Il criceto domestico è un piccolo roditore, attivo soprattutto di notte, che si adatta bene a vivere nelle nostre case
In natura vive in zone dove la vegetazione è scarsa, costruendo tane sotterranee molto complesse. Ne esistono venti specie, anche se quelli considerati domestici più sono quattro: il criceto russo, il criceto siberiano, il criceto roborovski e il criceto cinese. Scopriamo le differenze, la loro crescita, come e dove accudirlo.
Che animale è?
Il criceto è un roditore dalla coda corta, con una pelle generalmente marrone chiaro sopra, nera sotto, e a volte è possibile osservare su alcune specie delle chiazze bianche ai lati. Quando si parla del criceto domestico (definito anche come criceto dorato), dobbiamo fare riferimento più correttamente al criceto nano, certamente di piccola dimensione (5-7 cm di lunghezza), ma come tutto il suo genere, con uno spiccato senso del territorio. Quest’ultima sua caratteristica lo rende non a caso un animale alquanto asociale e che preferisce vivere bene da solo. Durante l’inverno va in ibernazione, mentre quando la temperatura sale si fa rapidamente attivo.
È un animale onnivoro. Ha delle tasche guanciali che utilizza principalmente per immagazzinare il cibo da portare nella tana e per permettergli di accumulare una gran quantità di materiale nutriente non masticato che sarà poi ingerito in un secondo momento. Vive bene a temperature comprese tra i 18 e i 21 °C, con un’umidità relativa tra il 40 e il 70 %.
Prevalentemente notturno, si mette in attività verso il crepuscolo fino alle prime ore del mattino. Vive mediamente dai 4 ai 6 anni, ad eccezione del criceto roborovski, il più piccolo delle quattro specie domestiche, che raggiunge fino i tre anni di età.
Le quattro specie
Il criceto russo
È la specie più diffusa. Proviene dalle praterie dell’Asia centrale, della Russia e della Cina meridionale. La sua colorazione è grigia, con una linea nera sul dorso, mentre il ventre appare chiaro. Ha una forma tondeggiante, orecchie piccole, occhi neri, coda corta e misura in media 10 cm. Pesa dai 30 ai 40 g.
Il criceto siberiano
Questa specie è originaria delle steppe e delle praterie fredde della Siberia e della Mongolia. Nell’aspetto è molto simile al criceto russo, ma è di taglia maggiore (12-13 cm). In inverno il siberiano assume una colorazione tutta particolare e argentata. Il suo peso varia dai 30 ai 60 g.
Il criceto roborovsky
Proviene dai deserti sabbiosi delle zone semi aride della Mongolia. E’ il più piccolo dei criceti nani allevati in Italia e tra tutti, è quello più resistente al caldo ed è il più docile. si adatta bene alla convivenza con l’uomo, lasciandosi anche accarezzare. Il mantello ha una colorazione marron-sabbia. Il peso rispetta i canoni di lunghezza, variando da numeri esigui dai 14 ai 20 g.
Il criceto cinese
Proviene dalle regioni semi-aride della Cina nord orientale. Si differenzia dalle altre specie per la forma: è infatti più allungato, non tondeggiante. La sua caratteristica principale è quella di avere la coda molto lunga (2-3 cm), mentre il suo mantello è grigio-marrone con un sottopelo grigio scuro. Il suo peso è comune alle altre due specie, quella russa e siberiana, quindi sui 30-40 g.
Dove reperire un criceto?
Il criceto domestico si trova nei negozi specializzati o spesso anche nelle fiere di paese e di città. Bisogna assicurarsi, al momento dell’acquisto, che abbia il mantello uniforme, la coda pulita, gli occhi vigili e ben aperti. Suggeriamo comunque una successiva e importante visita di un controllo da un veterinario, ponendo particolare attenzione se ha una respirazione regolare, oltre che possibili malattie non riscontrate all’acquisto.
I prezzi
I prezzi in commercio di un criceto possono variare generalmente dai cinque ai dieci euro, anche se molte catene di negozi ultimamente danno la possibilità anche di adottarli: un’opera “di bene” che ci permette comunque di prendercene cura.
Dove accudirlo?
