Viene coltivato per formare siepi resistentissime sia ai venti marini che al gelo
Il Pitosforo o Pittosporo (Pittosporum) appartiene al genere delle Pittosporaceae, originario di Africa, Asia, Australia e Isole del Pacifico. Comprende piante a portamento arboreo o arbustivo che possono raggiungere diversi metri d’altezza.
Quest’albero produce piccole bacche verdi non commestibili. Viene largamente coltivato per ornamento e per formare siepi lungo i litorali marini. Le foglie sono lucide, ma piuttosto coriacee, piccole, da rotonde a ovali. Il colore normale è verde scuro, ma si possono rinvenire anche di altre tonalità.
I più diffusi in coltivazione sono il pittosporum tobira, il tenuifolium e l’heterophyllus.
Il Pitosforo è caratterizzato da una bella e abbondante fioritura primaverile dall’intenso profumo.È una pianta rustica, che viene posizionata in giardino senza alcuna protezione, ma nelle zone con inverni molto freddi è consigliabile trovare per il pitosforo una posizione al riparo dal vento invernale.
Coltivare il pitosforo
Terreno e impianto
Predilige un terreno ben drenato, esente da ristagni d’acqua piovana o di irrigazione. Evitare i suoli troppo compatti, calcarei oppure secchi. Il suolo ideale deve essere profondo, ricco in materia organica, ben aerato. Le piante di pitosforo vanno messe a dimora in piena terra tra aprile-maggio o nel tardo autunno scavando buche dalle dimensioni doppie dell’apparato radicale. Ama i luoghi soleggiati e tollera bene anche l’aria salmastra. Eventuali talee prelevate dalla pianta madre si fanno radicare in un mix di torba e sabbia fino a quando compariranno nuovi germogli.
Cure particolari
Èun arbusto poco esigente di acqua che sopporta bene anche periodi di prolungata siccità. Per fioriture più abbondanti è bene annaffiare con regolarità durante il periodo dello sviluppo vegetativo. Nel periodo primaverile è consigliabile somministrare concime granulare a lento rilascio.
Fioritura, potatura
Il pitosforo fiorisce nel periodo marzo-luglio. La potatura si effettua annualmente da aprile a giugno. Si potano i rami secchi e danneggiati. Si pareggiano quelli troppo lunghi per dare una forma armoniosa e compatta. Con opportune potature può assumere anche la forma di alberello globoso.
Malattie del pitosforo e sintomi
- Foglie con macchie biancastree polverulente: oidio o mal bianco. Utilizzare un fungicida a base di zolfo oppure un antioidico specifico a base di tebuconazolo.
- Pianta indebolita e foglie gialle che cadono, presenza di scudetti sui rami: cocciniglie. Spazzolare le colonie di cocciniglie per ridurre l’infestazione ed in caso di grave attacco, impiegare un olio minerale piu o meno attivato con un insetticida specifico a base di imidacloprid, thiacloprid o clorpirifos-metile.
- Macchie nerastre sulle foglie: fumaggini. Pulisci le foglie con un panna umido e in caso di forte infestazione, utilizza fungicidi a base di rame e effettua Ia difesa per le cocciniglie che causano l’emissione della melata (sostanza zuccherina) su cui si stabiliscono i funghi responsabile della fumaggine.
- Presenza di lanuggine bianca su foglie e rami: Metcalfa. Esegui un trattamento con un insetticida specifico a base di imidacloprid o thiacloprid.
- Accartocciamento dei germogli apicali, presenza di colonie di piccoli insetti: afidi. Effettua un trattamento specifico con un insetticida sistemico a base di thiacloprid o imidacloprid. In caso di impiego di prodotti fitofarmaci, di prodotti per piante ornamentali (PPO) o di prodotti ammessi per l’agricoltura biologica, occorre sempre attenersi scrupolosamente aile indicazioni riportate in etichetta per Ia modalità, i tempi ed il dosaggio di utilizzo del prodotto.
Buongiorno, ho due pitosfori Tobira in vaso.
Per alcuni anni non hanno fatto fiori ma quest’anno hanno avuto una buona fioritura.
Mi potete dire se è opportuno tagliare adesso, che è in piena fioritura appunto, i fiori che stanno visibilmente seccando?
In caso affermativo i fiori vanno tagliati solo alla base o va tagliata anche una parte del ramo che li sostiene?
Grazie
Buongiorno Giuseppina, non è necessario rimuoverli, ma se è per una questione estetica è meglio tagliarli nel punto in cui iniziano le foglie (lasciando queste intatte ovviamente).