Erroneamente confusa con Syringa (lillà), la Philadelphus, conosciuta come Gelsomino della Madonna, ha sontuosi fiorellini bianchi profumati
Appartenente alla famiglia delle Hydrangeaceae, la Philadelphus, con le sue infiorescenze profumate, riempie e illumina i vuoti della tarda estate, quando è passato lo spettacolo primaverile e le piante autunnali sono ancora in boccio. Fiorisce in piena estate, da giugno a luglio.
Pianta philadelphus
Arbusto eretto perenne con fiori singoli o doppi, varia in altezza da 70 cm a 3,5 m: si presta a molteplici situazioni in giardino. Ha foglie dentellate, ovali, verde brillante e racemi terminali di fiori color crema. Le varietà e gli ibridi di questa pianta sono facili da coltivare in molti climi. La p.mexicanum, ad esempio, cresce fino a 4 m di altezza ed è adatta a tutte le zone, fatto eccezione per quelle estremamente fredde.
Coltivazione
Esposizione
Ideale per ambienti “spazzati” dal vento, soggetti a venti salati e pendii, prospera praticamente ovunque. Fiorisce meglio in pieno sole, e mantiene il suo splendente colore delle foglie anche in lieve ombra.
Tipo di terreno
Cresce nei più svariati suoli, essi siano sabbiosi e acidi, gessosi e di argilla pesante, ma è meglio arricchire le zone povere con abbondante materia organica parecchi mesi prima della piantumazione.
Irrigazione
Nelle primavere asciutte annaffiamo regolarmente, per favorire i nuovi getti che fioriranno l’anno seguente.
Concimazione
Stimoliamo una generosa fioritura su suolo sabbioso applicando annualmente solfato di potassio alla fine dell’inverno e dell’estate. In aprile e luglio applichiamo un fertilizzante bilanciato.
Propagazione
Si propaga per talee di legno tenero, riscaldando l’apparato radicale, o per talee di legno duro in inverno, in cassoni.
Malattie e cure
La mosca nera puà colonizzare e storpiare i nuovi apici teneri: teniamola sotto controllo con primicarb spray, un insetticida inorganico, che non è dannoso per gli insetti benefici.
Osservazioni
Quando i fiori appassiscono, consigliamo di recidere i getti fioriti dell’anno in corso, in modo che possano fiorire ottimamente l’anno successivo.
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