La bergenia è una pianta rustica, tollera sole e ombra e qualsiasi tipo di terreno ben drenato. Fiorisce a fine inverno, appena prima della primavera.
La bergenia è un tipo di pianta erbacea perenne originaria dell’Asia centro-orientale. Appartiene alla famiglia delle Sassifragacee, che comprende oltre 500 specie di piante a fiore. Deve il suo nome al famoso botanico tedesco Karl August Von Bergen, anche se spesso viene chiamata anche “Giuseppina” o “Fiore di San Giuseppe” (da non confondere con l’arbusto Bastone di San Giuseppe), dato che la fioritura avviene perlopiù proprio nella seconda metà di febbraio, intorno alla festa di San Giuseppe. La bergenia è una pianta ornamentale molto versatile e che non necessita di particolari cure, infatti fino a qualche anno fa era molto popolare. Si tratta di una pianta tapezzante di piccole dimensioni, la sua altezza infatti non supera quasi mai i 50-60 cm, tuttavia è molto compatta e resistente. Per via delle sue piacevoli caratteristiche estetiche e per la sua buona resistenza, la bergenia nel secolo scorso è stata molto utilizzata per abbellire giardini e spazi verdi, sia in vaso che direttamente in terra.
Trattandosi di latifoglie le bergenie si presentano con foglie ampie e carnose, rotondeggianti o a cuore. I loro fiori, invece, sono a forma di campana raggruppati a spiga e sono solitamente di colore rosa o bianco, a seconda della varietà. Sebbene esistano diverse specie di bergenia, oggi le tipologie più diffuse sono indubbiamente la Ciliata, la Cordifolia e la bergenia Crassifolia.
Varietà di bergenia:
- Bergenia purpurascens
Presenta foglie verde scuro che a fine autunno diventano rosse. In primavera produce fiori rosso vivo. - Bergenia ciliata
- Bergenia cordifolia
Ha foglie arrotondate e produce fiori rosa chiaro. - Bergenia crassifolia
Ha foglie carnose che in inverno diventano color mogano. In primavera produce spighe di fiori colo rosa/lavanda. - Bergenia stracheyi
Produce fiori bianchi o rosa.
Come coltivare la bergenia
Esposizione
La bergenia è una pianta molto versatile, facile da coltivare e che non ha grandi pretese riguardo l’esposizione al sole. Può, perciò, essere collocata più o meno esposta al sole secondo le proprie esigenze, dato che resiste bene anche agli inverni più rigidi, del resto in fin dei conti cresce spontaneamente anche nella fredda Siberia. Se, invece, la pianta viene posizionata in una zona molto soleggiata, durante l’estate è bene mettere una protezione che le faccia un po’ di ombra, cosicché le sue foglie non si brucino con le alte temperature. In generale possiamo dunque affermare che la bergenia sopravvive molto bene sia a temperature rigide (sino anche ai -25°) che calde, ma se si superano i 30-35° è meglio che non venga esposta direttamente alla luce solare.
Terreno
La versatilità della bergenia la si ritrova anche nell’adattabilità a diversi tipi di terreno, infatti può crescere bene praticamente su ogni tipo di suolo (anche ghiaioso o argilloso), tuttavia è consigliabile sceglierne uno che sia abbastanza umido, ben drenato e con ph alcalino. Se quello del vostro giardino non va bene, oppure volete coltivare la pianta in vaso, potete optare tranquillamente per un terriccio generico al quale dovrete solo aggiungere una parte di sabbia e una di torba.
Irrigazione
Come regola generale, il terreno della bergenia deve essere sempre abbastanza umido. Le annaffiature della pianta, perciò, devono essere molto abbondanti e regolari in primavera ed estate, onde evitare che il terreno diventi troppo arido e resti invece ben bagnato. Tra marzo e ottobre, quindi, è bene procedere con almeno una innaffiatura a settimana, valutando sempre comunque lo stato della terra. Bisogna infatti fare attenzione a non esagerare con l’acqua, in quanto potrebbero crearsi pericolosi ristagni che possono far marcire le radici ed esporre la pianta a malattie. Durante i mesi più freddi, invece, la bergenia necessita di pochissima acqua perciò è possibile sospendere l’irrigazione, anche in questo caso avendo cura di controllare sempre lo stato d’idratazione del terreno soprattutto nel caso in cui ci dovessero essere periodi di siccità. Solitamente, però, se la bergenia è coltivata in giardino raramente occorre annaffiarla in inverno, perchè sono già sufficienti le precipitazioni che si verificano naturalmente.
