Piccolo, ma molto pericoloso per le nostre piante, il ragnetto rosso è un parassita con un elevato potere infestante; può passare inosservato, ma è capace di riprodursi in pochi giorni
Non lasciamoci ingannare dalle dimensioni minuscole perché il ragnetto rosso è il terrore di giardinieri e agricoltori. In poco tempo riesce a colonizzare e attaccare piante da appartamento, erbacee e ortaggi, danneggiandoli fino a causarne alla morte. Si tratta di un acaro polifago, una sottoclasse degli aracnidi. È difficile da individuare a causa delle sue dimensioni (all’incirca mezzo millimetro). Si presenta con un corpicino ovale di colore rosso, con otto zampe e peli lunghi e sottili sul dorso.
Esistono due tipologie di ragnetto rosso: il Tetranychus Urticae e il Panonychus Ulmi. Il primo colpisce le piante ornamentali, il pomodoro, la soia, i fagioli e altri legumi; mentre il secondo attacca soprattutto la vite e gli alberi da frutto.
Questo parassita entra in azione durante il periodo estivo, quando il clima è caldo e secco e le piogge sono rare; in tali condizioni può attaccare le piante sui balconi o negli nostri orti e, se trascurato, si moltiplica con grande rapidità sino a creare vere e proprie colonie rossastre. Per questo motivo è necessario intervenire in maniera repentina estirpando il pericolo sul nascere, prima che sia tardi. Un’infestazione in fase avanzata infatti è difficile da debellare se non con interventi chimici invasivi, che rischiano di contaminare i raccolti e danneggiare gli “insetti amici“di orto e giardino.
Come agisce
Il ragnetto rosso attacca le foglie, nutrendosi del citoplasma. Il sintomo principale è la decolorazione del fogliame che, una volta colpito, appare ricoperto di macchioline bronzee. Segue il disseccamento e la caduta precoce. È bene fare molta attenzione perché, se l’infestazione è in fase avanzata, può portare la pianta alla morte. In alcuni casi, sulla pagina inferiore delle foglie colpite, appaiono macchioline di colore bianco; si tratta dei residui delle larve, segno che la pianta è già stata colonizzata.
Nel caso delle piante di pomodoro il disseccamento delle foglie causa l’ustione dei frutti. Questi infatti, non essendo più protetti dal fogliame verde, subiscono una continua esposizione ai raggi solari.
Si tratta di un parassita temibile, ma per fortuna esistono molteplici rimedi naturali che ci consentono di correre ai ripari prima che sia troppo tardi. Scopriamo quindi come combatterlo, senza schiacciarlo però, perché lascia su abiti e pareti una macchia indelebile.
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