Con gli abbassamenti di temperatura notturni provocati dai primi temporali di fine estate e con il veloce accorciarsi delle giornate, le piante cominciano ad aver bisogno di innaffiature meno frequenti ed anche meno abbondanti. Occorre continuare a concimare come il bimestre precedente: l’unica differenza è che innaffiandole meno la concimazione sarà minore, sempre però almeno un paio di volte la settimana. Verso la fine di settembre, specialmente al nord, è opportuno riportare in casa le piante d’appartamento.
Piante verdi
Durante tutta l’estate le piante d’appartamento poste all’esterno si sono rinvigorite ed hanno abbondantemente vegetato, mentre quelle rimaste in casa possono aver sofferto a causa della poca luce ricevuta. In questo caso, dopo aver eliminato le foglie secche ed ingiallite, eseguire un’accurata potatura di pulizia dei rami secchi, tagliandoli appena sopra una bella foglia verde. Innaffiare come di consueto ed evitare di concimare fino a che la pianta avrà ricominciato a vegetare, quando sarà opportuno intervenire ogni 15 giorni con concimi universali o specifici per piante verdi; sempre rispettando le dosi riportate in etichetta. Nel caso in cui la pianta fosse completamente deperita, sarà buona cosa sostituirla: se le stanze sono poco luminose la scelta deve cadere su specie come i filodendri, le felci, la kentia, la violetta africana, lo spatiphyllum o anche le dracaene, mentre in ambienti luminosi sono più adatte piante come i ficus, il croton, la dieffenbachia, l’aglaonema, la kalanchoe e le bromeliacee.
Piante fiorite
In questo bimestre i gerani parigini presentano cascate di foglie e fiori che possono sfiorare i 70-80 cm di lunghezza; i gerani zonali saranno piccoli cespugli con almeno una decina di fiori per pianta; le verbene, a seconda della varietà, cominceranno a riprendere la crescita (soprattutto a settembre) dopo le dure settimane di canicola. Stessa cosa dicasi per le impatiens che ritroveranno nuova linfa con gli abbassamenti di temperatura notturna. Le petunie pendenti come la surfinia e la caleidos sfoggeranno cascate anche di 90-100 centimetri di lunghezza. Diverse piante ricadenti come ad esempio le verbene, le fucsie, i gerani parigini, i gerani edera, tendono a spogliarsi alla base e produrre fiori solo all’estremità della vegetazione. Per ovviare a ciò è buona norma cimare di circa 5-7 centimetri 1-2 rametti ogni settimana, in modo da stimolare la pianta a produrre nuova vegetazione. Continuare ad eliminare dalle piante i fiori appassiti e le foglie gialle e secche.
Bonsai
In settembre, al primo segnale di freddo, è tempo di riportare in casa le specie da interno (tipo ficus), mentre quelle da esterno (tipo abete) andranno poste in pieno sole tutto il giorno. Rinvasare i bonsai a crescita rapida (come il salice), accorciando di un terzo il loro apparato radicale, e potare quelli da frutto affinché abbiano modo di preparare le gemme da fiore per l’anno prossimo. Le innaffiature dovranno essere abbondanti poiché molte piante escono dal letargo estivo producendo nuovi germogli. Concimare in agosto i bonsai con un fertilizzante privo di azoto e ricco invece di fosforo e potassio, mentre in settembre basterà somministrare alle piante un cucchiaio di cenere di legna.
Piante succulente
Questo bimestre è un periodo abbastanza tranquillo per le cure e le attenzioni alle piante grasse. Per chi vive in riviera o in regioni dove il clima è mite, per il momento è possibile lasciare le piante in esterno (cactaceae, crassulaceae, ecc); bisogna però ridurre le annaffiature a partire dalla seconda metà di settembre: sempre meglio bagnare al mattino, così durante la giornata ci sarà il tempo per asciugare. L’escursione termica tra il giorno e la notte e qualche giornata di sole, favoriscono la colorazione di molte specie in esterno: le crassulaceae in genere sono un’esplosione di colore. Per quanto riguarda le piante caudiciformi è necessario il rientro in casa o in eventuali verande, in quanto per loro la temperatura minima non deve scendere al di sotto dei 14 gradi. Altro trattamento per tutti gli esemplari di cactaceae che sono rientrati, i quali non vanno posti vicino a fonti di calore, bensì in piena luce.
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