Il risveglio dell’orto
Seminare l’orto, ormai ci siamo lasciati l’inverno alle spalle ed è tempo di preparare l’orto alle coltivazioni stagionali.
Se abbiamo avuto il tempo di farlo, a inizio inverno o a fine autunno, abbiamo eseguito la vangatura del terreno in profondità; si tratta di un passaggio indispensabile per preparare l’orto, perché rompe lo strato superiore del terreno, lasciando sulla superficie le zolle più grosse, che verranno ridotte in zolle più piccole dalla pioggia e dal gelo invernale.
Inoltre permette al suolo di incorporare aria e fornisce la possibilità di interrare letame nel terreno, sotterrare le erbe infestanti annuali e asportare le infestanti perenni che hanno radici in profondità.
Se non abbiamo vangato possiamo farlo in primavera, fresando successivamente il terreno con la motozappa.
Tutte queste operazioni vanno eseguite solo quando il terreno è in “tempera”, ovvero con una giusta percentuale di umidità, specialmente se è argilloso, asciutto e duro.
In questa fase di preparazione del terreno, pensiamo alla fertilizzazione allo scopo di rigenerare il terreno.
La fertilizzazione dell’orto si basa sull’apporto di humus, il prodotto finale della decomposizione delle sostanze organiche. La più importante di queste è il letame, da distribuire in modo adeguato a seconda della dimensione dell’orto.
Se non abbiamo la possibilità di reperire letame animale utilizziamo i concimi minerali chimici facilmente solubili e assorbibili dalle piante. Dopo queste operazioni lasciamo riposare il terreno dell’orto per uno-due mesi. Verso aprile-maggio, possiamo iniziare a seminare l’orto in gran parte e trapiantare le piante che avremo preparato precedentemente in semenzaio o acquistato già nate e sviluppate.
LE PRIME SEMINE
- Prima di effettuare la semina o il trapianto rastrelliamo il terreno dell’orto per pareggiarlo e raccogliere radici o pietruzze.
- Dopo la semina, evidenziamo le colture, con le bustine dei semi, infilzate in paletti di legno conficcati nel terreno.
- Le zone seminate vanno irrigate con frequenza specialmente nelle prime settimane. Se seguiamo con attenzione le norme colturali delle singole varietà, nell’arco di poche settimane nell’orto spunteranno le prime piantine. A questo punto possiamo diradare quelle troppo fitte favorendo la crescita delle più forti.
INCORPORARE IL LETAME
- Se per fertilizzare il terreno utilizziamo il letame animale, depositiamolo col badile in tanti mucchietti su tutta l’area interessata.
- Con un forcone rompiamo i cumuli di letame sbriciolandoli e allargandoli su tutto il terreno per favorirne la uniforme distribuzione.
- Durante la vangatura incorporiamo il letame cercando di miscelarlo con la terra che stiamo lavorando.
- Con un rastrello uniformiamo la superficie del terreno lavorato. In questo modo il letame risulterà ben miscelato alla terra.
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