Le piante grasse con fiori sono originali nelle forme, attraenti nelle fioriture
Non si dovrebbero chiamare piante grasse con fiori, ma semplicemente “succulente” poiché immagazzinano acqua nei loro tessuti durante le stagioni piovose per consumarla durante i periodi di siccità.
Si distinguono due tipi fondamentali: le piante grasse con fiori che accumulano acqua nelle foglie e quelle che la trattengono nei fusti come, ad esempio, le cactacee.
Le piante grasse fiorite più amate
Cure colturali
Tutte le piante grasse si possono coltivare in casa, purché si osservino alcune importanti accortezze. In estate è necessario porre le piante grasse con fiori all’esterno posizionandole alla luce, anche se (sembra incredibile) alcune specie non amano i raggi diretti del sole. Vanno bagnate abbondantemente, sempre con acqua a temperatura ambiente soprattutto se si trovano in zone molto soleggiate.
In inverno è bene riporle in un ambiente fresco, asciutto, il più luminoso possibile e in zone in cui la temperatura non scenda mai sotto i 5 gradi.
Alcune specie vanno irrigate pochissimo. Di norma una volta ogni 20-25 giorni aumentando la dose in presenza di fonti di calore. Alla ripresa vegetativa è consigliabile fornire, ogni 20-30 giorni, del concime specifico mescolato all’acqua delle annaffiature.
- PIANTE GRASSE
- SUCCULENTE
- CACTUS
- PIANTE GRASSE ASSORTITE
- SUCCULENTE
Tipo di terreno
Il terreno ideale per lo sviluppo delle piante grasse con fiori dev’essere caratterizzato da una struttura permeabile e porosa, al fine di evitare pericolosi ristagni idrici: quasi tutte le piante grasse prediligono terreno acido e sono consigliate miscele con materiale drenante come sabbia o lapillo. l
Nei centri di giardinaggio si trova il terriccio per piante grasse già pronto, ma si può preparare in casa miscelando cinque parti di terriccio universale, tre parti di quello di foglie e due di materiale drenante.
Come rinvasare le piante grasse
Talea piante grasse
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- Flacone da 250 ml
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Malattie
Queste piante sono facilmente attaccabili da molti parassiti comuni alle piante verdi, come le formiche, i tripidi e gli afidi. Se sulle piante appaiono chiazze gialle o marroni si è in presenza di acari; macchie “pelose” biancastre indicano la presenza di cimici. In tutti i casi è necessario intervenire con un insetticida specifico.
Altri problemi possono insorgere per eccessiva ombra che provoca una crescita della pianta stentata e pallida. Se, invece, il tessuto appare raggrinzito e molle con scarsa crescita della pianta significa che si è somministrata poca acqua o le radici sono marce.
possiedo una cactacea a colonna da circa 20 anni,dovrei accorciarla ma non so come. Grazie
Buongiorno Valentino,
Se la finalità è quella di accorciare e basta meglio tagliare la cactacea alla base, ricrescerà e rigermogliarà entro pochi mesi fornendo pochissima acqua. Se invece vuole spuntarlo e fare delle talee basta un taglio di 10-15 cm per poi interrare lo spezzone per circa 5 cm.
Cordiali saluti.