Piselli e fave appartengono alla stessa famiglia, quella delle delle Leguminose: vediamo come condurre una coltivazione mista
Non si conoscono i progenitori selvatici del pisello, che risulta essere coltivato fin dal Neolitico (7000 a.C.): pare originario delle zone a Nord dell’India; attualmente è coltivato in tutto il mondo. Anche la fava è stata utilizzata dall’uomo nell’area mediterranea e medio-orientale sin da tempi molto remoti: nell’antichità, per tutto il Medioevo e fino al secolo scorso, le fave secche cotte hanno costituito la principale base proteica alimentare di molte popolazioni. Coltivare piselli e fave non è difficile, ma richiede molta attenzione.
Piselli e fave: le proprietà
Come tutti i legumi, contengono proteine, vitamine e minerali (ferro, potassio e fosforo) e sono importanti per l’alimentazione in quanto privi di colesterolo e grassi saturi. Entrambi possono essere consumati sia crudi sia cotti, freschi o secchi o anche surgelati. I piselli però sono più diffusi e trovano vasto impiego in cucina in svariati piatti.
Coltivazione
Tempi di coltura
L’epoca di semina di piselli e fave nelle regioni del Centro-Nord è in febbraio, appena la temperatura del terreno è risalita a 5-6 °C; ma ove si disponga di varietà abbastanza resistenti al freddo, o nelle regioni meridionali, la semina autunnale è da preferire: va fatta in tempo affinché all’arrivo dei primi freddi le piantine siano arrivate allo stadio di 3-4 foglie. La raccolta avviene in primavera o a inizio estate.
Semina
La semina di piselli e fave si effettua in solchi profondi circa 5 cm, disponendo i semi a 2 – 3 cm uno dall’altro. Una volta seminate le fave, è consigliabile coprirle con un telo da coltura per favorire la germinazione e la crescita.
Terreno e concimazione
I piselli si coltivano in qualsiasi terreno non calcareo e privo di ristagni d’acqua; le fave prediligono terreni profondi e freschi, ricchi di humus, ma non arricchiti con letame fresco o concimi azotati.
Annaffiatura
Nei periodi di siccità è bene irrigare abbondantemente e costantemente i filari di piselli e fave, che sono particolarmente sensibili alla carenza d’acqua.
Cure particolari
Quando le piantine di pisello raggiungono gli 8 – 10 cm vanno rincalzate e quindi sostenute con tutori, o reti per le varietà rampicanti. Appena le piante di fava iniziano a fiorire, si cimano gli apici; anch’esse necessitano di sostegno se sono molto sviluppate. Il nemico peggiore di piselli e fave è il tonchio, un coleottero che depone le uova all’interno dei semi: le sue larve scavano dentro i semi stessi che, se usati per la semina, genereranno piante molto deboli. Un rimedio consiste nell’esporre al sole i piselli o le fave essiccate, coprendo il contenitore con una lastra di vetro: il calore ucciderà le uova e le larve.
Salve, dato che da un paio di anni autoproduco dei semi di pisello per l’anno successivo mi ritrovo poi con una buona parte di piselli bucati dal tonchio. Lascio i baccelli seccare sulla pianta per poi conservarli in vasetto di vetro ermetico. Posso esporre il vasetto stesso al sole ben chiuso e quanto tempo di esposizione solare necessaria per uccidere uova e larve?
Grazie.
Buongiorno Andrea,
per debellare il Tonchio, si può ricorrere a varie soluzioni, come l’applicazione di calce intorno alle piante. Per escludere la contaminazione nei baccelli raccolti destinati all’uso alimentare, occorre riporli in sacchetti di carta o stoffa inserendoli in freezer per 48 ore. Dopo tale periodo, devono essere appoggiati su carta assorbente per alcuni giorni, affinché a temperatura ambiente, possano asciugarsi bene senza muffe. Una volta bene asciutti potranno essere conservati normalmente in contenitori ermetici fino al loro uso.
Cordiali saluti
Ma i piselli e le fave in quanto seccano? Perche a maggio abbiamo piantato un pisello e una fava ma ci hanno detto che fresche marciscono e non le abbiamo nemmeno annaffiate! Che cosa cosigliate ? Aspettare un altro anno ? O qualcos’altro ? Mi rispndete voi (quelli del sito ) o qualcun altro ? Cordialiali saluti. ???