Alberi, piante e prato richiedono interventi in tutti i periodi dell’anno. Certo, a dicembre e gennaio, le operazioni da fare sono ridotte al minimo, ma vediamo quali sono brevemente…
Il prato in questo periodo non richiede nessuna operazione di taglio: se l’erba si presenta gelata è opportuno evitare di transitare sul tappeto erboso con qualsiasi mezzo; si romperebbero gli steli e le foglie causandone l’ingiallimento. Le bordure perenni non necessitano di alcuna irrigazione e concimazione, mentre è importante, in caso di forti nevicate, eliminare la neve dalle chiome delle siepi utilizzando una scopa di saggina per non ferire la pianta.
Alberi
In caso di forti nevicate provvedere a scuotere i rami, in particolare dei sempreverdi (pini, abeti, cedri, magnolie e olivi), per evitare che si spezzino sotto il peso della neve stessa. Eseguire questa operazione sempre con delicatezza, ad esempio sparando aria con soffiatori oppure battendoli con scope o pertiche, imbottite per non ferire la corteccia. Effettuare una concimazione organica verso metà gennaio con stallatico ben maturo; tuttavia, è possibile utilizzare anche letame pellettato o compost, reperibili nei garden center e negli empori agrari. Gli agenti atmosferici provvederanno a disgregare il prodotto e a rendere disponibili le sostanze nutritive in esso contenute.
Arbusti e siepi
Anche in questi mesi prettamente invernali sono necessari alcuni lavori per preparare gli arbusti del giardino alla ripresa vegetativa primaverile. Se non lo si è già fatto, effettuare una concimazione organica verso metà-fine gennaio (già dai primi del mese se ci si trova al Sud o in zone costiere).
Proteggere, con [amazon_textlink asin=’B01723DWU2′ text=’tessuto non tessuto’ template=’ProductLink’ store=’ingiardino-21′ marketplace=’IT’ link_id=’dd3bb6c4-ec10-11e8-bc23-b3c0a67ecd12′], gli arbusti a fioritura precoce (magnolie a foglia caduca e lentaggine) per evitare che il gelo «cuocia» i boccioli, facendoli annerire e cadere. Eliminare su alberi e arbusti rami secchi, stroncati, malformati.
Rosai
Molti cespugli di rose botaniche sono ancora vestiti con bacche rosso-arancio e regalano colore al giardino anche in questa stagione. Fa freddo e le gelate si susseguono. Per questo è bene non effettuare alcun lavoro, né al terreno né ai rosai; la preparazione alle fioriture della prossima buona stagione va rimandata a metà-fine febbraio, quando non si temono più gelate prolungate. Nel mese di gennaio, quindi, limitarsi a controllare le legature ai tutori dei rosai ad alberello e dei rosai rampicanti, rinnovando le pacciamature e reintegrandole con compost anche non completamente decomposto.
Annuali, biennali, perenni
L’utilizzo delle graminacee ornamentali garantisce motivi di interesse al giardino persino durante il bimestre di pieno inverno. I cespi e le infiorescenze secche di tutte le specie e le varietà di Calamagrostis, Miscantus, Molinia, Panicum (per limitarsi ai generi più noti) mantengono un aspetto affascinante per tutta la stagione invernale, con effetti particolarmente suggestivi in caso di intense brinate. Un ulteriore contributo al giardino d’inverno è offerto da alcune perenni decidue che mantengono un notevole valore ornamentale anche da secche. È il caso, per esempio, di alcuni Sedum a fioritura autunnale, degli Aster ericoides, dell’Echinacea purpurea e di alcune Rudbeckia.
Bulbose e tuberose
Le prime bulbose a sbocciare nel nuovo anno sono i bucaneve, seguiti da crochi e campanellini d’inverno. Specie più insolite a fioritura precoce sono gli Eranthis hyemalis, che producono fiori di colore giallo vivo alti 7-12 centimetri. Controlliamo periodicamente bulbi, tuberi, cormi e rizomi delle specie a fioritura estiva che lo scorso autunno sono stati rimossi dal terreno e stoccati in magazzino: conviene smuoverli per arieggiarli ed eliminare quelli che mostrano segni di muffe o di marciumi.
Prato
In questo bimestre il tappeto erboso non richiede tagli, a causa delle basse temperature che non consentono, se non minimamente e solo nelle regioni del Sud, la crescita dell’erba. Mantenere pulita la superficie del tappeto erboso da eventuali foglie e detriti, che potrebbero ombreggiare l’erba e favorire malattie fungine, oltre che farla ingiallire. Per questa operazione si devono utilizzare rastrelli con denti molto ravvicinati. In questo periodo è bene dedicare qualche ora alla manutenzione del rasaerba, che va pulito e lubrificato nelle parti meccaniche, così che sia perfettamente funzionante all’avvio della stagione di taglio.
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