Lo spinacio (Spinacia oleracea) è una pianta erbacea a ciclo annuale, con basse esigenze termiche e buona tolleranza al freddo
È consigliabile piantare gli spinaci in presenza di un clima fresco e temperato: le varietà primaverili si seminano tra marzo-aprile, quelle invernali tra agosto-ottobre e talvolta anche a novembre. Resiste bene alle gelate fino ad alcuni gradi sotto lo zero, ma è poco resistente alla siccità e perciò non va esposto direttamente alla luce solare.
La raccolta degli spinaci per uso fresco avviene in genere dopo circa 50-75 giorni dalla semina, nel periodo compreso tra novembre e marzo, mediante sfogliatura o raccolta dell’intera pianta.
I semi degli spinaci si trovano in bustina e possono essere seminati da marzo fino a novembre ad intervalli di 2-3 settimane, in modo da godere del raccolto con una certa continuità.
Si praticano nel terreno con una paletta o una zappa piccole buche profonde pochi centimetri e disposte in file distanti tra loro 20-30 cm. In queste si adagiano i semi, che vanno poi ricoperti con altro terreno. In zone particolarmente fredde si consiglia di proteggere i semi con un telo di plastica.
Terreno
Per coltivare gli spinaci è necessario un terreno a medio impasto con un pH superiore a 6,5, sciolto e ben drenato per evitare ristagni d’acqua. Periodicamente è necessario un lavoro di sarchiatura, da effettuare con l’aiuto di un rastrello o di un sarchiatore, per eliminare le erbe infestanti ed arieggiare il terreno.
Irrigazione
Per una rapida crescita richiede condizioni di umidità elevate e costanti; pertanto è opportuno ricorrere all’irrigazione in caso di andamento climatico avverso alla semina e durante le prime fasi della crescita, anche per evitare fenomeni di prefioritura.
Raccolta
Si effettua una volta che le piante sono cresciute, dopo circa 2 mesi se si tratta di spinaci primaverili-estivi e dopo circa 75 giorni per gli spinaci autunnali-invernali. Si raccolgono dalle 4 alle 6 foglie per pianta, recidendole delicatamente con una forbice o un coltellino affilati e disinfettati, facendo attenzione a non cogliere il germoglio centrale per permettere alla pianta di produrre altre foglie. È possibile anche cogliere l’intera pianta, recidendola dalla radice, appena sotto la prima foglia.
Malattie
Pericolosi per lo spinacio sono gli afidi e la mosca dello spinacio, che danneggia le foglie delle piante giovani, da combattere con insetticidi. Tra le crittogame, lo spinacio teme la peronospora dello spinacio, capace di far prima ammuffire e poi seccare le foglie.
Una volta che le giovani piante di spinacio sono cresciute è necessaria un’operazione di diradamento, che consiste nell’eliminare le piante in eccesso cominciando da quelle più esili, lasciando solo quelle più forti e adatte alla coltivazione. Le piantine, crescendo, coprono infatti tutto il terreno e se non fossero state diradate soffocherebbero.
Si può coltivare lo spinacio anche in vaso, evitando la luce solare diretta. Quando nascono le prime piantine bisogna diradarle in modo che tra una pianta e l’altra vi siano circa 7 cm di distanza. Bisogna fare attenzione ai ristagni d’acqua, mantenendo il terriccio ben drenato ed evitando innaffiature troppo abbondanti.
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