Coltivarle e conoscerle a fondo per utilizzarle con i massimi risultati: ecco la guida per le erbe officinali!
Parlare di erbe officinali non è affatto cosa semplice; in primis perché si tratta di un argomento vastissimo, in secondo luogo perché sull’argomento piante officinali occorre andare molto cauti, cercare di essere il più razionali e scientifici possibili…senza sconfinare in un facile esoterismo, che pare sia tanto caro a una consistente fetta di popolazione.
La fitoterapia
Sento i sassi sotto i piedi e l’odore delle mie erbe fa cantare la mia immaginazione... così scriveva Maurice Mességué a chi gli chiedeva delle sue origini campagnole.
L’illustre erborista francese ha contribuito parecchio al successo che la fitoterapia ha avuto negli ultimi trent’anni, anche se è dalla notte dei tempi che l’uomo utilizza e sfrutta le capacità curative che alcune erbe officinali posseggono.
Erbe officinali elenco
- Buste in carta 11,5 x 16 cm con bustina ermetica interna
- Le sementi di piante aromatiche ed officinali permettendo di ottenere un angolo dei sapori all'interno...
- Pianta annuale, di rapido accrescimento che permette una fonte di erba fresca tutto l’anno per il...
- Benjamin, Pedro (Autore)
- De Marco, Elena Francesca (Autore)
- Treben, Maria (Autore)
Conoscere le piante medicinali
Imparare a conoscere le erbe officinali, almeno alcune, le più note e usate, è senz’altro utile ed istruttivo.
Quello delle erbe curative è un mondo molto vasto, entrarvi approfonditamente è un percorso di anni: chissà che qualcuno non lo cominci oggi…
A ogni nome la sua funzione
La tradizione popolare, da sempre strettamente legata ai riti e alla guarigione per mezzo delle erbe, ci ha tramandato nomi semplici e significativi così l’ortica diventa “l’erba che punge”; la celidonia “l’erba delle rondini” perché compare con le rondini e muore quando queste migrano; l’achillea millefoglie “l’erba dei carpentieri” per le notevoli capacità cicatrizzanti; il biancospino “berretto da notte” perché calma le tensioni e concilia il sonno, e così via dicendo.
Proprietà curative delle piante
Le qualità curative di una pianta possono essere contenute in parti diverse di essa: a volte sono nel fiore, altre nello stelo, altre nelle radici. Di alcune erbe e piante, come il ginepro, si utilizzano solo le bacche, della piantaggine si utilizzano solo le foglie mentre della rosa canina si prelevano solo i petali.
Dove trovarle
Anche se possiamo reperire tutte le erb nei negozi specializzati (le classiche erboristerie), è molto più bello coltivare erbe officinali nel proprio giardino o in contenitori da porre su davanzali o terrazzi. Ma ora che è arrivata l’estate approfittiamo di una passeggiata nei boschi o lungo le sponde di un torrente per raccogliere quelle che ci occorrono, facendo molta attenzione perché alcune sono tossiche.
Come raccoglierle
Mai con la pioggia, la nebbia o il tempo umido. Se ha piovuto aspettiamo almeno due giorni perché solo le piante asciutte si prestano ad essere conservate. II momento migliore per la raccolta è la mattina presto, con il sole.
Le piante devono essere prive di polvere e sporcizia poiché non vanno lavate prima di essiccarle. Non raccogliamo mai in prossimità di autostrade, strade, impianti industriali, campi trattati chimicamente. Raccogliamo solo le piante sane e forti: le foglie devono essere giovani, ma completamente sviluppate.
La pianta intera, cioè la parte fuori terra, va raccolta alI’inizio della fioritura; la radice durante il periodo di riposo in autunno o in primavera; le gemme prima che si schiudano; la corteccia quando la pianta entra in vegetazione; i frutti al giusto punto di maturazione; i semi prima che la pianta li lasci cadere spontaneamente.
Non utilizziamo mai sacchetti di plastica, ma cestini di vimini coprendo quanto raccolto con un panno: in questo modo le piante e i fiori si mantengono freschi più a lungo.
Essiccazione erbe officinali
Possiamo utilizzare tutte le erbe officinali fresche, anzi la loro efficacia è massima, se però vogliamo che il loro utilizzo si protragga nel tempo non rimane che essiccarle: uno dei più antichi, semplici e sicuri metodi di conservazione.
Le officinali non vanno lavate ad eccezione delle radici che si sciacquano brevemente in acqua fredda per liberarle dei residui di terra. Dopo la raccolta è necessario procedere rapidamente. Foglie e fiori vanno distribuiti in uno strato sottile su di una griglia o sul fondo di una cassetta da frutta: l’aria deve arrivare alle piante anche da sotto.
Mettiamo le erbe in un posto aerato e ombreggiato, mai ai raggi del sole diretto. Le piante sono pronte per essere conservate quando sono fragili e se piegate si spezzano come il vetro. Una volta pronte conserviamole in vasi di porcellana o di vetro scuro con tappi che chiudono molto bene. Le inflorescenze delle piante officinali si raccolgono, si conservano con lo stesso procedimento. A questo scopo è molto utile consultare un buon manuale di erboristeria.
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