La Barba di Giove è una pianta grassa ricadente con bei fiori, ideale per decorare i giardini rocciosi; ma attenzione al freddo
La Barba di Giove (nome scientifico drosanthemum hispidum), anche detta Jovibarba, è una pianta succulenta appartenente alla famiglia Aizoaceae. È originaria dell’Africa meridionale ed è coltivata come annuale o biennale a seconda della specie. Il suo aspetto è molto simile al Carpobrotus, pianta appartenente alla stessa famiglia.
Si presenta con portamento ricadente o strisciante con steli coriacei e succulenti dai quali si sviluppano le foglie, di colore verde e di piccole dimensioni, anch’esse ricoperte da un sottile strato di peluria. I fiori sono formati da tanti petali sottili di colore rosa, lilla o rosso, con sfumatura centrale più chiara. Sbocciano da maggio sino alla fine dell’estate.
La barba di Giove è impiegata come ornamentale per giardini rocciosi ma cresce bene anche in vaso.
Può essere coltivata in tutta Italia, ma nelle regioni del Nord, in cui l’inverno è più rigido, si consiglia di coltivare le specie biennali in vaso per poterle spostare all’interno durante la stagione fredda.
Coltivazione
Moltiplicazione
Questa pianta si propaga per semina disponendo i semi in un cassone protetto mantenuto a una temperatura di circa 20 gradi, con terreno misto a sabbia. Le piante vanno poste a dimora all’inizio della primavera.
Terreno
Predilige terreni fertili e lavorati purché siano ben drenati
Esposizione
Questa pianta ricadente ama gli ambienti luminosi e soleggiati al contrario teme i venti e le basse temperature. Per questo motivo è opportuno riporre la pianta in ambiente protetto durante la stagione invernale.
Irrigazione
Si accontenta dell’acqua piovana e va annaffiata solo quando il suolo risulta asciutto.
Concimazione
Non è necessaria, ma si consiglia di somministrare fertilizzante liquido miscelato all’acqua delle irrigazioni per conferire maggior vigore alla pianta.
Malattie e parassiti
La pianta barba di Giove è molto resistente a malattie e parassiti, ma temi i marciumi radicali. Per questo motivo è bene evitare i ristagni idrici e garantire al terreno un ottimo drenaggio.
Resiste anche a meno 6