Ailanto, l’altissima pianta infestante cinese dalle mille virtù

L’Ailanto (nome scientifico Ailanthus altissima) è una pianta decidua originaria della Cina, successivamente importata Europa a metà del XVIII secolo. Fa parte della famiglia delle Simaroubaceae ed è una specie infestante; tra le più aggressive.

Questo albero cresce con molta velocità e può superare facilmente l’altezza di 15 metri. Tale predisposizione dà origine ad un altro suo nome con cui è diffusamente conosciuto, ovvero l’Albero del Paradiso.

Da giovane la corteccia del tronco appare chiara, liscia e di colore grigio. Quando l’albero invecchia la corteccia tende a diventare ruvida. I rami sono invece di colore castano, tendente al rosso.

Tra le caratteristiche principali dell’Ailanto è da citare la particolare resistenza agli agenti esterni, come ad esempio l’inquinamento. Ma nonostante la sua resistenza, questo albero ha un ciclo vitale molto veloce (raramente supera i 50 anni).

Un’altra caratteristica (poco attraente) di questo albero è sicuramente l’odore poco gradevole.

ailanto

Ailanto pianta infestante

L’Ailanto fa parte della categoria delle piante infestanti; ed è una delle specie più aggressive conosciute oggi. Può crescere ovunque: tra i binari del treno, nei marciapiedi, in pieno centro abitato.

Questa sua caratteristica è dovuta alla particolare tolleranza alle condizione ambientali più difficili. Si tratta infatti di un albero in grado di crescere e sopravvivere indisturbato nelle aree urbane ad alto tasso di inquinamento. Riesce inoltre a crescere anche in presenza di poca terra, in aree aperte e in concomitanza alle sponde dei ruscelli.

La sua propagazione avviene tramite i succhioni radicali e attraverso i numerosi frutti dispersi dal vento, contraddistinti dalla rapidissima capacità germinativa. Si pensi che durante la sua vita un solo albero è in grado di produrre migliaia e migliaia di semi.

Come combattere l’infestazione

L’eliminazione di questa pianta infestante non è semplice. L’Ailanto infatti prende possesso degli ambienti urbani con una facilità e rapidità da rappresenta un vero e proprio problema.

Innanzitutto è sconsigliabile provvedere ad una rimozione manuale della pianta, in quanto ciò comporterebbe una sua proliferazione.

Una soluzione di breve termine può essere l’utilizzo del fuoco, che indebolisce pianta e radici, ma non ne blocca la germinazione, rinviando di fatto la ricrescita ad un secondo momento.

È invece possibile estirpare queste infestanti facendo ricorso a diserbanti specifici, in grado di interrompere il ciclo di vita della pianta.

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  • Miele biologico Italiano non Pastorizzato - Certificazione Icea
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  • Intenso ed avvolgente, da un sapore fruttato
  • Un colore ambra quando è liquido, ambra chiaro quando è cristallizzato
  • Il miele di Ailanto cristallizza spontaneamente pochi mesi dopo il raccolto

Ailanto proprietà

L’Ailanto possiede svariate proprietà sfruttate dalla medicina cinese del passato. Ecco di quali si tratta:

  • contro ascessi e pruriti
  • trattamento di disturbi mentali
  • contro la calvizie

Attualmente la moderna medicina cinese impiega la corteccia che possiede proprietà:

  • astringenti
  • contro la diarrea
  • stimolanti
  • combatte le malattie da raffreddamento
  • contro asma ed epilessia

Nonostante le numerose proprietà benefiche va tenuto presente che questa pianta è interessata da una certa tossicità. Per questo è considerata velenosa.

Ailanto miele

Se in Cina questo albero è considerato una pianta ornamentale, in Italia è impiegato soprattutto per la produzione di miele. Il suo sapore è simile all’uva moscata, con un intenso sentore di fico. Il gusto è particolarmente deciso, per questo ideale per la preparazione di dolci o per addolcire tè o tisane.

Ailanto foto

ailanto

Ailanto, l’albero del paradiso infestante | Consigli utili per la disinfestazione ultima modifica: 2019-01-07T16:39:50+01:00 da Faidate Ingiardino

1 risposta

  1. Rita

    L’asportazione di piantine piccole con tutta la radice sembra utilemi chiedo se il diserbante consigliato non sia dannoso per le api.
    Avevo letto di procedere al taglio della corteccia asportandone un anello in profondità, per bloccare la crescita.
    Invece, del tutto sconsigliato (proporrei che fosse vietato) il taglio che produce proliferazione.

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