La gabbia
Dove possiamo crescere e accudire il nostro criceto? In una gabbia, possibilmente rettangolare e alta fino ai 30 cm se è a base rotonda. Sul fondo della gabbia porgiamo uno strato di lettiera in modo che il criceto possa scavare (in natura ricordiamoci che scava tane sotterranee). Arrediamo la gabbia con una ruota e altri oggetti utili per favorire il suo movimento: la ruota deve essere internamente chiusa (i raggi possono causare fratture alle zampe).
È importante fornire una casetta-rifugio, una per ogni esemplare, che verrà utilizzata come nido. Porgiamo successivamente la gabbia in un luogo tranquillo, lontano dal sole e da correnti d’aria, soprattutto per le gabbie di plexigas che si scaldano facilmente. Puliamo la gabbia ogni settimana, e disinfettiamo i contenitori di acqua e cibo possibilmente ogni giorno.
Cosa mangiano i criceti?
Essendo un roditore onnivoro, in natura si nutre di piante, semi, frutta e piccoli invertebrati. In cattività va alimentato con prodotti specifici per criceti quali fieno, cereali soffiati senza zucchero, pasta cruda e lievito di birra, frutta e verdura fresche e accuratamente lavate e asciugate. Sconsigliamo di limitare le alimentazioni a soli semi, poichè sono troppo grassi e contengono poche vitamine e proteine. La dieta può essere integrata con uova sode, formaggi freschi, camole del miele e della farina, carne di pollo cotta, tonno senza olio.
Le proporzioni giornaliere che dobbiamo rispettare sono le seguenti: 5 g di alimenti secchi, 20 g di alimenti freschi (verdura e frutta), 10 g di alimenti proteici (formaggio, carne e uova sode). Infine, condizione importante: garantiamo sempre acqua fresca e pulita.
Speranze di vita
I criceti tendenzialmente vivono 4-6 anni. A causa della durata di vita molto breve, crescono e maturano sessualmente molto rapidamente: potenzialmente un russo, un siberiano o un dorato è pronto ad accoppiarsi a 30 giorni di vita, mentre i roborovsky ci mettono 2-3 mesi di solito. Questo vuol dire che non facciamo in tempo a stupirci della nascita, che i figlioletti di un mesetto o poco più sono già in grado di riprodursi!
La riproduzione
Mentre in natura tendono di più a riprodursi in primavera, in modo da aver più cibo a disposizione, in casa si riproducono tutto l’anno. Per quanto riguarda la gravidanza dura dai 16 ai 20 giorni, con una media di 18 giorni e un criceto femmina partorisce in media dai 5 ai 14 piccoli. Convivono bene criceti di sesso opposto, anche se possono manifestare episodi di aggressività reciproca (soprattutto da parte della femmina): in questi casi cominciano a squittire con toni acuti.
Malattie e cure
I criceti sono animali dal metabolismo rapidissimo: quando ci rendiamo conto che l’animale sta male potrebbe essere troppo tardi, pur non manifestando nulla in quanto “preda”. Bisogna quindi provvedere immediatamente a portarlo in visita da un veterinario.
Alcune malattie sono di carattere fisico, come il mal della coda bagnata o wet tail: si manifesta con una diarrea acquosa che lo può imbrattare completamente. I sintomi possono essere la mancanza di appetito, la debolezza generale e la posizione “ricurva” per i dolori. È d’obbligo intervenire immediatamente: purtroppo molto spesso non va oltre poche ore di vita dopo l’insorgere di queste complicazioni.
Altre, sono invece legate ad alcuni “incidenti”, come le fratture o rottura delle zampine, dove bisogna correre ai ripari prima possibile: se si permette all’infezione di entrare in circolo, il nostro animale andrà incontro a gravissime conseguenze oltre che sentire un notevole dolore.
Quella della foto in alto è una cavia, non un criceto. Inoltre ci terrei a sottolineare come esistano tanti animali in cerca di casa presso numerose associazioni, inviterei quindi tutti ad adottare un animale in cerca di famiglia piuttosto che continuare ad alimentare il circolo dell’acquisto di animali. #soggettinonoggetti #adoptdontshop
Ciao Gretel, grazie innanzitutto per la segnalazione sull’immagine.
Ognuno ha le sue idee, e come tali vanno rispettate e incoraggiate. Tuttavia, non riteniamo che questa sia la sede più consona per discutere su questo tema.
Grazie e… continua a seguirci!