Leggero e ben bilanciato, il decespugliatore Stiga SBC 635 K risulta ancora più maneggevole grazie alle regolazioni dell’impugnatura loop e della tracolla. Il rapporto peso/potenza e la dotazione di cui dispone ne consentono l’utilizzo che va dal taglio dell’erba lungo i bordi alla rimozione di sterpaglie e piccoli arbusti sino a 2 cm di diametro

Quando si devono scegliere certe macchine per il giardino, capita di arrovellarsi nella decisione se prendere una macchina leggera e comoda o una più pesante ma potente, per far fronte un domani a chissà quale necessità. La cosa vale anche per i decespugliatori, considerando che i modelli più leggeri, i trimmer o tagliabordi, vanno bene soltanto per regolare l’erbetta lungo i marciapiedi e le aiuole, poi si sale di caratura, ovvero con la potenza e il peso, sino alle macchine professionali, spalleggiate o meno, capaci di affrontare i lavori più gravosi. Se ha un senso il detto “tra i due litiganti, il terzo gode”, diciamo che lo Stiga SBC 635 K, che proviamo in queste pagine, ha le caratteristiche per essere la macchina per tutti; doti sintetizzabili in potenza media ma esuberante, peso veramente contenuto, manovrabilità e maneggevolezza notevoli.

decespugliatore Stiga SBC 635 K

Sotto il profilo meramente tecnico abbiamo un motore Kawasaki a 2 tempi, raffreddato ad aria, con cilindrata di 34,4 cm3 che va alimentato con miscela al 2%. La potenza e lo spunto sono più che sufficienti a sostenere un regime di rotazione della testina di 6600 giri al minuto, con filo di diametro sino a 2,4 mm, per una larghezza di taglio di ben 430 mm. Questo significa avere aperte le principali possibilità di utilizzo: con il filo in dotazione (1,5 mm di sezione) si lavora leggeri nelle zone più delicate, ma si procede spediti anche dove l’erba si fa meno tenera.

Con la lama a 3 denti, diametro 255 mm, si affrontano senza indugi gli steli d’erba più tenaci, ma anche le zone arbustose e i rovi.

Nella dotazione sono inclusi due accessori di taglio: la testina a filo e la lama tridente di diametro 255 mm. La testina a doppio filo Tap & Go (“Batti e vai”) di ultima generazione consente un’immediata fuoriuscita del filo, per lavorare in modo continuativo.

Il decespugliatore Stiga SBC 635 K è equipaggiato con sistema antivibrazioni (VCS), con asta di trasmissione dritta e impugnatura loop. Costa 449 euro. Scopri di più su Stiga.

Decespugliatore Stiga – In moto in 4 mosse

Il serbatorio contiene 0,7 litri di carburante e presenta una protezione antiurto contro i colpi accidentali.

In posizione protetta, tra il filtro dell’aria e il corpo del carburatore vi è la levetta rossa dello starter, da azionare solo quando il motore è freddo.

Sotto il carburatore c’è il dispositivo di adescamento del carburante, una semisfera gommosa che funge da pompa per dare il “cicchetto” al motore. La si preme 3-4 volte, anche in questo caso soltanto a motore freddo.

Portato l’interruttore di accensione nella posizione di consenso “I”, si tira lentamente la manopola di avviamento per 10-15 cm, poi si dà uno strappo più rapido. La macchina ha un sistema di avviamento semplificato che garantisce una messa in moto rapida e senza sforzi eccessivi.

Operazioni preliminari

decespugliatori stiga

Nonostante la lunghezza di 1845 mm, la macchina è confezionata nell’imballo quasi interamente montata. Resta da applicare l’impugnatura secondaria, la protezione della parte attiva e la tracolla. In dotazione al decespugliatore Stiga SBC 635 K c’è anche un set di ferri necessari per montaggio, manutenzione e regolazioni varie, e due sistemi di taglio: una lama a 3 denti e la testina a filo.

