La Bietola contribuisce alla preparazione di molti piatti, ma è buona anche da sola!
La bietola da coste (Beta vulgaris) appartiene alla stessa famiglia della barbabietola. Ha il fusto erbaceo e grandi foglie di colore verde intenso, con nervature centrali sviluppate, tenere e carnose. Delle bietole da costa si consumano sia le foglie sia le coste fogliari (la parte iniziale delle foglie, bianca e più spessa). Degli altri tipi di bietola, come la “bieta erbetta”, le foglioline tenere e il gambo sottile vengono consumati come gli spinaci.
Bietola coltivazione
Messa a dimora
La bietola si coltiva con una certa facilità; la semina può essere fatta in semenzaio a fine inverno, per raccogliere le foglie durante l’estate e l’autunno, ma in serra si può anche seminare in settembre, per avere un raccolto in primavera. In semenzaio seminiamo a spaglio e ricopriamo i semi con 3-4 cm di terriccio. Quando le piantine della semina raggiungono 10 cm diradiamo in modo da conservare solo le piantine più robuste per la messa a dimora. Se seminiamo all’aperto, direttamente a dimora, con piantine acquistate, il periodo va da marzo fino a giugno. La bietola accetta la consociazione di numerosi ortaggi: ottimi vicini sono cavoli e carote. In occasione dei primi freddi proteggiamo le piantine con paglia o con appositi teli plastici protettivi, per avere un buon raccolto l’anno dopo.
Terreno
Deve essere fertile e permeabile. Soffre i terreni aridi che vanno alleggeriti con sabbia e torba. Il più adatto è quello di medio impasto, fresco e profondo, senza ristagni d’acqua.
Coltivazione
All’aperto si può effettuare durante tutto l’anno, tranne nei mesi invernali. In marzo-aprile si semina in semenzaio e quando la piantina è alta 15-20 cm si trapianta in piena terra, da maggio ad agosto, in buche alla distanza di 30-40 cm. Le piantine si interrano, lasciando il colletto circa 1 cm fuori terra. Per facilitare l’attecchimento, si consiglia di cimare le foglie e irrigare frequentemente, specie se le pioggie scarseggiano.
Raccolta
Si effettua da giugno a ottobre, anche fino alle prime gelate.
- Dopo aver praticato con la zappa solchi profondi circa 10 cm, distribuiamo regolarmente le piantine di bietole (acquistate o cresciute in semenzaio).
- Per ogni piantina allarghiamo una buca con la zappetta e interriamo le radici a 30 cm di distanza una dall’altra.
- Irrighiamo bene e manteniamo sempre il terreno sufficientemente bagnato, ma evitando i ristagni d’acqua, che risultano molto dannosi.
- Zappettiamo e sarchiamo costantemente la terra, mantenendola pulita dalle infestanti.
- Quando le foglie sono ben sviluppate e il gambo è carnoso possiamo procedere alla raccolta.
I passaggi
Raccolta
- Quando le piante sono abbastanza sviluppate, bisogna raccogliere le foglie una per volta, tagliando con precisione la loro base.
- Si raccolgono le foglie più esterne lasciando il “cuore” della pianta per permetterne un’ulteriore crescita.
- Conviene che il taglio sia netto e senza sfrangiature per evitare che la pianta possa essere aggredita da marciumi e malattie e non proseguire nella crescita.
- Quando le piante sono abbastanza sviluppate, bisogna raccogliere le foglie una per volta, tagliando con precisione la loro base.
- Si raccolgono le foglie più esterne lasciando il “cuore” della pianta per permetterne un’ulteriore crescita.
- Conviene che il taglio sia netto e senza sfrangiature per evitare che la pianta possa essere aggredita da marciumi e malattie e non proseguire nella crescita.
Malattie e cura
La bietola da costa non presenta particolari problemi parassitari, soprattutto se coltivata in montagna. A quote più basse, in primavera può essere attaccata dagli afidi. Dannosa è la Cassida che si sposta sulle bietole in marzo-aprile perforando le foglie delle piantine, per poi deporre le uova sulla parte fogliare inferiore: di conseguenza, anche le larve si alimentano dei tessuti verdi. Nelle stagioni umide e fresche le foglie possono essere infettate dall’oidio che si manifesta con macchie pulverulente grigio-biancastre che ricoprono gli organi verdi della pianta, con una graduale decolorazione della foglia, che prima ingiallisce e successivamente si secca. Per entrambe le situazioni vi sono specifici prodotti di difesa.
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