Le Nerine sono piante bulbose perenni le cui infiorescenze perdurano anche in autunno
Le Nerine sono piante dall’aspetto elegante e leggiadro, che, soprattutto per il nome, fanno venire in mente le leggende mitologiche legate alla ninfa Nerina, figlia di Nereo, dalla lunga chioma nera: spesso sono scelte per impreziosire un giardino che vede ad esempio la presenza di salici, mirto ed eucalipto, per un impatto scenico davvero notevole. Si utilizzano i fiori recisi di nerine, per realizzare bouquet floreali romantici e graziosi.
L’origine delle Nerine
Le Nerine sono piante bulbose perenni dal portamento cespuglioso appartenenti alla famiglia delle Amaryllidaceae.
Sono originarie del continente africano australe: in queste assolate terre, ed in particolare presso i meridionali monti Draghi, crescono nei pressi di pietraie e dirupi ad altezze che possono sfiorare anche i 3000 metri. Sono anche note come Amarillide di Guernesey o Giglio del Capo di Buona Speranza: proprio questo riferimento al giglio ha reso alle Nerine, nel mondo della simbologia botanica, il loro stesso significato, cioè innocenza o purezza.
Il loro nome, al di la dei riferimenti mitologici o letterari (se si pensa alle opere Aminta di Torquato Tasso e Le Ricordanze di Giacomo Leopardi), deriva dal termine greco nereis e rimanda al termine dialettale utilizzato dagli indigeni africani per indicare le corolle dei fiori.
Caratteristiche delle Nerine
Le piantine di Nerine presentano foglie coriacee e lanceolate di un bel colore verde smeraldo: il fogliame è riunito al centro a formare una rosetta dalla quale si ergono alti steli floreali in cima ai quali, in alcuni casi in estate in altri in autunno a seconda delle diverse specie, sbocciano le infiorescenze a grappolo. Si tratta di fiori molto delicati ed eleganti, formati da lunghi petali nastriformi dalle punte curiosamente arricciate e che possono assumere le tonalità del rosa, del rosso e del bianco, in tutte le loro sfumature.
Proprio la leggiadria dei fiori rende le piante di Nerine adatte per rendere più calorosi i giardini rocciosi.
Coltivazione delle Nerine
La cura delle Nerine è un aspetto fondamentale se si vuole garantire lunga vita alla pianta: necessita infatti di un ambiente luminoso in quanto la luce garantisce una prolungata fioritura. Ama i climi più miti e mal sopporta il freddo e le gelate, cosa peraltro intuibile se si pensa alle esotiche origini della pianta.
Per la coltivazione delle Nerine è necessario utilizzare un terreno molto leggero, poco calcareo e composto da un misto di torba e di sabbia, affinché venga garantito ottimamente l’effetto drenante: è infatti da sottolineare come i ristagni idrici sono uno dei principali nemici di qualsiasi pianta, in particolar modo per quelle bulbose.
Le innaffiature devono essere regolari nel corso del periodo vegetativo, mentre è opportuno ridurle drasticamente durante la fase di stasi e quando le foglie cominciano ad appassire. Un ottimo modo per irrigare le Nerine è quello dell’innaffaitoio con sistema a goccia, che consente di dosare la giusta quantità di acqua senza eccessi.
Durante la fase di crescita è importante concimare la pianta ogni 2-4 settimane, con fertilizzante ricco di azoto.
Una delle regole imprescindibili per la corretta coltivazione delle Nerine è quella di non spostarle ne disturbarle troppo frequentemente: si consiglia infatti di rinvasarle, in vasi più grandi e con terriccio più fresco, solamente ogni 3 anni. Nel caso in cui le Nerine siano coltivate in vaso e siano poste all’esterno, è comunque consigliato spostare la pianta in un luogo più riparato: se invece le Nerine sono coltivate in giardino è bene staccare i fiori sbocciati prima che appassiscano, utilizzandoli magari per composizioni floreali domestiche, e pacciamare il terreno con torba e foglie secche per proteggere l’apparato radicale che, generalmente, stoffre temperature che scendono sotto i 6°-7°.
Moltiplicazione
La moltiplicazione delle Nerine può avvenire per divisione dei cespi, dei bulbilli laterali oppure per seme. I bulbi possono essere piantati, a distanza di 20 cm circa gli uni dagli altri, in terra pre concimata da almeno due mesi e devono essere innaffiati regolarmente; nel caso di moltiplicazione per divisione (in tal caso la fioritura avverrà nell’arco di 3-5 anni), la parte staccata dalla pianta madre deve essere piantata in vasetti di terra e sabbia, da innaffiare regolarmente.
Malattie
Oltre al ristagno idrico, le piante di Nerine temono gli afidi che prelevano linfa dalle foglie (in tal caso è consigliato correre subito ai ripari staccando questi animaletti con un batuffolo di cotone imbevuto di alcol oppure utilizzando un antiparassitario); antiaficidi e antiparassitari sono urgenti in caso della pericolosa fusariosi, ostica malattia fungina che si presenta con necrosi degli steli floreali, ingiallimento del fogliame, svuotamento e cumuli bianco-nerastri.
Alcune varietà di Nerine
Il genere Nerina vanta numerose specie e ibridi che presentano tonalità di colore davvero sorprendenti.
- La Nerina Bowdenii è la specie più diffusa nel nostro continente, in particolare nelle più miti zone mediterranee, ed è originaria del Sudafrica. I fiorellini, principalmente rosa confetto o rosa più intenso con la parte interna più scura, sono riuniti in gruppi di 6 o 7 e si caratterizzano per i margini ondulati ed il forte profumo di muschio. Le infiorescenze, che perdurano anche in autunno, svettano su steli alti massimo 50 cm. Di questo genere fa parte la Nerina Fenwick’s Variety, più grande, massiccia e dai fiori di una rosa più scuro.
- La Nerina Sarniensis, originaria delle zone sudafricane più piovose, è la specie più adatta alla coltivazione in vaso perché il suo apparato radicale non richiede molto spazio. Presenta steli più corti e le foglie, lunghe fino a 30 cm, compaiono solamente a fioritura avvenuta; le infiorescenze, generalmente rosse, vedono la presenza di un numero maggiore di fiorellini riuniti in gruppi di 10-20.
- La varietà Corusca si caratterizza per infiorescenze rosse scarlatto.
- La Nerina Pudica ricorda un Giglio di Mare, con corti petali dalle estremità molto arricciate, mentre la Nerina Humilis è la specie che ha i fiori delle tonalità pastello più delicate.
- Le specie più particolari sono la Nerina Flexuosa che presenta fiori bianchi su steli alti ben 60 cm,
- Infine la Nerina Undulata che fiorisce tra ottobre e novembre e quindi, per le temperature più fredde, rappresenta anche la varietà più delicata.
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