Da gustare 365 giorni l’anno nel minestrone, per contorni appetitosi o per fare il brodo
Chi coltiva un orto, anche se di modeste dimensioni, sa bene che molti prodotti arrivano a maturazione contemporaneamente e, spesso, in quantità eccessiva rispetto al consumo quotidiano: una parte si può conservare per il consumo fuori stagione, ma la cosa più difficile è conservarne anche la freschezza per il palato. Essiccare verdure ci permette di eliminare soltanto la componente acquosa, quella responsabile del degrado degli alimenti che così possono mantenere inalterate le proprietà nutritive e il gusto: al momento di consumarli sarà sufficiente reidratarli per godere del loro sapore come se fossero freschi. Grazie a questo sistema, anche chi non ha un orto ben fornito può garantirsi un bel risparmio: verdure e ortaggi si possono acquistare in maggior quantità in stagione, quando i prezzi sono bassi, per essiccarli e utilizzarli nella stagione invernale, quando i prezzi del fresco (che spesso veramente fresco non è) salgono vertiginosamente. Senza contare che si può essiccare anche frutta, funghi, erbe e fiori per infusi e tisane, carne, pesce…
Essiccare verdure – La giusta procedura
I prodotti da disidratare vanno affettati e disposti sui vassoi dell’essiccatore: bisogna calibrare lo spessore delle fette in base alla forma dell’ortaggio e del consumo che si pensa di fare del prodotto, tenendo conto che le fette spesse impiegano più tempo per essiccare, ma d’altra parte fette troppo sottili non si prestano per cucinare molte pietanze. Cerchiamo di non utilizzare l’essiccatore in un locale umido: prelevando aria dall’ambiente, il processo di disidratazione sarà più lungo e si consumerà inutilmente più energia. Non dimentichiamo che le verdure essiccate si possono far rinvenire reidratandole, ma in molti casi si possono sgranocchiare anche così come sono…
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