MHSC2002E di Ego, un kit multiutensile equipaggiato con un motore brushless a batteria da 56 V che offre le prestazioni di un motore a scoppio; permette di affrontare tutte le operazioni di taglio senza lo stress delle vibrazioni e del rumore
Che gli utensili a batteria siano più pratici rispetto a quelli a benzina per assenza di manutenzione e di fumi, silenziosità, peso e maneggevolezza è un dato assodato: nell’utilizzo intensivo e quando serve potenza, però, raramente sono competitivi, come pure nell’autonomia di esercizio. Ma la tecnologia si è evoluta, perciò oggi ci si può avvalere di un multiutensile a batteria che possa superare le prestazioni di quelli a scoppio; concetto che vale solo per attrezzi di qualità superiore, per i quali bisogna accettare di spendere un po’ di più, anche se si è ampiamente ripagati nell’utilizzo.
È il caso degli utensili multifunzione da giardino Ego, tra i quali abbiamo testato il multiutensile MHSC2002E che si compone di un gruppo motore alimentato a batteria da 56 V e di 5 accessori: decespugliatore a filo e a lama, tagliabordi, tagliasiepi e potatore, confezionati in una sacca con ruote insieme a batteria da 5,0 Ah e caricabatterie rapido (40 minuti), proposto al prezzo di 999 euro con 5 anni di garanzia.
Tanto per dare un’idea, la batteria fornita assicura fino a 45 minuti di autonomia nell’uso del decespugliatore. Ciascuno degli elementi del kit multiutensile può tuttavia essere acquistato singolarmente, come pure altri accessori, (prolunga per tagliasiepi e coltivatore a denti rotanti).
In questo campo esistono anche macchine alimentate con batterie da 80 V che però, per un attrezzo multifunzione portatile, risulterebbero troppo pesanti per garantire la potenza erogata da quelle da 56 V sviluppate da Ego, oltre che troppo costose; la stessa batteria è comunque disponibile anche nelle versioni da 2,5 e 7,5 Ah, tutte intercambiabili con gli altri dispositivi Ego Power.
Utensile multifunzione distribuito da Brumar
Multiutensile: per cambiare basta un click
L’elmetto con schermo è necessario per proteggersi dalla proiezione di detriti nell’uso del decespugliatore, ma le cuffie incorporate diventano superflue e si possono tenere sollevate, mantenendo il contatto uditivo con l’ambiente circostante.
Il tagliabordi con ruota adotta una lama 200×3 mm e una protezione in alluminio e gomma.
La lama del tagliasiepi è lunga 51 cm e permette di tagliare rami fino a Ø 26 mm; è regolabile su 12 posizioni di lavoro e su varie angolazioni, 4 verso l’alto (0-45°) e 7 verso il basso (0-90°).
Il potatore è costituito da una barra lunga 25 cm con catena che scorre a velocità di 25 m/sec.
Le specifiche di tutti gli accessori
L’impugnatura anteriore con barra di protezione va spinta sull’asta, tra l’anello limitatore e il raccordo, rivolta in alto; si inserisce il perno di bloccaggio, si avvita il dado a farfalla, si regola la posizione e si blocca la leva del perno di bloccaggio, ripiegandola in basso.
La cuffia di protezione è in due parti: quella inferiore, fissata a quella superiore con 4 viti a brugola, presenta a un’estremità un tagliente che durante l’uso accorcia automaticamente il filo in uscita alla giusta lunghezza. Questa parte va rimossa nell’utilizzo con la lama.
Per ricaricare la testina del decespugliatore, con filo massimo Ø 2,4 mm, si tagliano circa 5 m di filo e, dopo aver allineato la linea LOAD riportata sul fermo della bobina con gli occhielli nella base, si inserisce il filo da un lato.
Quando il filo fuoriesce dall’occhiello opposto lo si tira fino a ottenere quantità di filo uguali da entrambe le parti.
Si preme e contemporaneamente si ruota il fermo della bobina in direzione della freccia e si fa avvolgere il filo fino a quando ne sporgono due spezzoni di circa 14 cm. Si spinge in basso il fermo e si tirano contemporaneamente i fili.
La lama a triplo taglio Ø 30 cm è reversibile e si monta sull’albero dopo aver rimosso la bobina; può tagliare ramaglie e fino a Ø 25,4 mm.
La posizione della ruota-guida dell’accessorio tagliabordi è regolabile fino a ottenere una profondità di taglio di 7,5 mm.
L’estremità dell’asta di ogni accessorio è protetta da un cappuccio in gomma; lo si rimuove e dopo aver allentato la manopola di bloccaggio si allinea la freccia con quella riportata sull’asta motrice, si preme il pulsante, si innesta e, rilasciato il pulsante, si spinge fino ad avvertire un click.
Si serra la manopola di fissaggio.
Premendo il grilletto posto sullo snodo del tagliasiepi si libera la leva che permette di regolare la lama; al rilascio del grilletto, con un minimo movimento si avverte il “click” che segnala il bloccaggio nella posizione scelta.
Rimuovendo il carter del potatore è possibile sostituire barra e/o catena, entrambe disponibili come ricambio.
Se la rimozione di barra e catena è difficoltosa, si può allentare la vite frontale che regola la tensione della catena.
Il gruppo potatore include un serbatoio da 220 ml per l’olio di lubrificazione della catena, il cui livello va controllato prima e durante l’uso.
La speciale forma della batteria
Nelle tradizionali batterie “a mattone”, le celle sono accostate e sovrapposte ordinatamente: soprattutto quelle al centro del blocco hanno difficoltà a dissipare il calore e si spengono. Nella batteria Ego Power+ Arc Lithium da 56 V le celle sono rivestite con uno speciale materiale che assorbe energia termica, limitando il surriscaldamento e sono disposte ad arco, per trovarsi il più possibile vicino alla superficie a contatto con l’esterno e dissipare meglio il calore.
Inoltre, ciascuna cella dispone di sensori di temperatura, contrariamente alla maggior parte dei pacchi che monitorano la temperatura con solo un paio di sensori; questa gestione elettronica del calore, che attua lo spegnimento temporaneo se anche solo una cella si surriscalda, assicura la maggior durata della batteria.
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