L’aglio orsino è una pianta erbacea e bulbosa che cresce nei boschi, il cui caratteristico odore ricorda quello dell’aglio
Il termine aglio orsino (allium ursinum) deriva dalla storia, via di mezzo tra realtà e leggenda, secondo cui questa specie vegetale sarebbe un vero e proprio cibo ricostituente per gli orsi una volta terminato il periodo di letargo.
Le foglie si presentano larghe e setose, in grado di emanare un odore più lieve rispetto a quello pungente tipico dell’aglio coltivato, mentre i fiori, bianchi, emettono un’aroma più caratteristico e leggermente più forte.
Tipicamente la pianta, che non supera i 40 cm di altezza, sorge nei pressi dei corsi d’acqua in quanto predilige un terreno ricco di calcare e si espande in vere e proprie macchie.
Spesso viene anche erroneamente chiamato aglio ursino o aglio selvatico commestibile, erba orsina.
Le caratteristiche dell’aglio orsino
Il nome botanico originale è Allinum Ursinum, ma volgarmente viene definito anche aglio comune, che molti erroneamente interpretano invece come l’aglio da coltivazione venduto a spicchi. Dal bulbo dell’aglio orsino si generano annualmente fiori e foglie secondo un ciclo vitale prestabilito.
Essendo di origine erbacea, la pianta non presenta un vero e proprio tronco poiché il fogliame nasce direttamente dal basso ad altezza del suolo, per raggiungere un’altezza minima di circa 20 cm, senza però mai superare i 40 cm. La foglia è robusta, slanciata, dalla consistenza piena e corposa e dal colore verde brillante, lunga fino a 30 cm, mentre la larghezza arriva fino a 6 cm.
L’infiorescenza dell’aglio selvatico appare caratteristica e molto piacevole, anche se per ciascuna pianta difficilmente si arrivano a contare più di 20 fiori. La forma “del grappolo fiorito” è a ombrello con petali appuntiti e affusolati, tra loro staccati (ciascun fiore conta 6 petali e 6 stami), che ricordano vagamente la forma di una stella.
Un’importante peculiarità si avverte quando è il periodo precedente la fioritura: una membrana avvolge il fiore, quasi a proteggerlo, per poi, col tempo, cadere e dare spazio al fiore stesso. Api e insetti sono responsabili dell’inseminazione.
Da aprile a giugno è possibile apprezzare la pianta fiorita con un bellissimo contrasto tra il bianco candido e il verde acceso delle foglie, piacere visivo che si espande per un’ampia area in quanto l’aglio orsino tende a crescere in massa ricoprendo un campo piuttosto aperto e di grande raggio.
La coltivazione dell’aglio orsino
Crescendo nei boschi, l’aglio orsino coltivazione predilige terreni ombreggiati o semi ombreggiati, non particolarmente assolati, facendo in modo che i caldi raggi solari colpiscano direttamente la pianta solamente per poche ore, preferibilmente durante le prime ore del mattino o nel tardo pomeriggio.
Per coltivare l’aglio orsino è importante utilizzare contenitori limitati a dimensioni prestabilite, questo perché è bene avere sempre il controllo della coltivazione, data la sua caratteristica di crescere e svilupparsi a macchie. A questa sua particolarità va però dato libero sfogo solo successivamente: prima è meglio far crescere le piantine in spazi contenuti, poi man mano in vasi più grandi per poi addirittura andare a trapiantare direttamente nel terreno. Questo iter garantisce uno sviluppo efficace della specie.
Una metodologia da prendere in considerazione per poter tecnicamente avere a disposizione una bella piantagione, è quella della divisione dei cespi, una pratica di moltiplicazione delle piante che sa dare risultati eccellenti se ben applicata.
Il clima ideale per sviluppare la crescita dell’aglio orsino consiste in un ambiente che non sia troppo caldo, ma temperato e tendenzialmente umido. Essendo una vegetazione che si sviluppa nei boschi sa resistere bene anche alle temperature più basse che si registrano negli inverni più freddi: la piantina regge senza problemi anche temperature inferiori allo zero (-10 o anche -15°C), ciò però non significa che possa crescere e svilupparsi in queste condizioni.
L’ideale per una coltivazione proficua ed efficace è ricreare le condizioni presenti in un sottobosco nonostante la tipologia di pianta non richieda particolari attenzioni. L’unica accortezza è bagnare costantemente se le piante sono nel vaso, ma senza creare ristagni, mentre risulta sufficiente la pioggia qualora la piantagione si trovi in terra.
Proprietà benefiche e curative dell’aglio orsino
Oltre a creare un piacevole effetto cromatico ed estetico, l’aglio orsino offre pregiate proprietà benefiche e terapeutiche che vengono apprezzate soprattutto nei Paesi del Nord Europa, ma che ultimamente si stanno facendo notare anche in Italia.
In generale è possibile fare un infuso con foglie e bulbo da consumare quotidianamente per poter regalare all’organismo un effetto depurativo che dura nel tempo.
