Vediamo quali sono le piante d’appartamento migliori per i mesi pienamente primaverili, quelli di aprile e maggio

In primavera l’attività vegetativa delle piante d’appartamento riprende con vigore grazie all’aumento delle ore di luce: trasferiamo dunque le piante all’aperto verso la metà-fine di aprile, o comunque quando la temperatura si è stabilizzata sui 16-18 °C.

Piante verdi

Ad aprile procedere al rinvaso, operazione fondamentale per eliminare il terriccio esaurito e fornirne alla pianta di nuovo. La bagnatura va aumentata gradatamente in base alle esigenze delle singole piante e all’andamento climatico; così pure la frequenza dell’irrigazione deve essere adeguata alle condizioni ambientali e allo stadio di sviluppo della pianta. Altra importante operazione da eseguire è la concimazione, da effettuare con prodotti specifici per piante verdi ad intervalli di 2-3 settimane rispettando le dosi consigliate in etichetta. Questo è anche il periodo per procedere alla moltiplicazione per talea di numerose piante verdi, come ficus elastica, ficus benjamin, dracena, filodendro, begonia rex e violetta africana.

Piante fiorite

Le piante da fiore cominciano, grazie all’aumento delle ore di luce, a sentire l’arrivo della bella stagione e necessitano di particolari cure per prepararle al caldo estivo. I gerani e le fucsie richiedono abbondanti potature lasciando solo due-tre gemme ad ogni ramo potato, se possibile avendo cura che l’ultima gemma sia rivolta verso l’esterno del ramo.

I gerani sono piante dalla fioritura continua.

Per preparare le fioriere da appendere alla ringhiera osservare tra una pianta e l’altra una distanza di 25-30 cm nel caso di petunie, gerani e dipladenie, di 20-25 cm nel caso di gerani parigini e di 25 cm nel caso di fucsie. Quasi tutte le piante acidofile sono in fiore, come camelie, pieris, skimmia, azalea e rododendri, le cui fioriture, a seconda della specie, si protraggono fino a maggio. Per avere il massimo dell’abbondanza bisogna costantemente bagnare le piante in modo da avere fiori turgidi e ben aperti.

Per la concimazione intervenire somministrando prodotti specifici per piante acidofile, liquidi o granulari, a pronta o medio-lenta cessione. I titoli possono variare notevolmente, ma i più equilibrati sono il 13-5-9+2; il 12-10-11+2 e similari, attenendosi alle dosi indicate.

Piante succulente

In aprile (meglio entro i primi 15 giorni) è bene di portare all’esterno le piante grasse coltivate­­­­ in vaso in modo da esporle al sole. Con l’aumento delle temperature e le prime parche irrigazioni arriva anche il tempo di eseguire la prima concimazione dell’anno, che deve fornire tutti i nutrimenti necessari per irrobustire le piante. Tra i più importanti da somministrare durante questo periodo vi è il fosforo, elemento che stimola la formazione dei fiori.

La Hoya carnosa, conosciyta come “i fiori di cera”.

Le successive concimazioni vanno effettuate invece con concimi il cui titolo NPK sia 6-18-30 o 10-20-30. La Hoya carnosa gradisce invece concimi con titolo 10-10-10 o 20-20-20. Le Cactacee, ad esempio Aztekium, Geohintonia o alcuni Thelocactus, possono andare incontro a situazioni di mancanza di calcio; in tal caso aggiungere al terriccio gesso agricolo in polvere, reperibile nei consorzi agrari.

Piante d’appartamento | Le soluzioni in aprile e maggio ultima modifica: 2018-04-12T10:54:53+02:00 da Faidate Ingiardino

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