Conosciamo le principali piante da siepe scoprendo le loro origini, le proprietà, le migliori condizioni ambientali e di terreno per la coltivazione, i consigli per impiantarle, concimarle, irrigarle e potarle nel modo e nei tempi più consoni a ogni specie: le vedremo così crescere rigogliose e forti

Pyracantha (Agazzino)

Sempreverde, densamente ramificata, alta sino a 2 metri, con rami spinosi. Il frutto è una drupa grande come un pisello, globosa, rosso scarlatto o arancione, che matura da luglio a settembre e, talvolta, rimane sulla pianta fino alla primavera successiva. Ha portamento eretto, i sottili fusti tendono a svilupparsi in maniera disordinata, producendo una densa chioma e sono muniti di lunghe spine acuminate. Spesso è usata per costituire siepi impenetrabili, ma è molto decorativa anche in esemplari singoli. La Pyracantha va collocata in un luogo soleggiato anche se non teme il freddo. Sopporta la siccità, ma le piante giovani vanno annaffiate quando il terreno è asciutto. In primavera è consigliabile interrare ai piedi dell’arbusto concime organico maturo o concime granulare a lenta cessione.

Ilex (Agrifoglio)

È uno degli arbusti più resistenti e più coltivati al mondo. Può crescere fino a 20 m di altezza anche se, coltivato come arbusto, non supera i 4-5 m.È una pianta “dioica” (una pianta porta fiori maschili, un’altra fiori femminili) dalle foglie persistenti, dure, appena picciolate, ovali o ellittiche e dai bordi spinosi. I fiori, bianchi e odorosi, sono riuniti in mazzetti all’ascella delle foglie e sbocciano verso la fine dell’estate; in autunno la pianta femminile si copre di frutti decorativi rossi o gialli secondo la varietà. Sopporta perfettamente la potatura e accetta esposizioni varie dalla mezz’ombra al sole pieno. Gradisce un clima variabile, ma soffre il freddo troppo intenso. L’agrifoglio preferisce terreni acidi, leggeri, ricchi di humus, che restino freschi d’estate. Molto resistente, si adatta però benissimo a qualsiasi suolo, anche a quelli un po’ calcarei.

Laurocerasus (Lauroceraso)

È una latifoglia sempreverde che può essere coltivata in forma libera o potata: in ogni caso costituisce un’ottima barriera contro il vento, poiché lo filtra senza arrestarlo. Predilige un terriccio soffice e profondo, molto ben drenato. Per uno sviluppo equilibrato è bene che riceva almeno alcune ore di sole diretto. Durante i mesi invernali possiamo ricoprire la porzione di terreno vicina alle radici con foglie secche o altro materiale pacciamante; in questo modo proteggeremo la pianta dal clima rigido. È bene concimare con stallatico, alla fine dell’inverno, oppure possiamo fornire un concime per piante da fiore, ogni 20-25 giorni, con le annaffiature. Ottimo è l’utilizzo di un concime granulare a lenta cessione, da fornire ogni 3-4 mesi. Si annaffia solo saltuariamente, bagnando a fondo il terreno. Il clima primaverile può favorire lo sviluppo di malattie fungine, che vanno trattate preventivamente con un fungicida sistemico. Il Lauroceraso fiorisce tra aprile e giugno.

Photinia

È una pianta sempreverde di origine cinese, coltivata a scopo ornamentale sia come pianta singola sia come siepe. La parte esteticamente pregiata è la foglia lucente (da cui deriva il nome), quelle nuove sono solitamente rosse per diventare verdi in estate-inverno. In primavera sbocciano i piccoli fiori bianchi, riuniti in varie infiorescenze. La pianta è un arbusto o un alberello, rustico, alto fino a 5-8 metri, che richiede zone ombreggiate o di mezz’ombra. La sua caratteristica crescita verticale la rende ideale per siepi medie larghe anche 1,5 m e alte fino a 3 m. è caratterizzata da un rapido accrescimento, che richiede poche potature di tipo estetico. La sua forte colorazione trova un giusto impiego per siepi miste dove il colore rosso della Photinia ben contrasta con colori verdi più classici.

