Siepe sempreverde, con o senza spine, decidua, alta o bassa, ci circonda in un abbraccio verde e ci accompagna per vialetti e aiuole. E se lo vogliamo, si lascia anche scolpire…
In un giardino, le siepi svolgono funzioni fondamentali: costituiscono barriere fisiche tra aree diverse, formano cortine frangivento, delimitano la proprietà. A quest’ultimo compito sono specialmente adatte le siepi sempreverdi in quanto rimangono praticamente inalterate nella forma e nella compattezza per tutto l’anno. Tra queste, alcune (es. l’agrifoglio e il tasso) vanno potate solo una volta l’anno. Altre (es. lauroceraso, ligustro e pitosforo) devono essere potate più volte nell’anno per tenerle in ordine e favorirne l’ispessimento. Si possono usare anche gli arbusti e gli alberi decidui: particolarmente indicati il carpino bianco e il fagus sylvatica oppure la forsythia o l’Erberis. Anche alcune varietà di conifere sono indicate, ad esempio il cipresso nero o l’abete rosso che si possono potare in forme regolari, formando siepi di grande effetto. Se decidiamo di realizzare la siepe con piante decidue possiamo piantarle in qualunque momento della stagione di riposo (autunno/inverno); quelle costituite da piante sempreverdi, invece, le impiantiamo in ottobre o in aprile quando il terreno è tiepido. Evitiamo di piantarle quando il terreno è gelato o coperto di neve, oppure troppo bagnato.
Andiamo alla scoperta della siepe sempreverde.
Siepe sempreverde – Come si pianta
Scaviamo un solco della lunghezza della siepe che ci proponiamo di impiantare e largo circa 60 cm. Sul fondo dello scavo mettiamo terriccio e letame stagionato. Ricopriamo di terra e lasciamo trascorrere circa una settimana prima dell’impianto. Al momento della collocazione facciamo buche sufficientemente larghe da contenere l’intero apparato radicale oppure la zolla di terra. Se le piante hanno radici nude, pressiamo un po’ di torba umida attorno alle radici in modo da stimolare una crescita vigorosa. Smuoviamo le piante per liberare le radici dalle eventuali sacche d’aria, quindi con molta cura, ricopriamo di terreno le radici. In ultimo pressiamo il terreno con i piedi. Per evitare che il vento, smuovendo la pianta, danneggi le radici, fissiamo adeguati sostegni alle estremità dei filari, tendendo un fil di ferro tra i sostegni e legandovi tutte le piante. Se preferiamo utilizzare sostegni singoli per ogni arbusto, è bene inserirli nel terreno prima delle piante per evitare di danneggiare le radici. Le siepi hanno bisogno di alcune settimane per riprendere a vegetare dopo il trapianto. I sempreverdi come l’alloro, il ligustro e le conifere possono essere danneggiati dal vento, perciò è bene proteggerle con schermature di tela di iuta o reti.
Squadratura di crescita
Durante il primo anno di crescita conviene limitare al massimo l’intervento di taglio o sagomatura. In funzione dello sviluppo della siepe, quando questa ha raggiunto una certa compattezza, è possibile effettuare una prima squadratura in modo che il successivo sviluppo avvenga sulla base di una sagoma ben definita all’origine.
- Si conficcano due paletti alle estremità della siepe e si tende tra essi uno spago robusto, all’altezza desiderata, posizionato in modo da tenere conto dello spessore finale della siepe.
- Utilizzando un piccolo tagliasiepi a batteria si spiana tutta la parte anteriore mantenendo il taglio a piombo con la linea dello spago.
- Lavorando in piano, si tagliano le punte della siepe in modo da livellarla perfettamente al piano orizzontale individuato dallo spago. Poi si spostano i paletti dalla parte opposta della siepe e si ripete il procedimento.
Siepe sempreverde – Come si pota
Per mantenere sempre in perfetta “forma” una siepe è necessario potarla nel modo adeguato. Attività e tecniche sono diverse a seconda che le siepi siano “formali” o “informali”: nel primo caso si deve procedere a tagli sistematici, mentre per le seconde basta una potatura periodica.
Col tagliasiepi
Definito il tipo di taglio da praticare, il tagliasiepi viene fatto scorrere lentamente sopra la siepe, all’altezza di taglio. Sui lati si fa passare prima dall’alto verso il basso e poi dal basso verso l’alto.
Con le cesoie
Si usano azionando le lame ripetutamente per tagliare i giovani rametti della siepe. Anche se si usa il tagliasiepi elettrico conviene avere a portata di mano le cesoie con cui fare ritocchi e finiture.
Tipi di taglio (1,2)
Una siepe normale dev’essere tagliata in modo da farle assumere una forma più o meno trapezoidale, affinché la parte superiore non faccia ombra su quella inferiore. I tagli si effettuano due volte l’anno: a maggio e ad agosto, ma spuntature e ritocchi sono possibili anche in altri periodi.
Come irrigarla
Pure nella grande diversità di esigenza idrica delle varie specie, la siepe, come tutte le altre piante, richiede una regolare irrigazione. La soluzione più semplice ed efficace è rappresentata da un tubo forato che corre lungo la base delle piante, collegato ad un rubinetto esterno. Possiamo utilizzare diverse tipologie di tubo: il tubo poroso e il tubo gocciolante.
- Il tubo poroso ha la superficie cosparsa di microforellini e, oltre ad essere semplicemente appoggiato sul terreno, si può anche interrare, senza problemi di gelate invernali grazie al suo drenaggio continuo.
- Il tubo gocciolante è dotato di piccoli fori disposti a intervalli di circa 30 cm. Steso sul terreno, va bloccato con cavallotti di materiale plastico in modo che non si sposti e goccioli nel punto giusto.
- Il tubo, tagliato alla lunghezza opportuna, va chiuso con un tappo sulla parte terminale.
- Le siepi che si trovano in aree urbane con un certo inquinamento di polveri, in caso di prolungata siccità vanno anche irrorate sulle foglie per asportare depositi di vario tipo.
Ottimo articolo, interessante e dettagliato nonché molto istruttivo, complimenti
[…] lenta ed è coltivata per via del bel fogliame; tradizionalmente viene utilizzata per realizzare siepi e […]