L’allamanda è una rampicante ornamentale impiegata per decorare graticci e muretti; predilige ambienti luminosi e annaffiature costanti
L’allamanda è un genere di pianta rampicante sempreverde appartenente alla famiglia delle Apocynaceae e originaria del Brasile.
Si presenta con foglie disposte in verticilli e bei fiori a forma di trombetta, composti da 5 petali saldati tra loro; i colori sono diversi in base alla specie e vanno dal rosso al giallo, con sfumature e variegature. Queste infiorescenze sbocciano in estate, in formazioni a grappolo alle estremità dei rami. I frutti sono capsule con spine che possono avere forma più o meno rotonda.
Le piante di allamanda vengono coltivate dagli appassionati di giardinaggio per via della bellezza del fogliame e dei fiori. Vengono impiegate soprattutto per ornare graticci, pergolati e muretti, ma pur essendo piante rampicanti possono essere allevate come se fossero arbusti (utilizzando le dovute potature).
Esistono all’incirca una quindicina di specie appartenenti a questo genere. La più coltivata e diffusa è la allamanda cathartica con lunghe foglie verde brillante e fiori di colore giallo intenso. Un’altra specie è la blanchetii, molto decorativa dai bei fiori fucsia.
Coltivazione
Moltiplicazione
Questa pianta si moltiplica per talea in primavera prelevando porzioni apicali, lunghe circa 8-10 cm. È buona norma effettuare un taglio obliquo con lama affilata e sterilizzata onde evitare la trasmissione di malattie. Sulla superficie del taglio è possibile passare della polvere di ormone radicante al fine di facilitare lo sviluppo delle radici. Le talee vanno poi inserite in un composto di torba e sabbia che va inumidito.
Il contenitore dentro il quale si trovano le talee va ricoperto da un telo di plastica trasparente mantenuto sollevato da alcuni bacchetti così da evitare che tocchi le foglie. Questo va rimosso ogni giorno al fine di controllare l’umidità del terreno. Le talee vanno tenute in un ambiente ombreggiato a una temperatura tra i 20 e i 25°C. Alla comparsa dei primi germogli le talee avranno radicato.
Esposizione
La allamanda predilige posizioni luminose, anche esposte al sole diretto, purché non sia nelle ore più calde della giornata. Cresce bene a temperature comprese tra i 20 e i 28°C, teme il freddo per cui in inverno non va esposta mai al di sotto dei 15°C.
Terreno
Questo genere di pianta cresce bene in terricci costituiti da un miscuglio formato da tre parti di terriccio da giardino, due parti di terriccio di foglie o torba e una parte di sabbia.
Il rinvaso si effettua a inizio primavera evitando di danneggiare le radici. Se coltivata in vaso è opportuno utilizzare contenitori con diametro non superiore ai 50 cm.
Irrigazione
È buona norma annaffiare le piante di allamanda in maniera costante durante l’intero arco dell’anno, garantendo un terreno sempre umido.
Si consiglia di effettuare le nebulizzazioni sulle foglie principalmente in estate in quanto questa pianta apprezza gli ambienti umidi.
Concimazione
In estate, una volta ogni 10 giorni, è bene somministrare concime liquido miscelato all’acqua di irrigazione. La fertilizzazione va interrotta in autunno e in inverno.
Potatura
La pianta va potata alla fine dell’inverno tagliando i rami in modo da lasciare soltanto un paio di nodi al fine di garantire la nascita di germogli nuovi.
Laddove si optasse per allevarla come arbusto è necessario cimare i germogli quando misurano una trentina di centimetri; di norma l’operazione si esegue a inizio estate.
Malattie e parassiti
L’allamanda teme l’attacco da parte di parassiti come la cocciniglia farinosa che si manifesta con fiocchi bianchi; questi possono essere eliminati molto facilmente attraverso operazioni di pulizia, per esempio con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. Nemico di questa rampicante è il ragnetto rosso, un acaro in grado di colonizzare l’intera pianta in poco tempo. Può essere eliminato con antiparassitari specifici o tramite lotta biologica, magari introducendo nell’habitat le coccinelle, insetti che vanno ghiotti di questi piccoli acari.
Scrivi