Concimazione
Pur trattandosi di una tipologia di pianta molto resistente e che non necessita di particolari accortezze, se si desidera una bella e intensa fioritura è consigliabile somministrare alla bergenia un fertilizzante. Durante la fase vegetativa, quindi, è bene adoperare un concime a lento rilascio per piante a fiore, evitando invece i fertilizzanti generici o organici, che incrementerebbero la crescita di foglie anzichè quella dei fiori. Meglio optare per un concime granulare a lento rilascio per piante a fiore oppure liquido, da aggiungere con l’acqua durante l’annaffiatura. A partire dalla fine dell’inverno e sino a settembre, quindi, procedete alla somministrazione del fertilizzante ogni 15-20 giorni circa. Il periodo di fioritura varia a seconda della specie di bergenia, comunque si verifica tra dicembre ed aprile e dura anche per diverse settimane.
Potatura
Questa tipologia di pianta non necessita di essere potata, l’unica accortezza è quella di rimuovere i fiori e le foglie secche, tagliando dalla base con delle apposite forbicine pulite. Questo piccolo accorgimento aiuterà a preservare la salute della pianta e la sua prossima fioritura. Con il passare del tempo, inoltre, l’apparato radicale della bergenia tenderà a presentare delle parti lignificate: è importante che queste vengano eliminate, sempre utilizzando delle forbici specifiche per potatura ben disinfettate, per evitare di esporre la pianta a infezioni e malattie.
Riproduzione
A differenza di molte altre piante, è sconsigliata la riproduzione per mezzo di talee dato che gli steli della bergenia sono molto carnosi ed è difficile che emettano radici. Da preferire, invece, è la moltiplicazione tramite la divisione dei cespi oppure la semina direttamente in terra in primavera. Per il metodo della divisione dei cespi vi basterà aspettare marzo, dopo la fioritura, e suddividere i cespi, avendo cura di conservare in ogni porzione delle radici robuste. Dopodichè dovrete mettere immediatamente a dimora ogni cespo in un vaso, oppure in un’altra zona del terreno. Se, invece, preferite l’opzione della moltiplicazione tramite semi, sempre in primavera dovrete spargerli in un mix di sabbia e torba oppure direttamente a dimora.
Parassiti e malattie
Trattandosi di una pianta robusta e molto resistente, è difficile che la bergenia sia attaccata da parassiti oppure malattie. Il pericolo maggiore a cui va incontro più spesso è il marciume radicale per via dei ristagni d’acqua. Pertanto, come già detto precedentemente, sebbene la pianta necessiti di buone quantità d’acqua, è bene non esagerare e procedere all’annaffiatura solo quando il terreno è realmente asciutto. L’eccessiva umidità può esporre la bergenia anche ad attacchi funginei. In questo caso è fondamentale utilizzare un prodotto specifico antimicotico (a base di rame) ed esporre di più la pianta alla luce del sole. Se questa è coltivata in terra e non può quindi essere spostata, è consigliabile far areare bene i cespi. Infine, tra i parassiti che più spesso tendono a colpire la bergenia c’è indubbiamente il punteruolo rosso, un coleottoro curculionide di origine asiatica che per alcune specie di piante può essere molto pericoloso. Il punteruolo rosso può essere eliminato con degli appositi prodotti, biologici o chimici. Tra i rimedi biologici il più efficace è indubbiamente lo Steinernema carpocapsae, un parassita che elimina le larve del coleottoro. I pesticidi chimici utili a estirpare il punteruolo rosso invece sono molteplici (come l’abamectina, l’azadiractina e il clothianidin). Alcuni di questi devono essere immessi direttamente nell’apparato vascolare della pianta, altri invece sulla sua chioma: qualsiasi prodotto scegliate seguite sempre attentamente le istruzioni.
Paciamatura
Tra fine agosto e l’inizio di settembre è consigliabile effettuare una pacciamatura di materiale organico al fine di proteggere l’apparato radicale, rendere più bilanciato il fabbisogno idrico della pianta, ridurre il proliferare di erbacce e migliorare in generale la qualità del suolo. Uno dei materiali migliori per pacciamare il terreno in modo naturale è della semplice erba di prato oppure della paglia, eventualmente mischiandoli tra loro avendo cura solo di non esagerare con le dosi in quanto il composto non deve soffocare le radici della bergenia. Altri materiali adatti alla pacciamatura sono i trucioli di legno, la segatura, l’argilla espansa, i gusci della frutta secca e la fibra di cocco.
Bergenia in vaso
La bergenia può crescere tranquillamente sia in terra che in vaso e non ci sono sostanziali differente tra le due metodologie di allevamento. Anzi, scegliendo la coltivazione in vaso la pianta potrebbe essere conservata ancora meglio che in terra, dato che in tal caso la si può spostare in caso di necessità (temperature particolarmente torride o rigide, vento forte, intemperie ecc…). Solitamente non è neanche necessario rinvasare la bergenia, tale operazione ha senso effettuarla solo nel caso in cui le radici tendano a uscire verso l’esterno o se la pianta ha raggiunto dimensioni particolarmente grandi.
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