Con oltre 800 anni di storia, il bracco italiano rappresenta la punta di diamante dell’esperienza cinofila italiana

Autore: Francesco Poggi

Signore e signori ecco a voi il bracco italiano! Sì, avete letto bene, è proprio italiano e la sua storia si perde nelle lontane notti del Medioevo.

Dovrebbero bastare questi due fattori per immaginare che si tratti di un cane diffusamente conosciuto e apprezzato… e invece no, vi è poca conoscenza di questa straordinaria razza e ancora oggi rimane un cane essenzialmente di “nicchia”, perché, come scriveva la compianta cinofila Valeria Rossi, “noi Italiani siamo capaci di fare cani eccezionali, unici al mondo, inimitabili, ma poi non siamo capaci di valorizzarli e farli conoscere“…e ciò non vale solo per i cani.

Insieme allo spinone, il cane bracco italiano fa parte di un’élite di cani “estremi”, selezionati per scopi venatori, ma che hanno trovato tra le mura domestiche una dimensione… magica.

bracco italiano Polceveras's Herriot

Uno splendido esemplare di cucciolo di 8 mesi di bracco italiano. Eleganza innata.

Breve storia del bracco italiano

Selezionato nei secoli per la caccia ai volatili, l’evoluzione del bracco italiano fu lenta e non priva di ostacoli, basti pensare alla quasi totale “decadenza” fra la fine del XIX e gli inizi del XX secolo.

Solo negli ultimi 50 anni, anche grazie al duro lavoro di appassionati allevatori (Paolo Ciceri su tutti), la razza è stata recuperata e migliorata. Il bracco italiano si presenta oggi completamente rigenerato: un cane in salute che sta conoscendo un periodo di rinnovata considerazione e speranze per il futuro.

Sul sito www.braccoitalianodatabase.com sono presenti molte informazioni e approfondimenti in merito alla storia, le origini, il lavoro e tantissime immagini sul continentale da ferma per eccellenza: il bracco italiano. Per chi è appassionato di questa razza ne consigliamo la visita.

paolo ciceri

Paolo Ciceri, il padre del bracco italiano moderno. Quando si parla di questa razza è doveroso, per non dire obbligatorio, menzionare Paolo Ciceri, allevatore, esperto cinofilo e scrittore che ha dedicato la sua vita al bracco italiano. Il suo lavoro come allevatore (nel mitico allevamento “dei Ronchi”) ha ridefinito lo standard di razza, risollevando la razza da un periodo di declino che durava da 100 anni.

Bracco italiano: cacciatore nato

Il bracco italiano è un cane da caccia che fa parte del gruppo 7, la categoria che riunisce i cani da ferma (che puntano la preda). Nei secoli è stato selezionato specificamente per la caccia alla selvaggina da piuma (fagiani, beccacce, starne ecc).

A prescindere da un utilizzo venatorio, l’istinto di cercare l’emanazione nel vento e di puntare la preda sono caratteristiche tipiche e innate nel bracco italiano.

Essendo sempre stato un cane ad appannaggio esclusivo di cacciatori o appassionati cinofili, non frequenti sono le testimonianze di chi ha scelto un bracco italiano come cane da compagnia, ma tutti i pareri in merito sono identici: che cane favoloso, cha amico fedele senza pari!

C’è da crederci, perché chi ha avuto la fortuna di passare qualche ora in compagnia di un bracco italiano non ha potuto fare altro che constatare le eccezionali doti di questo cane:

  • intelligenza,
  • curiosità,
  • docilità
  • spiccato senso della famiglia: doti che elevano il bracco italiano a essere un perfetto amico a quattro zampe.

Siamo fermamente convinti che l’utilizzo del bracco italiano come cane da compagnia sia un’esperienza fantastica, quasi impareggiabile rispetto ad altri cani, ma la selezione della razza deve continuare ad essere svolta esclusivamente con soggetti che praticano e svolgono regolarmente attività venatoria, per non incidere sulle caratteristiche genetiche precipue di questi straordinari cani.

È comunque doveroso affermare che si tratta di un cane selezionato per la caccia, e per tale fine dovrebbe essere utilizzato.

Il bracco italiano viene citato anche in un famoso sonetto di Dante Alighieri tratto da “Le Rime”: “Sonar bracchetti, e cacciatori aizzare, lepri levare, ed isgridar le genti, e di guinzagli uscir veltri correnti, per belle piagge volgere e imboccare, assai credo che deggia dilettare libero core e van d’intendimenti! Ed io, fra gli amorosi pensamenti, d’uno sono schernito in tale affare.” In realtà con “bracchetti” qui Dante stava forse a indicare dei piccoli segugi, ma ci piace pensare… che fossero bracchi italiani!