L’impugnatura secondaria ha un suo punto di inserimento e, mediante una piastrina, si può sistemare in tre possibili fori, che determinano la posizione più corretta per la statura dell’utente. Trovata la propria posizione, si mette una vite che va a bloccare il tutto.

La protezione della parte attiva ha un incastro fatto per ricevere una piastrina sporgente di lato dal gambo della macchina; fatto l’inserimento, segue una breve rotazione per portare la protezione nella sua posizione definitiva.

Con un’ala vincolata dall’incastro, basta una sola vite sull’altro lato per immobilizzare a dovere la protezione.

Una cosa da notare è il differente assetto della parte attiva a seconda che sia una lama o la testina con il filo. La prima resta posizionata più internamente alla protezione rispetto al secondo. Per questo la protezione ha un bordo rimovibile svitando una sola vite e premendo 3 ganci a incastro. Il bordo va tolto per l’utilizzo della lama e rimesso quando si monta la testina col filo.

Contatto per l’avvio e sistema di sicurezza

L’interruttore sull’impugnatura principale dà il contatto per l’accensione del motore e lo toglie quando si desidera spegnerlo. È in posizione molto agevole anche per fermare la macchina in una situazione d’emergenza.

Quando il motore è avviato al regime minimo la parte attiva (lama a 3 punte o testina col filo che sia) non gira. Per accelerare bisogna tirare il grilletto di sotto e tenendo premuto il consenso superiore.

Il montaggio della testina portafilo

La prima ghiera da posizionare è sempre quella spessa e il suo orientamento è con la parte in rilievo verso l’esterno. Quando la si inserisce bisogna sempre fare attenzione che il perno sia pulito da detriti e che la ghiera vada bene sino in fondo, sulla battuta.

Girando la ghiera si fa collimare il foro che questa presenta lateralmente con il foro che si trova nel carterino circolare di protezione dell’ingranaggio. Questo è per poter inserire nei due fori una delle chiavi in dotazione: lo scopo è impedire momentaneamente la libera rotazione della ghiera.

La testina ha già un quantitativo di filo montato; al centro di una delle facce ha un dado di accoppiamento con il perno del decespugliatore.

Attenzione che il filetto del perno è sinistrorso, quindi va imboccato e avvitato ruotando in senso contrario alla norma, ovvero contrario al movimento delle lancette dell’orologio. Questo particolare tecnico è dovuto per scongiurare che si smolli il serraggio della testina; considerando il senso di rotazione impresso dal motore, il filetto inverso consente di stringere a mano la testina senza pericolo che si sviti durante il funzionamento.

Il montaggio della lama

Per il montaggio della lama si utilizzano tutti i pezzi che compongono l’attacco del decespugliatore Stiga e sono richieste due chiavi: una con funzione di perno di bloccaggio, come nel caso della testina, l’altra serve invece per stringere il dado centrale.

Dopo aver messo la prima ghiera, si mette la chiave attraverso i due fori allineati, seguendo le indicazioni già date precendentemente. Subito dopo si applica la lama che deve innestarsi perfettamente nel rilievo della ghiera sottostante e poi si applica la seconda ghiera, più sottile, lasciando la parte piatta verso la lama.

Verificato che la seconda ghiera aderisca bene alla lama, si applica la coppa e successivamente il dado di serraggio. Ovviamente anche questo si imbocca ruotandolo in senso antiorario; lo si tira a mano sin che si riesce.

Il serraggio va completato con la chiave in dotazione; nel caso si usasse una chiave differente, con leva più lunga, bisogna fare attenzione a non tirare troppo il dado: la coppia di serraggio nominale è di 25 Nm.

Decespugliatore Stiga SBC 635 K | Leggero, maneggevole e ben bilanciato ultima modifica: 2019-05-28T10:11:53+02:00 da Faidate Ingiardino

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