Pittosporum (Pitosforo)

Il pitosforo esiste in circa 200 specie sempreverdi. è ornamentale, arbustivo, ha foglie alterne e i fiori sono campulati o tubolosi. è ideale da usare anche in terrazzo per creare siepi schermanti. Da aprile a luglio porta fiori giallo-crema. Le piante vanno messe a dimora a fine aprile o in maggio in un terreno fertile e ben drenato. Si adatta anche a terreni sabbiosi. Le piante giovani vanno cimate un paio di volte per ottenere una ramificazione migliore. Vanno potate regolarmente invece le piante da siepe, anche più volte l’anno. La potatura consiste nello spuntare i nuovi germogli all’altezza necessaria per riportare le piante a una forma regolare. Se viene lasciato crescere liberamente, nel tempo tende a svuotarsi verso la base. Per rimediare bisogna intervenire con un taglio deciso, a primavera. Si annaffiano solo le piante giovani, dopo la messa a dimora: le piante adulte sopportano bene la siccità.

Buxus (Bosso)

Largamente presente nei giardini italiani, è molto noto ed è una pianta ornamentale apprezzata per il suo bel fogliame persistente, verde intenso e lucente. Con particolari potature gli si possono far assumere le forme più svariate. è un arbusto cespuglioso, alto da 1 a 6 metri, con legno duro. Cresce bene in qualsiasi luogo, preferendo in particolar modo le posizioni soleggiate o semiombreggiate. Non teme il freddo e sopporta anche temperature molto inferiori a 0°C. Il bosso non ha particolari esigenze neanche per quanto riguarda il terreno, preferendo comunque i suoli gessosi, ben drenati. Non necessita di annaffiature particolarmente abbondanti.

Ligustrum (Ligustro)

È un arbusto eretto a fogliame in parte caduco. Riccamente ramificato, è caratterizzato da una chioma arrotondata a cespuglio, alta fino a circa 2-3 m. Il genere comprende 45 specie di arbusti e piccoli alberi sempreverdi o decidui usati per formare siepi. Le foglie del ligustro sono opposte, glabre e lucenti, molto coriacee. I fiori, piccoli e profumati, di colore bianco, appaiono da aprile a giugno seguiti da bacche piccole, globose, dalla polpa oleosa, prima verdi e a maturità nere. Preferisce i terreni fertili e freschi, possibilmente calcarei. Gradisce un’esposizione soleggiata o parzialmente ombreggiata e tollera il freddo invernale. Le annaffiature devono essere regolari per tutto l’anno in modo che il terreno sia sempre umido. È bene arricchire il terreno con letame ogni primavera.

Myrtus (mirto, mortella)

È un elegante arbusto sempreverde, non spinoso e dal portamento compatto, che raggiunge facilmente i due metri d’altezza. Le graziose foglie del mirto, coriacee e persistenti, sono di forma ovale. I frutti del mirto maturano in autunno, sono piccole bacche ovoidali di colore nero-violaceo. Il mirto prospera ove il clima è mite, sopporta bene la siccità, ma teme il gelo; predilige un substrato sabbioso, ben sciolto e permeabile. Dove le temperature invernali scendono al di sotto dello zero il mirto va messo a dimora in posizione riparata o va protetto nei mesi più freddi.

Spirea

La Spirea appartiene alla famiglia delle Rosacee e si presenta sotto forma di arbusti decidui e rustici che portano infiorescenze di forma varia già dall’inizio della primavera e fino a tutta l’estate. Le foglie presentano margini dentati e una forma lanceolata, stretta e oblunga di colore verde brillante o verde scuro. I fiori sono a forma di coppa, riuniti in racemi o corimbi e compaiono generosamente, durante la primavera, nel caso delle specie a fiori bianchi, oppure durante l’estate nelle altre specie. Si moltiplica per talea prelevata da germogli laterali che si piantano in ottobre o in marzo, in terreno fertile, profondo, al sole. Per ottenere siepi, gli arbusti si piantano alla distanza di 40-60 cm l’uno dall’altro. Occorre fornire, già alla fine dell’inverno, una buona dose di humus o di stallatico maturo, oppure del concime granulare a lenta cessione, da aggiungere al terreno ai piedi delle piante.

Jasminum (Gelsomino)

Il genere Jasminum appartenente alla grande famiglia delle Oleaceae, originaria dell’area mediterranea, comprende numerose specie sempreverdi, tutte a portamento arbustivo, per lo più rampicanti, molto apprezzate sia come piante da appartamento sia come piante da esterni. Il gelsomino è una pianta rustica che si adatta abbastanza bene alle diverse situazioni climatiche. Emana una soave fragranza utilizzata sia nell’industria cosmetica sia nel settore erboristico. La specie Jasminum polyanthum è tra le più diffuse: originario della Cina, è un rampicante sempreverde, ad accrescimento rapido. Può raggiungere i 2,5 m di altezza producendo fiori di colore bianco, molto profumati che sbocciano durante il periodo invernale. Anche il Jasminum nudiflorum fiorisce nel periodo invernale producendo fiori di colore giallo intenso, ma privi di profumo. Può essere coltivato anche come alberello.

