Il melograno è simbolo di fertilità e ricchezza: un arbusto longevo dai bellissimi fiori e dai frutti vistosi
Gli antichi Romani conobbero il melograno grazie ai Cartaginesi, per cui lo denominarono Punicum granatum. Poi ci mise lo zampino anche Plinio il Vecchio che gli diede l’appellativo di “malum punicum”, ovvero mela cartaginese.
Origini
Il melograno è originario della Persia, coltivato lungo le coste del Mediterraneo da tempi remoti. E’ una pianta arbustiva che raggiunge al massimo i 5-6 metri di altezza e, oltre ad essere coltivata per i suoi frutti, è molto apprezzata nei giardini a scopo ornamentale per la bella fioritura.
La pianta di melograno
Il melograno presenta una fitta vegetazione con foglie lucenti, caduche, piccole e di forma allungata che cadono in autunno. I fiori carnosi hanno il calice e la grande corolla di un vivace colore rosso arancio che sbocciano in continuità nei mesi estivi.
Fiori
Frutti
I frutti del melograno sono grosse bacche globose, rosso-arancioni che contengono all’interno moltissimi semi rossi e traslucidi che però maturano essenzialmente nei climi temperati e caldi.
Come si coltiva il melograno
Il melograno predilige terreni freschi, profondi e ben drenati e si adatta molto bene anche ai terreni calcarei. L’esposizione dev’essere soleggiata e ben riparata in quanto mal sopporta inverni troppo rigidi: oltre i 10° C sotto zero può facilmente seccare.
Durante il periodo estivo è importante che tra un’annaffiatura e l’altra il terriccio abbia il tempo di asciugarsi. Un buon drenaggio è indispensabile. Evitiamo comunque sia gli eccessi sia le insufficienti annaffiature; soprattutto evitiamo di bagnare i fiori. In inverno, per i melograni coltivati in vaso e posti al riparo in luoghi temperati, manteniamo il terreno umido ma non inzuppato.
Varietà nana (Punica Granatum Nana)
Varie Forme di melograno
In genere si alleva a cespuglio libero, mantenendo una distanza tra le piante di 4 metri circa. Dà però ottimi risultati anche se lo lasciamo crescere ad alberello o come siepe, intervenendo nei due casi con potature mirate per rendere la pianta ariosa ed espansa.
Come potare il melograno
E’ necessario, inoltre, praticare la potatura di produzione, che consiste nell’eliminare parte dei rami e nell’accorciamento degli altri, per garantire un regolare rinnovo dei rami fruttiferi. È possibile crescere la pianta anche con forma a vaso o a spalliera, lasciando sviluppare tre o quattro rami principali dalla base e disponendoli poi nel modo desiderato.
In seguito, per una buona messa a frutto, eliminiamo i rametti che hanno fatto i frutti l’anno precedente e spuntiamo i rami di un anno. Eliminiamo quindi i polloni che crescono alla base del tronco per non togliere vigoria alla pianta formata. Nella fase vegetativa interveniamo con concimazioni organiche da effettuare ogni 15-20 giorni.
Gustosa ricetta con melograno
Una gustosa e fresca ricetta con i semi del melograno: impaniamo una fetta di salmone fresco nel pagrattato a cui abbiamo aggiunto una bella manciata di semi di sesamo. Prepariamo una vinaigrette con aceto balsamico e i semi di melograno. Friggiamo il salmone, impiattiamo e guarniamo il tutto con la vinaigrette ai semi di melograno.
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