Il clima ideale per lo sviluppo della pianta dell’aglio orsino è quello che si trova mediamente in Germania ed è per questo motivo che in questa nazione le proprietà di questa specie sono apprezzate e molto conosciute.
In Italia l’espansione sta avvenendo in questi ultimi periodi, complici i tanti laghi e corsi d’acqua che tratteggiano il nostro territorio. Un caposaldo del nostro Paese è la cucina e l’aglio orsino viene impiegato anche tra i fornelli, come sostituto dell’aglio da coltivazione, per conferire alla pietanza un sapore meno forte e più delicato.
Potrebbe essere inteso come il corrispondente dell’erba cipollina. L’erba cipollina sta alla cipolla, come l’aglio orsino sta all’aglio, tanto per rendere l’idea. Della pianta non si butta via nulla poiché ciascuna parte sa essere utile e apprezzata non solo per un impiego culinario, ma anche per l’una o l’altra proprietà benefica o terapeutica.
Aglio orsino proprietà
Dal punto di vista terapeutico, l’aglio orsino è caratterizzato dall’avere determinate importanti proprietà, spesso riconosciute anche dal comparto medico.
- Accentuata azione antibiotica e antimicotica.
- Riconosciuta capacità di riduzione del colesterolo senza creare fastidiosi effetti collaterali.
- Azione purificante del flusso sanguigno, riducendo anche la presenza di metalli pesanti nella composizione del sangue.
- Antibatterico e antifungino naturale, purificando l’organismo dalla presenza di funghi e batteri presenti.
- Forte contenuto di vitamine (A, B, C) e di minerali utili per il corpo umano.
- Potente disinfettante in grado di rallentare le infezioni batteriche.
- Forte azione diuretica a vantaggio di una purificazione generale dell’organismo, favorendo l’azione dei reni. Inoltre, l’aglio orsino, è una pianta grazie alla quale è possibile beneficiare di una depurazione completa del proprio corpo.
- Funzione regolatrice del battito cardiaco e riduttrice dell’ipertensione.
- Rinforzo utile per i capelli e azione anticaduta.
- Caratteristiche lenitive e depurative per la pelle.
In generale, l’aglio orsino in cucina favorisce la digestione, la regolarità intestinale e la salute del fegato, riduce le problematiche inerenti i dolori allo stomaco, agevola la liberazione delle vie respiratorie e combatte sul nascere la formazione di cellule tumorali, fungendo da protettore.
Oltre a quanto elencato, vi sono diversi prodotti repellenti contro gli insetti che contengono aglio orsino, a cui vengono proprio riconosciute anche queste proprietà.
Come utilizzare l’aglio orsino
- Bulbo: può venire tritato oppure utilizzato nella sua interezza per preparare gustose minestre o per insaporire carni o contorni.
- Fiori: l’uso dei fiori in cucina è per dare colore e sapore alle frittate oppure alle insalate, ma possono anche essere impiegati opportunamente per la composizione di maschere di bellezza, sfruttando le proprietà purificanti (miscelare fiori e foglie tritate allo yogurt naturale per comporre una texture vellutata da applicare sul viso).
- Foglie: utile negli infusi oppure per la preparazione di minestre, dove, portate a ebollizione, riescono a donare un sapore diverso al brodo, zuppe (ottimo in abbinamento con quella di patate) e alle creme di verdure.
Come conservare l’aglio orsino
Ovviamente l’aglio orsino non è disponibile 365 giorni all’anno in tutto il suo vigore e splendore, ma è necessario selezionare la raccolta in alcune stagioni, come ad esempio quella primaverile, per poter avere a disposizione anche i fiori, mentre un po’ prima della fioritura è il periodo ideale per raccogliere le foglie.
La conservazione riguarda soprattutto il fogliame: raccolto in forma tenera, va lasciato riposare su un tessuto in modo che possa asciugarsi naturalmente e non a diretto contatto con i raggi solari per poi essere poste all’interno di piccoli sacchetti di carta per la conservazione. Quindi si procede ad una triturazione e all’immissione in un vaso a chiusura ermetica, in cui verrà versato dell’olio di oliva e un pizzico di sale.
Aglio orsino ricette
Una volta serrato per bene, il vasetto va lasciato in un luogo fresco e asciutto e dopo qualche tempo è possibile utilizzare il composto come condimento per l’insalata, ma anche per primi piatti come riso, pasta o minestra.
In alternativa è possibile tritare l’aglio orsino, soprattutto le foglie e fare una specie di pesto, sostituendolo al classico basilico, aggiungendo poi pinoli, olio, e formaggio.
La conservazione può avvenire anche per il bulbo: basta tagliarlo in due o in tre parti e lasciarlo seccare al sole, per poi mantenerlo avvolto in sacchetti di carta, pronto per essere utilizzato all’evenienza. Per avere un sapore meno deciso, il bulbo è consigliabile raccoglierlo verso la fine dell’estate, dopo che è passato il periodo della fioritura.
Dove posso trovate i bulbi del aglio orsino?
Cresce anche in Italia?
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