Dimensioni del bracco italiano

Si tratta di un “cagnone” dalle dimensioni importanti, con un’altezza al garrese compresa tra i 58 e i 67 cm nei maschi, tra i 55 e i 62 cm per le femmine e, con un peso che si aggira intono ai 30-35 kg, non è certamente un “mingherlino”.

Ha bisogno di spazi estesi, preferibilmente di un ampio giardino in cui possa sfogare la sua naturale propensione alla “cerca”. Mai aggressivo, con i bambini ha un rapporto “magico”, è capace di giocare con loro per ore e ore senza mai annoiarsi.

Ha un unico difetto: vi porterà spessissimo una ciabatta, un cuscino, una maglietta, un osso ecc…

trotto bracco italiano

Una delle caratteristiche peculiari del bracco italiano è la squisita eleganza del suo portamento. Il corpo forte, ma asciutto, i muscoli evidenti e il trotto naturale sono una vera“gioia” per gli occhi. Non è un caso che sia una delle razze più ammirate alle esposizioni canine. Se l’esemplare ha ottima genealogia e morfologia, può arrivare a vincere molti premi nelle esposizioni canine nazionali e internazionali. (Photo credit: Simone Luca).

Citando lo standard

Citando brevemente lo standard di razza del bracco italiano (qui la versione integrale) ricordiamo che:

Il corpo

Il profilo superiore del tronco si compone di due linee: una inclinata, quasi retta, che dal garrese va all’undicesima vertebra dorsale, l’altra leggermente convessa, che si raccorda con la groppa. Gli occhi sono in posizione semilaterale, esprimono bonarietà, non sono né infossati né sporgenti.

Regione facciale

Canna nasale leggermente montonina o retta. La sua lunghezza è pari alla metà della lunghezza della testa, e la sua profondità misura 4/5 della sua lunghezza. Visto di fronte, le sue facce laterali sono leggermente convergenti, pur mantenendo una faccia anteriore di buona larghezza. Il mento è poco evidente.

Colore del mantello

Citando testualmente lo standard di razza, alla voce “mantello” leggiamo: “…Bianco con macchie più o meno grandi e di colore arancio o ambra più o meno carico. Bianco punteggiato di arancio pallido, o marrone con punteggiature marroni (roanature)…” Sintetizzando,il mantello del bracco italiano può essere bianco e arancio oppure bianco-marrone con (o senza) punteggiature .

nichole di paola

bracco italiano con mantello bianco arancio

Qui i gusti si dividono: c’è chi preferisce il bianco arancio e chi vorrebbe solo dei roani marroni, ma poca differenza fa, visto che il temperamento di questo cane straordinario non dipende dal mantello che possiede. Per l’attività venatoria in molti preferiscono le femmine, che sono più mansuete e riflessive, mentre i maschi tendono a essere più “giocherelloni”.

Bracco italiano carattere

Tra le mura domestiche il bracco si adatta perfettamente alla convivenza con altri cani: il suo atteggiamento in tal senso non è di dominanza, né di sottomissione… ma più una sorta di “conviviamo e ci sopportiamo”. Il carattere del cane bracco è decisamente equilibrato, la sua psiche lo induce ad avere con il padrone e la famiglia tutta un senso di attaccamento forte (dato che è stato selezionato per lavorare insieme all’uomo), a volte quasi morboso tanto che tende a seguire il padrone dappertutto, persino in bagno.

Risulta fondamentale, però, farlo socializzare sin da subito con altri cani e altre persone per evitare che intimidisca e si chiuda in sé stesso. Se verrà cresciuto in maniera corretta avremo un bracco cane strepitoso. Di rara sensibilità e intelligenza.

ronao marrone bracco

Il “roano” con mantello bianco, marrone e puntinature marroni “le roanature appunto”.

Come acquistare un bracco

Per acquistare un bracco italiano è necessario contattare l’Associazione Specializzata di razza riconosciuta dall’ENCI (Ente nazionale Cinofilia Italiana) che, nel caso del bracco italiano, è la S.A.B.I (Società Amatori Bracco Italiano SABI).

Scelto l’allevamento, il cucciolo verrà ceduto a 2/3 mesi di vita con relativo pedigree e microchip e con prima sverminazione e primo vaccino già effettuati.

Arrivato a casa il cucciolo avrà bisogno di molte attenzioni: è necessario fargli passare il trauma del trasferimento dalla madre nella manierà più dolce possibile, passati i primi 2/3 giorni sarà già un batuffolino (che pesa 5-6 kg) perfettamente ambientato.

Molta attenzione occorre porla nell’alimentazione durante i primi 15 mesi di vita: le crocchette da svezzamento di ottima qualità rappresentano la soluzione migliore (cosigliamo le Acana monoproteiche e le Monge).

testa bracco italiano

Il bracco italiano è un cane pensatore. Non è una semplice questione di forte espressività, ma piuttosto di una spiccata intelligenza che si palesa nei suoi comportamenti: educato, curioso, gentile, attento e di un’affettuosità disarmante.

