La Bryonia dioica è una pianta rampicante dalle diverse proprietà; ma attenzione alla sua tossicità
La Bryonia dioica, detta più comunemente “vite bianca” o “zucca selvatica” (o più semplicemente Brionia), è una pianta erbacea velenosa appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae.
Ha un portamento rampicante con un fusto dotato di viticci, sottile e peloso, che può raggiungere i 3 o 4 metri di lunghezza. Le foglie sono palmate e lobate, dall’aspetto simile a quello della vite, ma più piccole. Produce fiori a forma di calice, con 5 petali triangolari di colore bianco. I frutti sono piccole bacche rosse, all’incirca delle dimensioni di un pisello. Inoltre è provvista di una radice a fittone molto robusta e carnosa.
Attenzione: la Brionia è una pianta velenosa in tutte le sue parti. Anche le bacche sono tossiche, per cui si faccia molta attenzione in presenza di bambini. In piccole dosi è utilizzata in omeopatia come cura dalle molteplici proprietà.
Questa pianta è molto simile alla varietà della Bryonia alba, ma quest’ultima si distingue per le sue foglie più allungate.
Coltivazione
La Brionia si sviluppa in natura in forma spontanea, crescendo nei boschi, lungo le siepi e nei terreni incolti. Può essere anche coltivata come pianta medicamentosa. Come tutte le Cucurbitacee predilige il terreno fertile e ben drenato. Ama le posizioni soleggiate e mal sopporta il freddo. Non soffre particolarmente la siccità, ma nella stagione calda è bene effettuare annaffiature costanti. Non necessita di concimazioni.
Proprietà
Sebbene la pianta sia tossica, è impiegata in omeopatia come rimedio medicamentoso. In passato veniva utilizzata per la cura dell’asma, dell’ipertensione e delle infiammazioni. Oggi viene utilizzata come rimedio espettorante, in grado di favorire la rimozione del muco dalle vie aeree. Si tratta di un ottimo rimedio per eliminare i vermi intestinali grazie alle proprietà vermifughe. Inoltre possiede proprietà, diaforetiche (stimolanti della sudorazione) e purganti.
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