Il cavolo, originario dell’Europa, è coltivato anche in Asia e America ed è conosciuto e utilizzato fin dall’antichità
I Romani usavano mangiare il cavolo crudo (Brassica oleracea) prima dei banchetti per aiutare l’organismo ad assorbire meglio l’alcool. Questo ortaggio comprende moltissime varietà, con caratteristiche specifiche, ciascuna delle quali ha impieghi culinari diversi. Tra le più note il cavolfiore, la verza, il cavolo cappuccio, il cavolo nero, quello rosso, i broccoli e i cavolini di Bruxelles. Appartenente alla famiglia delle Brassicaceae, è uno degli ortaggi più noti, coltivati e apprezzati.
Coltivazione
Tempi di coltura
Le varietà estive, a crescita rapida, si seminano in primavera; quelle autunnali e invernali, a crescita lenta, vanno seminate alla fine della primavera, mentre le varietà primaverili si seminano durante l’estate e all’inizio dell’autunno.
Semina o impianto
La semina avviene in semenzaio e le piantine non si trapiantano prima che abbiano raggiunto i 15 cm di altezza e presentino almeno 4 foglie. Il trapianto rinforza il fusto, limitando lo sviluppo in altezza; esso va effettuato preferibilmente di sera, un’ora circa dopo aver bagnato la terra del semenzaio per non danneggiare le radici, trasferendo le piantine in buchette scavate nel terreno a distanza di circa 50 cm una dall’altra.
Terreno e concimazione
Il terreno migliore per la coltivazione di questo ortaggio è quello di medio impasto, ricco di sostanze organiche e ben concimato. Prima del trapianto si consiglia di cospargere il terreno con circa 70 grammi di calce in polvere per metro quadrato, per prevenire il gonfiore delle radici, una malattia molto comune di queste piante.
Annaffiature
Appena effettuato il trapianto, le piantine vanno bagnate abbondantemente; in seguito si deve aver cura che il terreno consenta lo sgrondo delle acque e lo si deve irrigare con moderazione, tranne nei periodi di siccità, quando l’idratazione deve essere più abbondante.
Cure particolari
È resistente alle basse temperature, che anzi rendono le sue foglie più dolci, tenere e croccanti. Tuttavia, se il freddo fosse troppo intenso, è bene proteggere le piante con uno strato sottile di foglie o paglia o con del tessuto-non tessuto, posizionato sulla coltura con alcuni sostegni. Il problema più grosso per i cavoli sono le larve: la cura migliore contro di esse è l’utilizzo di prodotti a base di piretro e di diozinone, sostanze utilizzabili anche nella lotta contro gli afidi.
Proprietà e usi
- Varietà altamente produttiva con raccolta scalare dei germogli dalla classica forma tondeggiante , molto...
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