Bracco italiano allevamenti

Siamo in Italia e gli allevamenti bracco italiano non mancano, tra i più importanti e conosciuti ricordiamo:

Bracco italiano prezzi

I prezzi dei cuccioli di bracco italiano variano dai 700 ai 1.500 euro, a seconda della genealogia, in media comunque si acquistano per 800 euro.

Bracco italiano | Vale la pena sceglierlo come cane da compagnia? ultima modifica: 2019-08-14T10:47:33+02:00 da Faidate Ingiardino

4 Risposte

  1. Angelo Guarnerio

    Sarei interessato sapere qualche informazione sul bracco italiano, io ho un bel giardino e abito al piano rialzato ho sempre avuto cani da caccia di tanti tipi con mio papà ma erano sempre liberi in cascina avrei problemi tenerlo in casa ?

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    • Fai da te In Giardino

      Buongiorno Angelo,

      il bracco italiano è un cane che ben si adatta alla vita in casa a patto che gli si garantiscano frequenti e lunghe “sgambate”. Avere il giardino è decisamente utile. Lo porti però anche in ampi spazi, in prati aperti che gli consentano di esprimere il suo istinto venatorio (ovviamente dopo un corretto addestramento al richiamo). Se vuole più informazioni su questa razza, in particolare da un punto di vista storico le consigliamo di consultare il Portale http://www.braccoitalianodatabase.com

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  2. Antonio

    Buongiorno, premetto che non sono un cacciatore ma mi piace in modo particolare il bracco. Vivo in una casa con giardino con mia moglie e due bambini e amo fare anche lunghe passeggiate, quando il tempo me lo permette. Ho avuto solo un altro cane, un misto maremmano, trovato da cucciolo e morto due settimane fa a quasi 13 anni. Un lutto per la famiglia. Il cane che ho avuto, stupendo con i bambini, penso sia stato un concentrato di difetti: fuggiva costantemente da casa, tirava quando portato al guinzaglio, distruggeva il giardino rimuovendo anche piante di più anni, faceva pipì ad ogni angolo e, appena vedeva un maschio, se le dava di santa ragione. Chiedo se prendendo un bracco non mi troverò nella stessa condizione. Ho letto tanto sul bracco ma spesso, ciò che viene pubblicato da un soggetto non corrisponde a quello detto da altri. Attendo cortesi consigli/indicazioni. Grazie

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    • Fai da te In Giardino

      Buongiorno Antonio,

      il bracco italiano è una razza straordinaria, per la quale è sempre bene ricordare che la selezione è avvenuta nei secoli con il preciso intento di ottenere un ausiliare di assoluto valore per l’azione venatoria. Questo è il principale concetto da cui si deve sempre partire quando si parla di bracco italiano: se lei è un cacciatore bene, lo utilizzi senza posa, se non lo è allora dovrà tener presente che il bracco italiano ha un’esigenza vitale nell’esplicare il suo istinto innato, dovrà quindi garantirgli giornaliere perlustrazioni, possibilmente in ampi spazi aperti. La presenza di un giardino (possibilmente non di piccole dimensioni) le gioca a favore.

      Il bracco italiano ha una sensibilità ed empatia sconosciuta agli umani, se ben condotto e istruito nei primi mesi di vita potrà eliminare alcuni potenziali “difetti” che se non gestiti sono tipici di moltissime razze, ad esempio:

      1) tirare al guinzaglio: il bracco italiano, sopratutto maschio, se non opportunamente istruito è come una motrice di un treno, un trattore potentissimo. Meglio le femmine in questo senso.

      2) Scappare da casa: se abita in campagna deve tener presente che si tratta di un cane da caccia, dal fiuto sopraffino. È consigliabile valutare bene il perimetro della casa e le potenziali vie di fuga. Detto ciò il bracco se scappa, torna. Non riesce a concepire un lasso di tempo troppo elevato distante dai padroni con cui ha un rapporto quasi “morboso”.

      2) preservazione del Giardino: Nota dolentissima, ha degli aratri al posto delle zampe. Si aspetti di veder spuntare autostrade e tangenziali. Inevitabile.

      3) Aggressività tra maschi: dipende da soggetto a soggetto ma non è questa la “cifra” del bracco.

      4) Pipì dove non concesso: se ben istruito da cucciolo, non vedrà mai un bracco urinare dove non è consentito. Specialmente in casa.

      Noi le consigliamo assolutamente di prendere un bracco italiano, e se lo porta a caccia ancora meglio. È una razza che le cambierà la vita radicalmente, dalla quale non potrà mai più tornare indietro. Se le interessa approfondire qualche aspetto storico di questa straordinaria razza le consigliamo di consultare il sito Bracco Italiano Database http://www.braccoitalianodatabase.com

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