Coltivare angurie non è difficile, soprattutto in ottica estate, quando regalano quella piacevole sensazione di fresco…

L’anguria (Citrullus lanatus) è una pianta della famiglia Cucurbitaceae originaria dell’Africa tropicale. Si tratta di una pianta erbacea annuale originata da uno stelo che si ramifica con rapidità in diversi altri steli che “strisciano” sul terreno e possono allungarsi anche fino a diversi metri. Il frutto dell’anguria in genere è molto grande, può arrivare a 25 kg, ma per l’orto famigliare ci sono anche varietà dal frutto di dimensione minore, chiamate “angurie baby”, più adatte ai consumi di una famiglia media. Coltivare angurie non è difficile: basta munirsi di qualche piccolo… segreto.

Semi anguria

Per coltivare angurie correttamente bisogna conoscere innanzitutto la struttura del seme. Il seme dell’anguria si sviluppa a partire dai 24 °c e poi cresce se vi sono temperature attorno ai 30 gradi. Si tratta quindi di un ortaggio prettamente estivo e se il clima è un po’ rigido bisogna pensare a tunnel o pacciamatura con teli neri per scaldare meglio le piante.

I piccoli semi neri dell’Anguria.

Una temperatura sotto i 14 °C può fermarne la crescita. Il terreno per coltivare l’anguria deve essere ricco e non arido, tendenzialmente acido (ph sopra ai 5,5); si tratta di una coltivazione che richiede molta acqua e sostanze nutritive.

Anguria coltivazione

La semina dell’anguria si effettua in primavera (marzo-aprile) in vasetto, da tenere in una zona protetta. Il trapianto nell’orto non va eseguito prima di aprile: si prepara il terreno con vangature profonde e lo si arricchisce concimando con compost o pollina in quanto l’anguria esige una ricca concimazione. 

Se desideriamo che l’anguria sia particolarmente dolce provvediamo che vi sia nel  terreno un buon livello di potassio con opportune concimazioni (ottima la cenere del caminetto).

Messa a dimora

Interriamo le piantine (due per postarella) in file distanti circa due metri e posizionandole a una distanza di almeno un metro una dall’altra, in quanto, crescendo, occupano molto spazio. L’anguria sta bene vicino a molte piante, ad esempio insalate, spinaci, cipolle e pomodori.

 

È bene procedere a una buona pacciamatura che riscalda il terreno ed evita che il frutto si appoggi direttamente per terra proteggendolo dal marciume. Possiamo cimare le piante recidendo il germoglio apicale per forzare la pianta a svilupparsi in orizzontale, ma non in larghezza.

Occorre tenere sempre sotto controllo le erbacce con frequenti zappature; quando i frutti sono prossimi alla maturazione completa, è bene ruotarli ogni 2 o 3 giorni, per far prendere sole a tutta la superficie.

La maturazione

Un sintomo che preannuncia la maturazione è la buccia che da rugosa si fa più liscia e “cerosa”. Si può anche battere l’anguria: se fa un suono cupo è pronta. Altro indizio di anguria da raccogliere è una leggera depressione intorno all’attacco del frutto alla pianta. L’anguria in frigorifero si conserva anche 20-25 giorni,  per cui si può fare una raccolta scalare in relazione ai consumi.

Raccogliamo l’anguria solo dopo aver controllato lo stato della buccia.

Coltivare angurie | Un breve approfondimento ultima modifica: 2018-06-21T11:17:08+02:00 da Faidate Ingiardino

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