L’Erba di San Pietro è una varietà apprezzata e coltivata negli orti di tutta Europa sin dall’antichità
Appartenente alla famiglia delle Asteraceae, l’Erba di San pietro (o Erbasan) è una varietà del genere Tanacetum (Tanacetum balsamita) coltivata in ampie zone d’Europa per il suo fogliame molto aromatico e per alcune proprietà utilizzate nella medicina naturale. Un tempo si usava per dare alla birra un sapore più pungente, ma con le foglie fragranti si può preparare un infuso o trattarle negli arrosti di carne e pesce per aggiungere un fresco aroma di menta e limone.
Erba san pietro: la pianta
È una perenne rizomatosa a portamento strisciante, alta circa 1 m, con foglie lunghe e sottili e fiori a raggiera bianchi, dal centro giallo vivo, che si aprono solo col sole diretto. Le foglie hanno un delicato aroma di menta e limone.
Coltivazione
Esposizione
Si può coltivare in qualsiasi porizione di giardino calda, asciutta e ben assolata, anche se sul balcone non disdegna la mezz’ombra.
Tipo di terreno
Si può far sviluppare anche in vaso, in compagnia di altre erbacee aromatiche. Scegliamo un suolo anche povero.
Irrigazione
Annaffiamo bene durante la stagione secca, in estate. Per il resto dell’anno somministriamo poca acqua: teme i ristagni idrici che possono determinare la marcescenza dei rizomi.
Concimazione
In primavera somministriamo un fertilizzante granulare ben bilanciato.
Propagazione
Si propaga in primavera per semplice divisione delle radici.
Usi e proprietà
In cucina è spesso utilizzata nei pot-pourri, perché esalta il profumo di altri ingredienti. In campo medico, invece, è un vero portento: stimola, tramite infuso, l’attività della mucosa gastrica, facilitando la digestione o contrastando problemi all’apparato digestivo.
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