Cotoneaster (Cotonastro)

Conta cinquanta specie di arbusti a foglie decidue o sempreverdi, a portamento variabile, eretto o prostrato. Le specie decidue in autunno si ricoprono di colori vivaci, le sempreverdi sono adatte a formare siepi e quelle prostrate per coprire il terreno. Le foglie sono piccole di colore verde brillante e diventano rossastre in autunno. I fiori sono a stella, bianchi o rosa. Gradisce il pieno sole, ma tollera anche l’ombra e resiste al freddo e agli sbalzi termici. Il terreno dev’essere continuamente innaffiato fino alla fine del periodo caldo. In primavera e in estate è necessaria una pacciamatura formata da uno strato di terra da giardino, letame o torba bagnata.

Berberis (Crespino)

Genere che conta circa 450 specie di arbusti o piccoli alberi, sempreverdi o a foglia caduca. Molte presentano spine acuminate lungo le ramificazioni, che le rendono adatte alla preparazione di siepi difensive. In primavera producono piccoli grappoli di fiori di colore giallo, biancastro o verdastro, in genere penduli. I berberis prediligono le posizioni soleggiate; possono comunque essere posti a dimora anche in luogo semiombreggiato, ma non amano l’ombra completa. La gran parte delle specie non teme il freddo. Necessitano di un terreno molto ben drenato, sciolto e ricco di materia organica. In autunno bisogna spargere attorno alla pianta concime organico. Annaffiare regolarmente quando il terreno è molto asciutto, soprattutto durante i periodi di siccità prolungata; se le piogge sono abbondanti i berberis non necessitano di annaffiature, soprattutto nel caso di esemplari a dimora da alcuni anni.

Lonicera

È particolarmente indicata per ornare muri, pergolati, recinzioni, ma è talvolta utilizzata anche come siepe. Predilige posizioni soleggiate o a mezz’ombra; se possibile è bene piantarla in una posizione tale che il basamento resti all’ombra o venga comunque poco a contatto diretto con i raggi solari, mentre il fogliame e la parte superiore della pianta siano esposti al sole. Il terreno dev’essere ben drenato e ricco di humus e va mantenuto umido.

Cupressus (Cipresso)

Questa conifera ama le posizioni soleggiate, possibilmente riparate dagli inverni troppo freddi e dai venti. Non teme molto il freddo, ma difficilmente sopravvive in climi troppo rigidi. Predilige un terreno abbastanza umido, anche se sopporta brevi siccità. In autunno e in primavera è opportuno interrare una piccola quantità di concime organico ai suoi piedi. La varietà da innesto è apprezzata per la sua forza e vigorosità e cresce velocemente (in 2-3 anni) fino a formare una siepe che, se ben potata e irrigata, sembra un vero e proprio muro verde che può essere lasciato crescere anche a grandi altezze.

Camaecyparis (Cipresso calvo)

Questo genere comprende circa dieci specie di conifere sempreverdi originarie del Giappone, di Taiwan e degli Stati Uniti. Il fogliame è piatto, molto diviso, di colore verde-blu o verde-giallo a seconda della specie. In generale si sviluppa senza problemi in posizioni soleggiate, ma in ombra nelle ore più calde. Non teme il freddo e può resistere anche a parecchi gradi al di sotto dello zero. Si accontenta delle piogge, ma in periodi con scarse precipitazioni necessita di annaffiature. In autunno e in primavera interrare ai piedi della pianta del concime organico.

Carpinus betulus (carpino, faggio da siepe)

Si chiama anche carpino bianco per il colore chiaro quasi argentato della corteccia, è un’essenza forestale autoctona spesso utilizzata anche in ambito ornamentale per le sue caratteristiche estetiche e la sua plasticità. Pianta rustica, tollerante nei confronti di molte avversità, persino all’inquinamento delle città, preferisce posizioni anche molto ombreggiate, fino a 900/1000 m di altitudine. Ha fogliame deciduo, le foglie persistono secche sulla pianta nella stagione invernale; fiorisce tra aprile e maggio. è raccomandabile per cortine frangivento.

Ibisco da siepe

L’Ibisco è perfetto per formare una siepe che in primavera è verde, in estate e in autunno ha foglie verdi e fiori colorati, in inverno è spoglia.

17 Piante da siepe ultima modifica: 2018-08-20T10:12:20+02:00 da LD

3 Risposte

  1. Vittorio Vulpitta

    Se avete una newsletter ve ne sarei grato ad avere informazioni: in generale su giardinaggio, ed ortofrutticoltura Grazie!!!

    Rispondi

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