Il ciclamino è una delle piante più diffuse nelle nostre case e ci regala, nei lunghi inverni, splendide fioriture. Per vivere a lungo e con fiori sempre belli ha bisogno di poche cure
Il Cyclamen persicum, più comunemente noto come ciclamino, è la più diffusa tra le piante, sia in casa sia sui balconi, non solo per i gradevoli fiori colorati che ci regala ma, soprattutto, per le poche cure che essa richiede. Se ben conservata e nutrita la pianta rifiorisce anche per vari anni. Queste piante soffrono la temperatura alta e l’aria secca. Ce ne accorgiamo perché le foglie ingialliscono pur conservando un aspetto sano. Se, invece, queste si afflosciano e si ripiegano su se stesse, abbiamo ecceduto troppo con l’acqua provocando marciume alla base.
Nel primo caso collochiamo il ciclamino in un ambiente fresco (15° circa) e umidifichiamo con acqua nebulizzata. Nel secondo caso non bagniamo mai dall’alto, ma immergiamo il vaso in acqua per almeno 5-10 minuti eliminando successivamente l’acqua in eccesso.
A giugno, quando i ciclamini e non producono più fiori, interrompiamo le innaffiature, eliminiamo le parti secche o marcite e, ad agosto, togliamole dal vaso estraendo il tubero dal terreno. Rinvasiamo e ricopriamo il tubero con pochi centimetri (circa 1-2) di terriccio nuovo. Innaffiamo regolarmente la pianta con acqua a temperatura ambiente e, verso ottobre, quando ricominceranno a spuntare i primi fiori, portiamo il vaso in un ambiente più luminoso e caldo.
Come coltivare i ciclamini
- Controlliamo le foglie del ciclamino una per una e tagliamo quelle ingiallite e macchiate. All’inizio dell’estate sospendiamo le innaffiature e, quando la pianta sembra “secca”, togliamola dal vaso.
- Asportiamo con cura tutto il tubero con il “pane” di radici. Controlliamo che non vi siano parti erose o marciumi. Se è sano rinvasiamo con il nuovo terriccio.
- Collochiamo il tubero in un vaso Ø 12-14 cm e ricopriamo per 1-2 cm con uno strato di terriccio. Innaffiamo delicatamente con acqua a temperatura ambiente.
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