L’acetosa è il nome comune di alcune erbacee dal sapore intenso, usate in medicina e in molte preparazioni culinarie
Appartenente alla famiglia delle Polygonaceae, l’Acetosa (Rumex acetosa) è un’erbacea tipica del genere Rumex. in Europa cresce spontanea nei prati: fin dall’antichità è sempre stata utilizzata in medicina e in cucina, per minestre e insalate, ma anche nelle salse da servire con pesce, pollame o patate lesse.
Acetosa pianta
Conosciuta anche con il nome di Erba brusca, è un’erbacea perenne dal fusto eretto, che può raggiungere il metro di altezza. Le foglie basali appaiono a rosetta, mentre quelle disposte lungo il fusto sono sessili e prive di picciolo. I fiori, di un colore simile al rosso, vengono prodotti dall’inizio della primavera e per tutti i mesi estivi. La Rumex scutatus, acetosa francese, è una varietà meno amara delle altre e per questo è maggiormente utilizzata in cucina: ha grandi foglie cordate.
Coltivazione
Seminiamo l’erba brusca in primavera, i solchi profondi di circa 1 cm. Sfoltiamo le pianticelle quando sono abbastanza grandi da poterle maneggiare. Predilige terreni fertili, molto umidi intorno alle radici. Nel periodo vegetativo aggiungiamo lungo i solchi un fertilizzante a base di azoto o liquido ogni tre-quattro settimane per favorire la crescita delle foglie.
Le proprietà
Dal sapore parecchio acidulo, questa erbacea è un ottimo rimedio contro le ustioni (o bolle) provocate dal contatto con le ortiche: basta infatti strofinare le foglie sulla zona cutanea “danneggiata”. In campo medico, invece, il suo impiego è abbastanza controverso: è inadatta per coloro che soffrono di reumatismi e iperacidità, oltre che per artriti e gotta. Inoltre è sconsigliato consentire ai bambini un prolungato consumo delle foglie crude, le quali possono causare serie lesioni renali.
Tuttavia, il suo alto contenuto di ossalati e atrachinoni la rende un’ottima erbacea diuretica, antinfiammatoria e rinfrescante. Impiegata maggiormente per curare acne e pelli grasse, con un infuso si può intervenire agevolmente per curare gli ascessi.
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