata di monte eventualmente sporgente, lasciandola sotto terra ad arrugginire e ad arricchire di ferro il terreno (buono per le ortensie). Sempre per il fatto che i ciottoli non assorbono l’umidità della malta, la presa è più lenta che in un muro di mattoni ma basta aspettare una settimana o poco più per poter passare alla fase finale. Lungo il lato a monte del muretto si scarica alla sua base uno strato di drenaggio di ghiaia da 6-7 cm che copra le bocche dei tubi di scarico; sopra la ghiaia si spala la terra ammucchiata dalla ruspa, intasandola contro la muratura e spianandola bene. Spazzola metallica e ramazza eliminano schizzi e bave di malta.

Per evitare che le acque colanti scalzino il muro occorre predisporre tubi di scarico che, ovviamente a valle della casa, ne permettano il passaggio.

Qualche ferro per il lungo affogato tra i ciottoli contrasta la spinta del terreno; la misura delle pietre aumenta dal basso verso l’alto.

Lo scavo di fondazione è limitato a monte da una rete elettrosaldata con pura funzione di contenimento ed a valle da una tavola; il calcestruzzo si arma con ferri longitudinali.

Muro di sassi | Costruzione di un muretto di contenimento ultima modifica: 2018-08-28T15:10:41+02:00 da LD

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