L’Aechmea è una pianta ornamentale da serra proveniente dall’America tropicale appartenente alla famiglia delle Bromeliacee; è una pianta con fiori rosa molto diffusa in case e appartamenti, particolarmente bella e semplice da coltivare
Il nome “Aechmea” deriva dalla parola greca punta, attribuitole in base alla sua particolare conformazione: le sue foglie, rigide e appuntite, si sviluppano ordinatamente formando una spirale. Portata in Europa nel 1826 dalla foresta del Brasile, nel suo ecosistema originario, sviluppandosi sul tronco degli alberi e nutrendosi dei detriti organici che si depositano nella corteccia, contrastava l’insorgere di funghi e ospitava insetti e girini all’interno delle sacche d’acqua formatesi tra le sue foglie.
L’Aechmea (anche detta Acmea o Ecmea) è una pianta epifita perenne e sempreverde con foglie verdi e carnose disposte a forma di rosetta al centro della quale, ogni due anni, cresce e sboccia uno stupendo fiore rosa o rosso. Questa particolare infiorescenza è caratterizzata da bratee rosa semilegnose dalle quali sbocciano i fiori che rimangono decorativi anche per diversi mesi. Infine, quando la pianta sfiorisce rilascia germogli basali che possono essere utilizzati per produrre nuove piante. L’apparato radicale è abbastanza ristretto, per questo l’Acmea cerca di recuperare l’acqua attraverso le foglie convogliandola nella rosetta centrale.
L’Aechmea è originaria della Foresta Pluviale sudamericana dove tipicamente cresce sul tronco degli altri alberi tra le biforcazioni dei rami.
Come coltivare l’Aechmea con successo
Necessita di poche cure. Sebbene sia considerata da interno, in estate l’Aechmea può vivere bene anche all’aria aperta purché in un luogo ombroso e riparato. Abituata ai climi tropicali, predilige temperature sui 15°-20° e necessita di un’esposizione abbastanza luminosa: non teme l’afa e il caldo, ma deve essere tenuta al riparo dai raggi di sole diretti. Evitare l’esposizione in corrispondenza di correnti d’aria fredda in quanto teme le basse temperature (al di sotto dei 10 gradi). È fondamentale tenere la pianta lontana da caloriferi, stufe e fonti di calore in genere.
Annaffiatura
Come tutte le Bromeliacee, anche l’Aechmea richiede annaffiature piuttosto frequenti, ma la quantità deve essere moderata, finalizzata principalmente a inumidire il terriccio in cui è collocata la pianta. È bene che l’acqua non ristagni all’interno del sottovaso; si consiglia di svuotarne l’eccesso appena dopo un quarto d’ora dall’innaffiatura. Un eccessivo pallore delle foglie potrebbe indicare un’annaffiatura eccessiva. Essendo una pianta naturalmente abituata all’umidità e alle piogge tropicali, sarebbe utile nebulizzare nell’incavo delle foglie dell’acqua piovana più o meno una volta al mese.
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Tipo di terreno e rinvaso
Per favorire lo sviluppo della pianta si consiglia di collocarla in un vaso cilindrico leggermente più grande delle dimensioni della pianta. È preferibile l’utilizzo di un terriccio specifico per piante succulente, ma è possibile accontentarsi anche di un terriccio universale. Questa pianta non necessita di concimazioni particolarmente consistenti: è sufficiente l’utilizzo di un concime liquido ricco di Potassio, Boro e Zinco specifico per piante grasse, da somministrare non più di una volta al mese.
Moltiplicazione
Come già accennato L’Aechmea si propaga attraverso i germogli basali rilasciati dopo la sfioritura. Questi devono essere recisi con cesoie disinfettate, lasciati all’aria ad asciugare per un paio di giorni e infine messi a radicare in sabbia e torba. Le nuove piante vanno trapiantate in vaso. La propagazione avviene molto più raramente anche con la semina.
Fioritura e potatura dell’Aechmea
I fiori dell’Aechmea, molto colorati e particolari, sono composti da brattee (foglie colorate) rossastre intervallate a piccole infiorescenze violacee. È necessario rimuovere periodicamente i fiori appassiti e le foglie secche per incoraggiare una nuova fioritura, oltre a spolverare le foglie con un pennello per favorirne la traspirazione.
Malattie e parassiti
Nonostante l’Acmea sia una pianta molto resistente teme i marciumi radicali, per cui è importantissimo un terreno ben drenato come arma di difesa preventiva. Laddove l’ambiente fosse eccessivamente secco la pianta potrebbe essere attaccata da un parassita chiamato “ragnetto rosso“. Si cerchi dunque di mantenere sempre un buon grado di umidità.
Leggi inoltre la nostra guida sulla Bromelia.
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